Il ritorno di Robbie Williams a Trieste, sul palco incorniciato dall’imponente Piazza Unità d’Italia, ha avuto il sapore di un evento irripetibile. L’ex Take That, oggi maturo interprete capace di unire rock, swing e confessione personale, ha acceso la notte giuliana con una scaletta che ha attraversato i decenni della sua carriera.
Tra grandi classici come Angels e Feel, momenti più intimi al pianoforte e incursioni nei suoi amati standard jazz, Williams ha saputo tessere un dialogo diretto con il pubblico, tra autoironia britannica e slanci di autentica commozione.