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Archeologia: ritrovato il Martello di Thor

Norvegia, scoperto in un sito vichingo il prezioso manufatto in argento dedicato al dio norreno.

Pochi giorni fa il team di archeologi norvegesi guidato da Magne Øksnes, ha riportato alla luce un prezioso e raro Martello di Thor in argento: si tratta di un monile delle dimensioni di 3 centimetri e mezzo che veniva indossato per il suo valore apotropaico. Il raro ritrovamento è avvenuto nell’arcipelago delle Isole Lofoten, precisamente nel comune norvegese di Flekstad. Il monile scoperto nello scavo archeologico del sito vichingo di Steinkjer , ancora in corso, è stato datato al IX – X secolo d. C.. Si tratterebbe del quattordicesimo pendente di questo tipo mai rinvenuto in Norvegia e noto come Mjöllnir. Una sorpresa quanto mai gradita dagli archeologi norvegesi proprio nel weekend di Pasqua.


Il dio Thor

Prima dei fumetti Marvel e dei fortunati blockbuster d’azione usciti al cinema, il dio Thor è prima di tutto una divinità del pantheon norreno e il suo culto si perde nella notte dei tempi. Thor, infatti, è una delle principali divinità scandinave, noto come il dio del tuono e del fulmine. Il suo nome nelle lingue germaniche ha sempre indicato le scariche elettriche atmosferiche e ancora oggi termini simili sopravvivono in alcuni idiomi europei: basti pensare all’inglese “thunder” o al tedesco “donner”.

Il Mjöllnir

Si tratta dell’arma tipica del dio norreno Thor, ossia il suo famigerato martello, secondo il mito forgiato dal nano Eitri su richiesta di Loki, fratello di Thor. Il racconto di come Thor venne in possesso di Mjöllnir viene narrato nel poema Thorsdrapa del XII secolo d.C. Il martello di Thor, secondo la mitologia norrena, era in grado di frantumare qualsiasi cosa e, quando lanciato, ritornava nelle mani di colui che lo brandiva. Quest’arma, in grado anche di resuscitare i morti, aveva il potere di rimpicciolirsi fino a divenire il monile di una collana: per questo motivo era uso tipico della cultura vichinga produrre preziose riproduzioni di Mjöllnir da indossare per evocare la protezione del dio del fulmine.


Leggende e tradizioni

Le riproduzioni del martello di Thor erano molto popolari nella tradizione scandinava e utilizzate in cerimonie sacre, quali i sacrifici di sangue (maiali o cavalli) noti come Blot, e perfino in matrimoni. Il simbolo pagano del Mjöllnir rimase di uso comune per molto tempo e nel periodo di conversione al Cristianesimo dei popoli nordici fu in competizione con l’emblema della croce: secondo le fonti venivano addirittura indossati insieme. Una curiosa tradizione islandese, invece, ricorda che il disegno del Mjöllnir veniva tracciato per terra per segnare il confine tra due distinte proprietà o per creare una sorta di vincolo magico contro ladri e predoni.

Magne Øksnes

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Filippo Brandolini

Archeologo specializzato in Archeologia Medievale e Micromorfologia Archeologica del Suolo presso l'Università Degli Studi di Milano.

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