Il piccolo schermo mai così grande: il 2025 ha confermato la serialità televisiva come la forma di narrazione preferita dal pubblico, con piattaforme di streaming e network tradizionali che hanno spesso superato per qualità e complessità molte produzioni cinematografiche. Quindi, in attesa delle nuove produzioni e degli attesi ritorni del 2026, le vacanze di Natale sono il periodo ideale per recuperare la distopia corporativa di Scissione e i piani sequenza di Adolescence oppure il cinismo e la tensione di Slow Horses e la maturità fantascientifica di Andor.
Stranger Things
Non si può non cominciare con Stranger Things, la cui stagione finale tanto attesa è stata rilasciata su Netflix dal 27 novembre con i primi 4 episodi, seguiti da ulteriori uscite scaglionate fino al gran finale di Capodanno. Dopo nove anni dal debutto esplosivo, la serie porta a conclusione la saga dei ragazzi di Hawkins e del fenomeni paranormali del Sottosopra, iniziata con la scomparsa di Will Byers nel 1983. Ideale per un Natale all’insegna di drama e commedia nello stile di produzioni classiche come Stand by Me o i Goonies mescolati all’horror soprannaturale.
Scissione
Scissione ha debuttato con la seconda stagione il 17 gennaio, confermandosi come una delle produzioni più ambiziose e inquietanti del panorama seriale contemporaneo. La serie segue Mark Scout e i suoi colleghi della Lumon Industries, sottoposti a una procedura chirurgica che divide completamente i loro ricordi lavorativi da quelli personali. Una separazione tra il sé “innato” al lavoro e il sé “esterno” che genera conseguenze sempre più drammatiche. La trama complessa e il tema distopico del lavoro hanno reso questa produzione una delle migliori degli ultimi anni.
Pluribus
Pluribus, la nuova serie sci-fi di Vince Gilligan, creatore di Breaking Bad, è disponibile su Apple TV dal 7 novembre con 9 episodi pubblicati settimanalmente ogni venerdì fino al 26 dicembre. Presentata come dramedy fantascientifica, la serie vede una pandemia di felicità contagiare l’intero pianeta, ma Carol, interpretata da Rhea Seehorn, la Kim di Better Call Saul, è l’unica rimasta immune e cerca di rendere il mondo meno gioioso e più sensato.
Slow Horses
Ormai una sicurezza ogni anno, Slow Horses è tornata con la quinta stagione dal 24 settembre su Apple TV, conclusasi in 6 episodi. La serie continua a raccontare le vicende dei ronzini, gli agenti reietti dell’MI5 relegati alla casa del Pantano, guidati dal cinico Jackson Lamb, interpretato da un Gary Oldman in stato di grazia. Tratta dai romanzi di Mick Herron, la produzione di scuola inglese non inventa nulla di nuovo nel genere spionistico, ma lo fa benissimo mescolando thriller e commedia nera britannica. Rinnovata ogni anno con una formula ormai consolidata che prevede addirittura la preview della stagione successiva alla fine dell’ultimo episodio: la sesta stagione è già pronta e la settima è in produzione.
The Studio
The Studio, serie comedy ambientata nel mondo di Hollywood, ha trionfato agli Emmy 2025, confermandosi tra le produzioni più apprezzate dell’anno per la sua capacità di mostrare satira dell’industria dell’intrattenimento dall’interno. Seth Rogen nel ruolo di Matt Remick, e il nuovo capo di uno studio cinematografico in crisi che lotta per produrre film di successo, tra pressioni aziendali di Griffin Mill interpretato da Bryan Cranston, artisti narcisisti e compromessi del mondo di Hollywood.
Adolescence
Un’altra serie premiata agli Emmy 2025 è Adolescence, come miglior miniserie. La produzione britannica racconta la storia di un adolescente accusato di omicidio, esplorando temi come il bullismo scolastico, l’isolamento sociale, la salute mentale e la radicalizzazione online legata al fenomeno incel. Ogni episodio è girato in un unico piano sequenza, senza tagli nascosti.
M – il figlio del secolo
Disponibile su Sky e Now con 8 episodi diretti da Joe Wright, M – Il figlio del secolo, con Luca Marinelli, è tratta dal romanzo Premio Strega di Antonio Scurati e narra l’ascesa al potere di Benito Mussolini dal 1919 al 1925, dalla fondazione dei Fasci di Combattimento fino all’instaurazione della dittatura. La rivista Time ha inserito la serie al quarto posto tra le migliori produzioni televisive del 2025.
The Pitt
The Pitt, il medical drama con Noah Wyle, è disponibile su Sky e Now dal 24 settembre. La serie ha vinto 5 Emmy ed è stata definita come un ritorno al grande classico in stile ER, ideale per il binge watching: ambientata nell’arco di 15 ore all’interno del pronto soccorso di un ospedale di Pittsburgh, con ciascun episodio che racconta un’ora di vita del personale medico tra emergenze e decisioni etiche.
Daredevil: Born Again
Il diavolo di Hell’s Kitchen è tornato su Daredevil: Born Again di Disney+, con la seconda stagione già confermata in produzione. La serie rappresenta praticamente la quarta stagione di Daredevil dopo le tre storiche stagioni Netflix che hanno ridefinito il cinecomic televisivo tra 2015 e 2018. L’avvocato cieco Matt Murdock interpretato da Charlie Cox e il Kingpin di Vincent D’Onofrio mantengono intatta la drammaticità e la brutalità delle serie Netflix, lontano dallo stile disneyano e amichevole dell’MCU cinematografico. Le festività natalizie sono il momento ideale per recuperare anche le tre vecchie stagioni passate da Netflix a Disney+.
Andor
Andor, la seconda e ultima stagione del prequel di Star Wars, è su Disney+ ed è stata elogiata come il miglior prodotto del nuovo sfortunato corso della saga creata da George Lucas nell’era Disney. Matura e drammatica, ambientata cinque anni prima degli eventi di Rogue One, la serie rivive il percorso di Cassian Andor interpretato da Diego Luna nel suo graduale cammino verso la Ribellione contro l’oppressione e il totalitarismo dell’Impero. Nonostante la paura iniziale dei fan per la compressione di più stagioni previste in una sola conclusiva, la scrittura e la profondità hanno confermato Andor come una produzione che trascende il franchise di appartenenza.