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Dimmi quanto caldo vuoi e ti dirò dove andare

Dimmi quanto caldo vuoi e ti dirò dove andare

Non basta voler scappare dal gelo dell’inverno, sognare una spiaggia caraibica oppure un deserto assolato. Una fuga verso temperature più alte è un obiettivo al contempo desiderabile e vago. Ecco allora una breve guida ragionata, che usa i gradi Celsius come bussola.


Scoprire le tante sfumature del deserto ondeggiando su un cammello, mentre il tramonto accende di rosso le cime delle dune. Avventurarsi nel verde di una foresta tropicale, spiando la vita segreta della fauna selvaggia. Oppure, tenendo a bada qualunque vampata d’eroismo, accontentarsi del più sublime degli stereotipi: una giornata spesa con i piedi a mollo nell’acqua, davanti al lento andirivieni di un mare azzurro cielo. Sono tutti trionfi di natura, di colore, di calore, mentre dalle nostre latitudini è una monotonia di grigio, un’accumulazione di strati di tessuto, di piumini e berretti per tenere a bada il freddo e scongiurare un altro raffreddore.

Sciare sulla neve resta una meraviglia, nessuno lo mette in discussione, ma a qualcuno piace caldo, per citare il classico del cinema con Marilyn Monroe e, allo stesso tempo, inquadrare una predilezione ingenua, o quantomeno vaga. Già, perché il tepore può essere accennato o sostanzioso, concentrato in poche ore – quelle attorno a mezzogiorno – o diffuso e un filo torrido.

Da maniche corte e giacca leggera o da costume da bagno, da tintarella esagerata, fino all’ultimo barlume di tramonto. Passare dal sogno alla partenza, dal miraggio al viaggio, richiede dunque, per cominciare, strategia. Anzi, meteorologia. In queste pagine abbiamo selezionato un elenco di mete divise per temperature massime nel mese di febbraio, quando il peggio dell’inverno non è ancora alle spalle e la primavera dista un mese e mezzo.

Prima certezza: non serve spingersi agli antipodi, arrivare dall’altra parte del mondo, né prendere ferie infinite o rovinarsi prosciugando la carta di credito. Può bastare un fine settimana lungo e un biglietto per un volo low cost. Le isole Canarie (22 gradi), territorio spagnolo al largo delle coste africane, tra spiagge e vulcani – quello di Tenerife non ha rivali per maestosità – rappresentano un approdo ben collegato dagli aeroporti nostrani e non deludono mai, specie chi predilige un’atmosfera europea.

L’arcipelago di Madeira (20 gradi), più a nord delle Canarie, è meno turistico e garantisce paesaggi variegati, vibrazioni portoghesi (si tratta di una regione autonoma di Lisbona), ottimi vini da assaggiare. Per raggiungere Madeira, la compagnia easyJet ha da poco inaugurato una rotta da Milano Malpensa, con due frequenze a settimana. Al momento, per febbraio, si trovano offerte che partono da 17 euro a tratta.

Per incantarsi con meraviglie come Petra, perdersi in quel misto incredibile di sabbia e rocce che è il deserto del Wadi Rum, c’è la Giordania (23 gradi), sempre servita dall’Italia da vettori low cost quali Ryanair e Wizz Air. Il primo approccio è con Amman, capitale ricca di vestigia storiche, su tutte le architetture imponenti di epoca romana; dopo aver attraversato il Paese da nord a sud, prima di rientrare, ha senso arrivare fino ai resort di Aqaba sul Mar Rosso. Qui si ammirano tratti di barriera corallina e si guadagna qualche refrigerio supplementare (fino a 25 gradi a febbraio). Chi ha più tempo a disposizione, accanto ai grandi classici quali le Maldive (31 gradi) o Mauritius (30 gradi), può dirigersi verso i Caraibi, dalla Giamaica (29 gradi) o, più a est, ad Anguilla (28 gradi). Oppure, tornare finalmente in quei Paesi che erano rimasti inaccessibili a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Tra questi c’è senz’altro la Thailandia, cara agli italiani anche per le sue isole: a Phuket a febbraio si raggiungono i 34 gradi, due in più di Bali, in Indonesia.

«La graduale riapertura delle principali mete asiatiche è certamente una splendida notizia. Non solo per i viaggiatori, ma per le destinazioni stesse che dal turismo ricevevano rilevanti ingressi economici» commenta Viola Migliori, country manager Southern Europe del tour operator Evaneos, che lavora a stretto contatto con agenzie locali in grado di avere un impatto positivo sui singoli territori. «La nostra proposta per visitare l’Asia» aggiunge Migliori «è fuori dalle rotte più battute e prevede numerose possibilità, anche nella stagione invernale, per entrare in contatto in maniera autentica e responsabile con questi meravigliosi Paesi». Per il nord dell’India (27 gradi) fino al Vietnam (24 gradi nella capitale, Hanoi) è proprio questo il momento ideale per partire, prima che la temperatura decolli troppo e, complice l’impennata dei tassi d’umidità, si renda insopportabile. Intrappolando il viaggiatore nel più beffardo dei paradossi: fargli rimpiangere, per l’eccesso di caldo, il freddo dell’inverno.

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