“The Good Bad Mother” non è il tipico K-drama; è un viaggio avvincente che esplora gli intricati strati dell’amore materno. Il drama racconta in modo avvincente le difficoltà e le tribolazioni dell’essere genitori. Sullo sfondo delle aspettative della società sudcoreana, la serie approfondisce i diversi sentimenti dei suoi protagonisti, sfidando i concetti convenzionali del legame tra madri e figli. Attraverso i suoi avvincenti colpi di scena, il drama incoraggia gli spettatori a riflettere sul delicato equilibrio tra sacrificio, scoperta di sé e le imperfezioni intrinseche che ci rendono umani.
Lo stimato SLL, noto per l’eccellente narrazione e le elevate qualità produttive, è al timone di “The Good Bad Mother”. L’azienda, nota per aver in passato creato trame originali e non convenzionali, ha disegnato ancora una volta un mondo avvincente che fonde perfettamente realtà e finzione. In questo drama, SLL riesce a creare un’esperienza di visione così immersiva da tenere il pubblico in trepidante attesa di ogni episodio grazie alla sua splendida fotografia e alla grande attenzione ai dettagli.
Questa avvincente serie – appena conclusa -, ha suscitato negli spettatori un’ondata di emozioni, lasciandoli desiderosi di saperne di più, puntata dopo puntata. “The Good Bad Mother”, disponibile su Netflix Italia, ha mantenuto la promessa di regalare un’esperienza coinvolgente in grado di scavare nelle sfumature degli affetti familiari. Il tutto, guidato dall’attrice protagonista Ra Mi Ran, che ha dato prova di grande versatilità e capacità di interpretare diversi personaggi. Conosciuta per la sua poliedricità e la capacità di interpretare una varietà di ruoli differenti, Ra Mi Ran dà il suo tocco personale al ruolo della figura materna principale. Attraverso la sua appassionata rappresentazione, Ra Mi Ran riesce a esprimere le complicate emozioni e gli ostacoli che le mamme devono affrontare nella loro ricerca di amore, comprensione e crescita personale. La presenza sullo schermo di Ra Mi Ran è convincente, in quanto riflette facilmente la profondità e la sensibilità del suo personaggio.
Panorama.it had the chance to speak with her.
Piacere di conoscerla e grazie per essere qui con noi. Può presentarsi ai nostri lettori?
Salve, sono l’attrice Ra Mi Ran. Sono tornata con il drama “The Good Bad Mother”, in cui interpreto Young-soon.
Vorrei iniziare proprio dal suo ultimo lavoro, “The Good Bad Mother”. Che tipo di personaggio è Jin Young-soon?
Jin Young-soon è una persona che ha sempre vissuto in modo duro per proteggere suo figlio. Ha cresciuto Kang-ho da sola, mentre gestiva un allevamento di maiali. Diventa volontariamente una cattiva madre per Kang-ho, perché non vuole che lui sperimenti la stessa sofferenza che ha vissuto lei. Ho trovato Young-soon un personaggio molto comprensibile, che attraversa i suoi alti e bassi nella vita. A causa di questi, nel corso degli episodi, ci sentiamo dispiaciuti e compassionevoli nei suoi confronti. Preferisco pensare a Young-soon come a una “madre pietosa” piuttosto che a una “cattiva madre”.
Lei interpreta una madre single che è diventata “una cattiva madre” perché è stata molto severa con suo figlio. Come si è preparata per il ruolo?
Ho fatto del mio meglio per immedesimarmi profondamente e sinceramente in Young-soon. Perché ha dovuto essere una cattiva madre? Merita davvero questo titolo? Era obbligata a fare quelle scelte che la facevano sembrare cattiva? Ho riflettuto su molte di queste domande riguardanti il personaggio di Young-soon. Alla fine, ho concluso che avrei dovuto accettare il suo lato della storia e stare dalla sua parte.
Qual è stato l’aspetto più impegnativo nel calarsi nel personaggio di Jin Young-soon?
Non è stato difficile incarnare le emozioni di Young-soon ed esprimerle, mettendomi nei suoi panni durante le riprese. È stato piuttosto complesso però controllare l’ondata di emozioni. Ho girato la maggior parte delle scene emotivamente intense con Kang-ho (Lee Do-hyun), e da un certo punto in poi, ho iniziato automaticamente a lacrimare solo guardandolo. Molte volte non riuscivo a trattenermi dal piangere anche se non volevo, quindi ho dovuto sforzarmi per controllare le mie emozioni.
Come è stato il suo rapporto sul set con i suoi co-protagonisti in “The Good Bad Mother”?
È sempre stato molto divertente girare con i vicini del villaggio Jowoori. Tutti i membri del cast erano così divertenti e piacevoli da frequentare. Averli sul set è stato un grande conforto per me e ho contato molto su di loro. Sono stati parte del motivo per cui ho potuto concentrarmi meglio sulla recitazione.
Qual è stato il suo primo pensiero quando ha letto il copione?
Ho davvero perso la cognizione del tempo leggendo la sceneggiatura, e non c’è stato nessun altro drama che mi abbia fatto concentrare e immergere nella storia come “The Good Bad Mother”. Aveva dei personaggi così belli e la storia procedeva molto velocemente. Sinceramente mi aspettavo un po’ di cliché, ma mi sbagliavo completamente. “The Good Bad Mother” era un progetto a cui dovevo partecipare, quindi ho detto subito di sì.
Lei è un’attrice pluripremiata, ma anche una donna e una madre. Si considera una madre severa nella vita reale?
Fortunatamente, mio figlio mi dice di tanto in tanto che sono una buona madre, e credo che sia perché gli lascio fare le sue scelte di vita. Mi sento grata che mi consideri così. Credo che spetti ai proprio figli giudicare se si è un buon genitore o meno. Se lui/lei la definisce una buona madre, allora lo è; se la definisce diversamente, allora non lo è. (ride)
Lei è un’attrice veterana, ha delle abitudini che segue prima di iniziare a girare un nuovo ruolo?
Mi piace pulire la mia casa. Le cose sembrano molto più organizzate e rinfrescanti dopo aver fatto le pulizie. Sembra di ricominciare da capo.
C’è un personaggio che ha interpretato a cui è ancora affezionata?
Ho lo stesso affetto per ogni personaggio che ho interpretato; né più né meno. Ho dato il meglio di me in ogni ruolo e tutti hanno un posto speciale nel mio cuore. Ma se dovessi sceglierne uno solo al momento, direi Young-soon di “The Good Bad Mother”. Ho adorato ogni lato di Young-soon, anche i suoi punti deboli, e ho recitato il personaggio con tanto amore.
Ha lavorato al cinema, in teatro e ha anche partecipato a un reality show: c’è qualcosa che vuole provare ma che non ha ancora fatto?
Voglio provare cose nuove, a prescindere da quali siano, perché lavorare in categorie diverse mi dà lezioni e sensazioni nuove e mi fa sentire realizzata. Sono sempre pronta a lanciarmi in nuove sfide, purché il pubblico le ami.
