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Netflix racconta “Il Mostro”: la serie evento sul caso del Mostro di Firenze

Netflix racconta “Il Mostro”: la serie evento sul caso del Mostro di Firenze

Otto duplici omicidi, diciassette anni di terrore e una sola arma: una Beretta calibro 22. Il Mostro di Firenze non è solo il primo vero serial killer della storia italiana, ma anche l’enigma più oscuro e irrisolto della cronaca nera del Paese. A quasi quarant’anni dall’ultimo delitto, Netflix riporta al centro dell’attenzione una vicenda che ha segnato intere generazioni, con una serie tv in quattro episodi diretta da Stefano Sollima e scritta insieme a Leonardo Fasoli.

Il Mostro debutterà il 22 ottobre, data simbolica che coincide con il decimo anniversario dell’arrivo della piattaforma in Italia. Una produzione The Apartment – società del gruppo Fremantle – e AlterEgo, realizzata da Lorenzo Mieli, Stefano Sollima e Gina Gardini. Nel cast, Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone, Giacomo Fadda, Antonio Tintis e Giordano Mannu.

La serie

Il Mostro è un progetto ambizioso che si muove tra la ricostruzione documentata e la narrazione thriller. Basata su fascicoli giudiziari, interrogatori e indagini tuttora aperte, la serie ricostruisce uno dei casi giudiziari più intricati d’Italia, interrogandosi non solo sull’identità dell’assassino, ma anche sulla macchina investigativa e mediatica che gli ha girato intorno.

La sinossi

Otto duplici omicidi. Diciassette anni di terrore. Sempre la stessa arma. Una delle più lunghe e complesse indagini italiane, raccontata dal punto di vista dei “mostri possibili” che le indagini, nel corso degli anni, hanno ipotizzato e inseguito. Perché Il Mostro, alla fine, potrebbe essere chiunque.

Una storia che non smette di inquietare

Dal primo omicidio del 1968 fino all’ultima uccisione nel 1985, il caso ha generato un’indagine labirintica fatta di piste contrastanti, depistaggi, sospetti illustri e accuse mai definitivamente confermate. Al centro, un killer spietato e senza volto, che ha colpito sempre con la stessa arma e secondo uno schema quasi rituale.

L’impatto sociale fu devastante. Le coppiette che si appartavano nelle campagne toscane, la tensione nelle comunità locali, la stampa in cerca di un volto da sbattere in prima pagina. Intorno all’assassino si è costruita una mitologia del male che ancora oggi resiste.

Le ipotesi ancora vive

Il fascino inquietante di questa storia sta proprio nella sua irresolutezza. L’inchiesta sul Mostro di Firenze è ancora formalmente aperta. Negli ultimi anni sono emersi nuovi elementi e testimoni, e si continua a ipotizzare che dietro agli omicidi possa esserci un mandante, una rete o più esecutori.

La serie restituisce questa molteplicità di verità parziali, e lo fa con il taglio visivo e narrativo che caratterizza il lavoro di Stefano Sollima. Il Mostro non offre soluzioni, ma apre interrogativi. Ed è proprio lì, nella zona d’ombra tra colpa e innocenza, che trova la sua forza.

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