Torino, il grattacielo di Renzo Piano prende vita
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Torino, il grattacielo di Renzo Piano prende vita

Inizia a popolarsi la grande torre in zona Porta Susa progettata dall'archistar genovese

Renzo Piano lo ha progettato avendo ben presente l'unico vero vincolo a cui attenersi: il grattacielo non avrebbe dovuto essere più alto della Mole. Così si era espresso il Consiglio comunale. A cinque anni di distanza, comincia a "vivere" a Torino la grande torre di Piano realizzata nella zona della stazione di Porta Susa. Intesa Sanpaolo, committente del progetto, ha infatti annunciato che dallo scorso dicembre i primi dipendenti della banca, un centinaio, hanno iniziato a viverlo. Per fine marzo, con circa 2.000 persone, l'insediamento sarà pressoché completo. 

La torre, struttura trasparente in cristallo e acciaio chiaro, occupa una superficie di 7.000 metri quadrati ed è alta 166 metri, poco meno della Mole Antonelliana. Alcuni dei 44 piani dell'edificio (38 fuori terra), collegati da 17 ascensori, sono aperti alla fruizione pubblica, a conferma di un legame storico tra banca e territorio, che risale al 1563. L'opera nel suo complesso ha richiesto un investimento di circa mezzo miliardo di euro. Il grattacielo è dotato di tre piani di parcheggi interrarti per un totale di 320 posti auto, 100 posti moto, 100 stalli esterni per biciclette. Il nuovo centro direzionale di Intesa Sanpaolo comprende una mensa e un asilo nido. I piani destinati a uffici - 27 in tutto, collegati nella facciata a sud da una scala vetrata che ha anche funzione di "giardino d'inverno" - sono ampi spazi aperti per 80-100 persone, allestiti con tavoli da quattro postazioni estendibili a sei, sale riunioni e zone di ristoro e per incontri informali.

La sommità della torre, raggiungibile in circa 30 secondi d'ascensore, ospita una serra bioclimatica con alberi d'alto fusto, che occupa tre piani dell'edificio. In questo spazio sono previsti un ristorante, una sala polivalente e una caffetteria. Il cda di Intesa San Paolo approvà il progetto nel 2006. Alla gara avevano partecipato sei dei più qualificati studi di architettura al mondo. Vinse la proposta presentata da Piano per le sue caratteristiche di "innovazione architettonica, sostenibilità ambientale e integrazione ottimale tra spazi destinati al lavoro e spazi aperti al pubblico" precisa Intesa Sanpaolo. L'edificio è alimentato con energia proveniente da fonte idroelettrica e da 1.600 metri quadrati di pannelli fotovoltaici installati sulla facciata sud. Inoltre l'80% dei corpi illuminanti è a LED. In condizioni di funzionamento normale il grattacielo non ha emissioni inquinanti. I lavori di costruzione hanno visto all'opera una media di 500 operai e tecnici di diversa nazionalità, impegnati su tre turni. (ANSA)

ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Corso Inghilterra, Torino, 20 gennaio 2015.

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