Un giorno con Mogol al CET, un'eccellenza italiana nel nome della musica
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Un giorno con Mogol al CET, un'eccellenza italiana nel nome della musica

Una full immersion nel cuore dell'Umbria dove studiano e si formano gli artisti di domani. Con maestri d'eccezione

La visione all'arrivo è mozzafiato: 120 ettari nel cuore dell'Umbria e un complesso architettonico che si inserisce perfettamente e rispettosamente nella natura e nella cultura del luogo. 

La scuola di Mogol, dove studiano e si formano gli artisti del futuro è un capolavoro italiano, un'eccellenza riconosciuta come Centro di Interesse Pubblico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. In altre parole, un Centro di Eccellenza Universitario della Musica Popolare (dove si sono diplomati oltre 2500 studenti).

Metodi didattici innovativi, uno stile da college anglosassone. Il CET è questo ma anche molto altro. Per un giorno intero Panorama.it si è immerso nella bellezza di una scuola che insegna l'arte ma anche la vita. Decine di studenti sono già seduti nella grande aula in attesa di Giulio Rapetti in arte Mogol, il più grande autore della musica italiana.

Oggi, in cattedra c'è lui affiancato da Giuseppe Anastasi (noto per il lavoro con Arisa, ex allieva della scuola). Il tema della lezione del giorno è l'analisi dei testi composti dai ragazzi. Testi originali su musiche originali oppure parole scritte ad hoc su canzoni già note.

E qui inizia lo spettacolo. Lo spettacolo di una lezione condotta da un uomo che ha trasformato le parole in magia e cultura popolare. Si ascoltano i brani, tutti, dall'inizio alla fine. E, alla fine, arriva il verdetto di Giulio, attentissimo, ispirato, sempre sul pezzo. Ascolta, esamina le parole e commenta. Non lascia nulla al caso, e per tutti c'è un verdetto motivato, sviscerato nei dettagl dall'alto di un'esperienza che non ha eguali.

"Questa canzone non si capisce bene, devi sempre pensare a chi ascolta. Se un testo non è chiaro, non arriva niente" spiega. Oppure: "Interessante quest'immagine del gelsomino, delicata, leggera. Bravo!". Gli allievi ascoltano attenti, il maestro illustra e spiega le ragioni dei suoi giudizi. “Bisogna essere efficaci, originali, e al tempo stesso semplici: nella semplicità e nell'immediatezza c'è il vero senso della cultura popolare".

E poi, ancora, una perla di saggezza sul concetto di talento: "L'eccezionalità esiste, ma tutto il resto è studio: Sono gli automatismi che fanno nascere grandi testi e grandi canzoni. Come quando si va in auto. Chi guida abitualmente non pensa sempre al volante, compie dei gesti automatici che lo portano a destinazione". Il passaggio successivo è il trasferimento nel teatro del CET (ovviamente nella struttura c'è anche un ottimo studio di registrazione) dove ascoltiamo le voci dei ragazzi che si alternano sul palco. C'è un'atmosfera bellissima ed intensa: tutti danno il meglio davanti a Mogol, che ascolta e giudica, compiaciuto e soddisfatto: “Qui ci sono giovani bravissimi, voci straordinarie, altro che talent show".

Sempre al CET è nato New Era Mogol Battisti in versione rock

La squadra del Cet è composta da:

COORDINATRICE SCUOLA: LORELLA GRASSELLI

DOCENTI CORSO AUTORI:
MOGOL
ALFREDO RAPETTI MOGOL (CHEOPE)
GIUSEPPE ANASTASI
MAURIZIO BERNACCHIA

DOCENTI CORSO INTERPRETI:
CARLOTTA QUADRACCIA
GIUSEPPE BARBERA

DOCENTE CORSO COMPOSITORI:
GIUSEPPE BARBERA


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Gianni Poglio