Panorama ha selezionati i migliori percorsi ciclabili, per adulti e bambini, con una caratteristica che li rende unici: tutti (dalle Dolomiti alla Sicilia) si affacciano su paesaggi meravigliosi che cambiano a ogni pedalata.
Per tutti i gusti e per tutte le gambe. Anche quelle dei più sedentari e dei bambini. Le quasi cinquemila ciclabili che da nord a sud attraversano l’Italia sono le vie d’accesso privilegiate ai piaceri dell’eco-turismo, da praticare su due ruote: classiche ma anche in versione elettrica e con pedalata assistita. Abbordabili e altamente scenografiche, le ciclovie consentono infatti di visitare a costi contenuti (e con i benefici dell’attività fisica all’aria aperta) città d’arte, aree costiere e riserve naturali immerse in paesaggi tra i più belli del mondo. E per avere informazioni aggiornate su percorsi e servizi, si può consultare il sito di Bicitalia (bicitalia.org) dove la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) sta mappando il network degli itinerari cicloturistici di dimensione sovraregionale e di collegamento con gli Stati confinanti.
Con l’estate, non si può non partire dalla Liguria, dove la Pista ciclo-pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori collega San Lorenzo al mare a Bordighera a ridosso dei 24 km della linea ferroviaria che dal 1872 al 2001 ha servito il Ponente ligure; in provincia della Spezia, una pedalata «easy» da non perdere è poi quella lungo la Framura-Levanto, nelle Cinque Terre: sono 6 km vista mare avvolti dal calore del sole e dai profumi della macchia mediterranea. Piacevole da esplorare in tutte la stagioni, in Piemonte, sul lago Maggiore, la Ciclovia del Toce (15 km) inizia a Ornavasso e raggiunge i canneti di Fondotoce e la stazione di Verbania, attraversando i vivai di camelie, azalee e rododendri, i fiori tipici del Verbano. In Lombardia i jolly sono invece la Ciclabile del Mincio, che procede per circa 45 km da Peschiera del Garda a Mantova, quella del Ticino, quasi cento km lungo le alzaie che costeggiano il Ticino, il Naviglio Grande e quello di Bereguardo fino a Pavia, e la super instagrammata Ciclopista del Garda (2,5 km), che parte da Limone sul Garda e raggiunge Capo Reamol, la capitale del windsurf, con tratti su passerella sospesa sopra le acque del lago.
Avvicinandosi alle montagne, il percorso fra le stazioni di Aosta e Verrès segue per 50 km il corso della Dora Baltea con affaccio sui castelli più noti della Valle d’Aosta, mentre in Trentino la Dobbiaco-Valdaora attraversa per 25 km i boschi della Val Pusteria, la «valle verde amica della famiglia» dell’Alto Adige. Per scivolare dolcemente dalle alture alle coste, basterà imboccare, in Friuli, la Ciclabile dell’Alpe Adria (che di fatto nasce a Salisburgo): la frazione di 23,5 km fra Grado e Aquileia accompagna a ritmo lento grandi e più piccoli in riva all’Adriatico. Non così lontano, in Veneto, la nuova (2022) ciclopedonale che va da Cavallino Treporti al faro di Punta Sabbioni per 5 km corre sospesa sulla Laguna di Venezia, ma fra le new entry c’è da segnalare anche la Ciclovia del Delta del Po, in Emilia-Romagna, inaugurata l’estate scorsa in quel paradiso della biodiversità che sono le Valli di Comacchio; il ramo di 5,4 km tra la stazione di Pesca Bellocchio e Volta Scirocco, chiamato Argine degli Angeli, è un nastro di ghiaia sorvolato dai fenicotteri che ricorda le «strade bianche» della Ciclabile del Parco della Maremma tra Alberese e la sua Marina: 9 chilometri ad andare e 9 a tornare, tutti in piano, tra filari di ulivi e campi di grano.
Fra i percorsi soft, spiccano in Umbria la ciclabile Assisi-Spoleto, 45 km senza particolari dislivelli, e nelle Marche la Pesaro-Fano (13 km in tutto). Nel Lazio è adatta alle famiglie la pista della Riserva naturale Nazzano-Tevere-Farfa, con i suoi 12 km che attraversano boschi e stagni fluviali, mentre in Abruzzo corre una porzione (131 km) della mitica Ciclovia Adriatica: partendo da Martinsicuro si arriva a Vasto (dove si trova una statua della Sirenetta…) e poi a San Salvo, quasi in Molise. Nelle aree appenniniche gli itinerari – come le ciclovie del Parchi della Calabria e delle Dolomiti Lucane – sono riservate ai biker più preparati, mentre se si scende in Puglia i 16 km che tagliano il Parco delle dune costiere, fra Ostuni e Fasano, sono adatti a tutti. In Campania, è breve (solo 2,3 km) ma fascinosa la ciclabile che dal centro di Palinuro arriva alla spiaggia di Marinella costeggiando il fiume Lambro: al termine, bagno per tutti in una delle baie sabbiose più belle del Cilento. In alternativa, c’è la romantica pista luminosa più lunga d’Europa (1,5 km) del Laghi Nabi Resort & Glamping di Castel Volturno, nel Casertano: realizzata con mescole di recupero di vetro borosilicato, fosfori evoluti e terre rare (l’europio e il disprosio) cattura la luce solare di giorno e la restituisce di notte.
Alla volta della Sicilia, in attesa del ponte sullo Stretto le due ruote vanno caricate sul traghetto a Villa San Giovanni. Di là, è un gioiello la pista dello Stagnone di Marsala, 7,6 km da centellinare con le Egadi sullo sfondo dal parco di Villa Genna fino a Birgi Nivaloro. Verso Nord, altra meravigliosa isola: la Sardegna, dove la ciclabile di Capo Altano – verso Portoscuso – s’insinua per 2 km in un’area di scogliere, paradiso dei birdwatcher. Nelle giornate di vento sembra quasi di essere a Finisterre, al temine del Cammino di Santiago di Compostela.













Innovazione e guida estrema sono le parole d’ordine della nuova ABk pro 23 che fa della ricerca tecnologica e di una geometria molto aggressiva, le sue caratteristiche principali. Le quote del telaio e dell’angolo sterzo la collocano a metà tra l’enduro e il downhill.Una biammortizzata a pedalata assistita che presenta un telaio, in lega di alluminio, interamente saldato ed assemblato a mano. Con il suo design elegante e funzionale è rivolta ai rider che sono alla ricerca di experience impegnative grazie alla sua speciale forma acquisita dal mondo dell’enduro.Il suo vero fascino è offrire la possibilità di evadere dai territori tracciati per esplorare posti incredibili sia dal punto di vista escursionistico che paesaggistico. ABk pro 23 offre geometrie estreme con l’angolo sterzo da 72 gradi ed inclinazioni di sella che richiamano il downhill per permettere di affinare le prestazioni in base allo stile di guida e al terreno. Disponibile in versione Mullet, con ruota anteriore da 29”x2,6” e la ruota posteriore da 27,5”x2,6” per garantire così maggiore maneggevolezza su qualsiasi tipo di percorso. Il movimento centrale basso, l’angolo sterzo ed il ridotto offset della forcella Rockshox Domain con escursione da 160 mm, sono garanzia di stabilità sui terreni tecnici e impegnativi.L’ impianto frenante a 4 pistoncini Shimano su dischi freni flottanti Braking da 220mm permettono il massimo del divertimento e della sicurezza. Il cambio Shimano SLX a 12 velocità garantisce il massimo divertimento anche sulle salite più difficili.La componentistica è di primissimo livello e allo stesso tempo guarda forte alla sostenibilità ambientale. Il motore Italiano Oli Sport è sempre mappato Hard e permette di ottenere 90Nm. Per consentire tragitti di lunga distanza ABk pro 23 monta una batteria fissa estremamente capiente da 980Wh mantenendo il peso della e-bike contenuto nei suoi 24kg.Il display intuitivo è un ‘hub’ di informazioni per comprendere la percentuale esatta della batteria, il display a colori mostra il consumo in tempo reale insegnando al ciclista a pedalare in modo ottimizzato per una maggiore efficienza. Non mancano inoltre le indicazioni dei watt sprigionati durante la pedalata e della frequenza cardiaca, così come il monitoraggio del dislivello percorso.