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Mai così lontano, mai così vicini. Le migliori app per videochat

Mai così lontano, mai così vicini. Le migliori app per videochat

Feste, cene e aperitivi non sono finiti. Si sono trasferiti online, sui programmi dove vedersi in gruppo, fino a cento persone tutte insieme. Per ritrovarsi, uniti a distanza.


Sono gli unici assembramenti a non essere vietati, anzi andrebbero incoraggiati da un qualche decreto supremo, un provvedimento d’urgenza emesso per benedirne gli effetti terapeutici: le videochiamate di gruppo sono gli aperitivi (e le tavolate, e i party) di questo tempo di socialità a distanza, un prezioso appiglio per la salute mentale, un antidoto contro l’isolamento, un deterrente per la solitudine. Sono più efficaci delle faccine, perché bisogna metterci la faccia. E applicare, all’abbigliamento, una parvenza di decenza: altolà al pigiama. Più complesse di parole, foto e messaggi vocali, perché mantengono viva la fluidità, l’irruenza, il calore del linguaggio non verbale.

Le videochat sono corali, diluviali: chi più amici ha, più ne colleghi. Al punto che WhatsApp, con il suo tetto rigido di quattro partecipanti per volta, sa di spocchiosa élite, di un’intimità oggi perlopiù reietta. Lo si riserva per tubare con la fidanzata delocalizzata, rassicurare la mamma preoccupata, spendere ore con l’amico del cuore. La clausura domestica, per contrappasso, condanna alla bulimia virtuale. Dieci, trentadue, finanche cento persone in contemporanea: a ciascuno il suo pezzetto di schermo, la sua finestra residua sul pianeta. Questi servizi dai nomi astrusi, fino a ieri sconosciuti o relegati alla periferia delle icone, sono i nuovi rifugi dentro i computer e gli smartphone. Le ultime piazze piene di questo mesto mondo svuotato.

RAVE

Al centro ci sono i video di Netflix, YouTube e altre popolari piattaforme di contenuti. Li si guarda e, in tempo reale, li si commenta con i propri amici. Un po’ come essere tutti sullo stesso divano.

FACETIME

Il sistema per fare videochiamate tra tutti i dispositivi della Apple, non solo iPhone e iPad ma anche dai computer Mac, da scrivania e portatili, e gli iPod touch. Possono partecipare fino a 32 persone.

HANGOUTS

La soluzione targata Google, che funziona come una versione compatta di un social network. Oltre a vedersi in diretta con dieci amici, si scambiano messaggi in chat testuali o si inviano foto ed emoticon.

HOUSEPARTY

Da settimane è tra le applicazioni più scaricate in Italia. Dai suoni, ai colori delle schermate, ai piccoli giochi integrati, l’impronta è fortemente ludica. L’idea di fondo è quella di divertirsi insieme.

TWITCH

Come collante c’è la passione in comune per i videogame. Si guarda un giocatore che affronta sfide assortite e, intanto, si commenta quello che scorre sullo schermo oppure si chiacchiera d’altro.

TEAMS

È l’applicazione di Microsoft per vedere i colleghi durante lo smart working. Durante l’emergenza, è diventato il nuovo luogo per la pausa caffè. Che, dalla macchinetta, si è spostata al tavolo della cucina.

ZOOM

Qui siamo nel terreno dei record: a questo servizio possono collegarsi fino a cento persone nello stesso momento. Un mosaico di volti e di voci, perfetto per i nostalgici del chiacchiericcio di sottofondo.

WEBEX

Realizzato dalla Cisco, è uno dei sistemi più solidi di videoconferenze e riunioni online. Lo usano le scuole per le lezioni, gli uffici, le case di cura, le carceri, ovunque sia necessario stabilire un contatto.

SKYPE

Cinquanta persone in contemporanea possono partecipare a una videochat. Lo storico servizio resta tra i più popolari.

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