Da Disneyland a Gardaland riaprono i parchi a tema, solo in Italia sono 230. Viaggio (guidato) nelle novità più importanti, ma anche negli accorgimenti che li rendono luoghi sicuri.
Dopo il primo lockdown, la scorsa estate, Disneyland Paris scelse come motto per la futura ripartenza una frase semplice, ma d’effetto: «Non esiste magia senza di voi». Da quel giorno sono passati 12 lunghi mesi, ma il 17 giugno scorso il parco divertimenti numero uno in Europa ha riaperto i cancelli. Panorama era lì per scoprire le novità, ma specialmente per capire se divertimento e magia potessero coesistere con un ingrediente in più: la sicurezza. È la domanda fondamentale che si pongono tutti prima di intraprendere un viaggio che, oltre alle valigie, avrà come bagaglio anche green pass vaccinali (in vigore in tutta Europa dal 1° luglio) e tamponi per i più giovani o chi non è stato immunizzato. Prenotate pure, viene da dire: la sicurezza c’è, anzi, è quasi maniacale. Fattore che non disturba, ma rassicura (e non poco) chi varca la soglia del parco. Distanze che garantiscono dai rischi, percorsi scaglionati, sui carrelli per le montagne russe si sale da soli o a nuclei familiari, sanificazione costante delle attrazioni. In più accesso contingentato rigidissimo: possono entrare al massimo 28 mila persone al giorno (circa un terzo rispetto a prima del Covid). Una quantità di visitatori che, in un parco così grande, si diluisce e rende l’esperienza migliore di prima. Ma, per avere la certezza di entrare, si deve prenotare.
Anche in Italia i parchi sono aperto da pochi giorni con gli ingressi che, come in Francia, restano contingentati al 33 per cento della capienza. Un esempio: Leolandia, una delle più importanti aree di divertimento per bambini in Italia, alla riapertura ha avuto duemila visitatori. «Sul fronte delle prenotazioni, rispetto allo scorso anno registriamo una crescita a doppia cifra, con punte fino al 20 per cento nei weekend» dice Giuseppe Ira, presidente di Leolandia e numero uno dell’Associazione parchi permanenti italiani. «Per evitare ogni rischio di assembramento, anche all’aperto, a fronte di una capienza massima di 20 mila persone abbiamo previsto un limite massimo di 6 mila ospiti».
Come per Disneyland, anche in Italia si punta al «contingentamento degli ingressi con sistemi che incentivano la prenotazione online, distanziamento con nuove linee di coda, utilizzo delle mascherine, sanificazione delle attrazioni e accesso suddiviso per nuclei famigliari e spettacoli all’aperto, con un sistema di bolli per terra che permette di mantenere la giusta separazione dalle altre persone» precisa Ira. Anche Gardaland ha aperto i battenti con successo: nel primo weekend, l’afflusso di visitatori è stato ben superiore all’analogo weekend del 2020. Queste riaperture sono una boccata d’ossigeno vitale per chi cerca divertimento, ma anche per chi ha rischiato di perdere definitivamente il lavoro. Con 20 milioni di visitatori italiani nel 2019, 1,5 milioni di stranieri e 1,1 milioni di pernottamenti in hotel, l’industria dei parchi gioca un ruolo essenziale nel sistema dell’offerta turistica del nostro Paese. Considerando l’indotto, infatti, fattura un miliardo di euro e occupa 60 mila persone.
L’offerta punta ovviamente sulle novità. Panorama, a Disneyland, ha soggiornato al The Art of Marvel, la nuova versione dell’Hotel New York, il primo albergo al mondo dedicato a l’Uomo Ragno, Capitan America, Iron Man, Hulk e tutti i supereroi dell’universo dei fumetti Marvel (vedere riquadro in alto, ndr). Gli amanti di Guerre Stellari potranno fare esperienze «galattiche» con la nuova attrazione Star Wars Legend. Anche ai Walt Disney Studios c’è una novità ispirata al mondo delle auto: Cars Road Trip, trasporta in un’avventura on the road sulla Route 66 tratta dai film Cars, in compagnia di personaggi come Saetta McQueen, Luigi e Guido.
Da Gardaland a Leolandia (che quest’anno compie 50 anni), passando per Roma Magicland (decimo anniversario), l’Italia è pronta a ripartire con 230 parchi di divertimento. «Dal 2020 quello di Castelnuovo del Garda ha investito un milione di euro nel protocollo sicurezza, aprendo al pubblico anche Miniland e il negozio Lego nel parco acquatico Legoland, per il quale sono stati investiti altri 20 milioni» spiega l’amministratore delegato di Gardaland Aldo Maria Vigevani. L’Acquafan di Riccione, invece, ha un nuovo scivolo per fare rafting su un gommone giù per un fiume d’acqua.
Sempre a Riccione, delfini e canguri aspettano i bambini a Oltremare, mentre a Mirabilandia si può sperimentare l’adrenalina delle corse su due ruote nell’area da 35 mila metri quadrati Ducati World. Il 18 giugno ha riaperto anche il Luna Farm all’interno di Fico Eataly World a Bologna. È il primo parco divertimenti a tema «campagna» pensato per le famiglie. Le attrazioni sono state realizzate da Zamperla, azienda vicentina che le produce le migliori giostre per i parchi di tutto il mondo.
Ci si può divertire con 15 avventure a tema: c’è la monorotaia sospesa, la ruota panoramica del mulino e anche le montagne russe a misura di bambino. «Siamo pronti da molto tempo» tiene a sottolinea Andrea Caldonazzi, ceo di Luna Farm. «Nel nostro parco siamo in grado di garantire un divertimento sicuro e inclusivo. L’obiettivo è far entrare i più piccoli come gli adulti in un mondo magico, perché dopo un periodo così difficile come quello trascorso le persone hanno bisogno di socialità e spensieratezza».