Come in uno dei giochi dall’arena, blink: sbatti le ciglia e perdi un dettaglio. È questo il gioco crudele del trailer di Squid Game 3, rilasciato da Netflix.
La stagione finale della serie sudcoreana che ha ridefinito l’immaginario globale dello streaming si mostra per la prima volta in un trailer ad altissimo tasso di tensione visiva e narrativa. E, come da tradizione, nulla è lasciato al caso: ogni frame è un enigma, ogni sguardo una minaccia, ogni colore un presagio.
Si apre con l’arrivo di una bara nera, identica a quelle in cui venivano trasportati i cadaveri nella prima stagione. I superstiti la aprono: dentro c’è Seong Gi-hun, il protagonista interpretato da Lee Jung-jae — occhi chiusi, poi una fessura di luce, poi lo sguardo. Legato a un letto, in manette. L’uomo che aveva giurato di distruggere il gioco è tornato dentro al gioco. Ma a quale costo?
La prima sfida della stagione — pensata originariamente per la seconda parte della stagione due, mai andata in onda — ruota attorno a una macchina delle gomme: i concorrenti devono girare una manopola e pescare una sfera rossa o blu. Il significato non è esplicitato, ma la disperazione sul volto di Geum-ja (Kang Ae-sim) e di suo figlio Yong-sik (Yang Dong-geun), che pescano colori diversi, lascia intuire la posta in gioco: uno contro l’altro. Madre e figlio.
Chi ha partecipato alla rivolta ma è tornato nei dormitori in tempo sembra essere ancora in partita, come Hyun-ju (Park Sung-hoon), ma il numero degli “O” — i votanti per restare nel gioco — ora surclassa nettamente gli “X”. Un’inquadratura rapida li mostra in fila: sono quasi il doppio. L’equilibrio si è spezzato.
Gi-hun, nel frattempo, indossa una casacca rossa sopra la sua tuta verde e segue una scia di sangue lungo corridoi di cemento armato. Sopra di lui, un timer: un countdown? Un nuovo gioco (nascondino, forse)? O un inseguimento? La tensione si taglia con il coltello, e il volto determinato della giocatrice 120, pronta a combattere, suggerisce che il livello di brutalità non farà sconti.
Le classiche forme — cerchio, triangolo e quadrato — ricompaiono, stavolta impilate verticalmente su scatole misteriose distribuite ad alcuni partecipanti. Un nuovo codice, forse. E mentre una tavola viene apparecchiata per cinque figure mascherate, probabilmente i VIP, c’è ancora chi lavora nell’ombra: Guard 11, alias Kang No-eul (Park Gyu-young), striscia nei condotti d’aerazione con un fiammifero acceso.
Il gioco tra il detective Hwang Jun-ho (Wi Ha-joon) e il Front Man (Lee Byung-hun) è tutt’altro che finito: nel trailer si vede Jun-ho sfondare una porta elegante con un fucile. Ma sarà in tempo per portare avanti la sua missione?
Il teaser si chiude con un solo istante, glaciale: Jun-hee, alias giocatrice 222 (Jo Yu-ri), lascia scivolare sul volto una lacrima. Subito dopo, il suono di un neonato che piange. Fine.
Netflix ha anticipato: «Riprendendo dal devastante finale della seconda stagione, la terza stagione catapulta Gi-hun (Giocatore 456) nuovamente nel cuore brutale dei giochi, determinato a distruggerli una volta per tutte. Ancora tormentato dal tradimento e dalla perdita del suo alleato più fidato, Jung-bae (Giocatore 390), Gi-hun dovrà affrontare nuovi pericoli — incluso il Front Man, che ha scioccantemente infiltrato la ribellione sotto mentite spoglie, fingendosi il Giocatore 001».
Squid Game 3 sarà disponibile dal 27 giugno su Netflix. Ed è già chiaro che sarà l’ultima partita… ma anche la più spietata.