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Viaggi, le migliori nuove mete low cost

Da Yerevan a Sarajevo, da Iqaba fino a Tbilisi. Dove andare in aereo per scappare dalla routine, senza svenarsi

Segnatevi questi due nomi: Yerevan in Armenia e Tbilisi in Georgia. La guida di viaggio Lonely Planet le ha appena ribattezzate «le due gemme dell’Est» e «i segreti meglio custoditi d’Europa». Almeno finora, perché entrambe stanno uscendo dall’oblio e diventando di tendenza: la rivista Forbes, abbastanza spietata, ha sentenziato che «Berlino è out, Tbilisi è in», lodandone il fervore artistico. Ad accenderlo, la conversione in gallerie e spazi creativi di fabbriche abbandonate o dagli affitti quasi ridicoli. Come i conti presentati ai turisti: sui 10 euro a persona per tre portate in un buon ristorante. Sempre il magazine americano ha strizzato una descrizione di Yerevan in tre aggettivi: «Sicura, attraente, progressista». E capace di servire nei suoi bar vini locali eccellenti, il che non guasta mai. Insomma, c’è materiale in abbondanza per i cacciatori di piaceri, a prezzi tutt’altro che spiacevoli.

La novità è che stanno venendo meno anche i salassi e i lunghi trasbordi necessari per raggiungerle. Entrambe le destinazioni sono entrate nel circuito dei voli low cost, che le collegano senza scali dall’Italia: Ryanair, da gennaio, partirà per Yerevan da Roma Ciampino e da Bergamo. I biglietti sono già in vendita, al momento in cui scriviamo fino a meno di 20 euro a tratta. Sempre dall’aeroporto lombardo, dallo scorso 6 novembre si arriva a Tbilisi, mentre chi volesse fare un’indigestione di Georgia, da Bologna può atterrare a Kutaisi, il secondo centro del Paese, ricco di monasteri e paesaggi incontaminati.

La strategia per una fuga sensata dalla routine prevede d’ignorare le mete dispendiose, prese d’assalto dal turismo di massa, per godersi bellezze meno ovvie e comunque notevoli. Muovendosi per tempo, le cifre per comprare i biglietti sono irrisorie: per l’estate, sempre Ryanair ha annunciato Katowice in Polonia da Alghero o, da Bologna, Cefalonia, isola greca dalle acque cristalline. E se la voglia d’azzurro preme adesso, le alternative si sprecano: con Vueling da Roma Fiumicino si sbarca alle Canarie, a Tenerife, che a dominare le spiagge ha il vulcano Teide, con un paesaggio lunare indimenticabile. Mare e montagna convivono nello stesso fazzoletto d’Atlantico.

Con easyJet si cura il mal d’Africa (o ce lo si fa venire): da Milano Malpensa ecco il volo per Agadir, in Marocco, da Venezia e Napoli quello per Hurghada, in Egitto, con i suoi resort e le temperature che anche a Natale e Capodanno si assestano stabilmente intorno ai 23 gradi. Chi alla tintarella fuori stagione vuole abbinare scorpacciate di storia, si precipiti in Medio Oriente, in Giordania, scegliendo una delle nuove frequenze bisettimanali di easyJet da Malpensa e Venezia per Aqaba. Le meraviglie di Petra sono a un paio d’ore d’automobile, si può dormire nel deserto e, spostandosi verso nord, galleggiare beati nel mar Morto. Qui, è vero, le folle ci sono, ma almeno per pagare il viaggio non occorre più accendere un mutuo.

Ritornando nel Vecchio Continente, a inizio novembre FlyBosnia ha lanciato un collegamento diretto tra Roma Fiumicino e Sarajevo. Prezzo di partenza: 59 euro a tratta. E i costi restano bassi a destinazione, dove per mezzo litro di birra alla spina si spende poco più di un euro. Un brindisi economico «a una città rinata», «una bellezza addormentata che si sta risvegliando», per riprendere alcuni passaggi del lungo reportage che lo scorso maggio le ha dedicato il New York Times. Il volo impiega poco più di un’ora (prima con uno scalo rapido ne occorrevano oltre quattro), quasi due ne servono per andare con easyJet da Milano Malpensa a Tirana, in Albania (dal 28 novembre).

Dopo aver sdoganato d’estate le spiagge del Paese affacciato sulla Puglia, è ora di scoprire la sua capitale in inverno. «Sarà il prossimo paradiso d’Europa a prezzi accessibili?», se lo chiede in un articolo dello scorso settembre sempre il quotidiano americano. Che intanto ne promuove la fusione del passato, ben presente in piazze e strade, con la spinta cosmopolita e l’apertura internazionale. Un indirizzo su tutti: l’hotel cinque stelle The Plaza, in un grattacielo alto 24 piani, con interni da urlo e recensioni stratosferiche. Le tariffe? Poco più di 100 euro a notte a stanza. Quanto una pensioncina triste nelle grandi metropoli.

Se comunque preferite le solite rassicuranti atmosfere dell’Europa occidentale, assicuratevi quantomeno di puntare sul loro lato meno soggetto a invasioni turistiche. Nella vicina Francia, anziché a Parigi, Lione o Marsiglia, andate a Nantes con Vueling: avrete una cattedrale in stile gotico, un castello e un’isola cittadina sulla Loira, non le orde della Ville Lumière. Sempre il vettore spagnolo vi porta fino a Malaga, sulla Costa del Sol. Tappe obbligate: il museo Picasso e l’Alcazaba, una fortezza dal grandioso impatto visivo. E giacché Berlino è out, lo abbiamo capito, Amburgo ormai mainstream, in Germania deviate verso Stoccarda con Eurowings. Ci arriva da vari aeroporti, inclusi Brindisi, Napoli e Catania, dal prossimo giugno anche Firenze. Il pretesto sono i mercatini di Natale, tra i più antichi, luccicanti e vasti d’Europa. Dopo aver fatto indigestione di regali, luminarie e dolci, gli appassionati d’automobile sono autorizzati a fuggire nei musei della Porsche e della Mercedes-Benz.

Infine, se Londra sa di ovvio, meglio dare una chance a Manchester (con easyJet da fine ottobre pure da Verona): storia da vendere che si riavvolge fino alle radici romane, due tra le migliori squadre di calcio al mondo e una vita notturna che offre l’imbarazzo della scelta. Senza imbarazzare troppo il portafogli.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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