Sul finire delle scorso anno, gli operatori mobili hanno annunciato il passaggio al 4G+, uno standard che sulla carta consente di navigare a velocità molto più sostenute rispetto alle attuali connessioni di quarta generazione. Teoricamente, infatti, gli smartphone, i tablet, e le chiavette compatibili con queste reti – dette anche LTE Advanced – possono raggiungere la soglia massima di 225 Mbps in download, contro gli attuali 150 Mbps dei normali telefoni LTE (ad esempio l’iPhone 6) .
Questo, appunto, in teoria, perché poi nella realtà dei fatti bisogna considerare tutti quei fattori che impediscono di sfruttare la banda larga nella sua interezza (ad esempio la distanza dalla stazione e il numero di utenti collegati simultaneamente). Per capirne di più ci siamo armati di un telefonino con LTE di categoria 6 (CAT 6), nello specifico un Smasung Galaxy Note Edge, lo abbiamo equipaggiato con una SIM Vodafone 4G+ e siamo andati in giro per Milano, una delle 200 città italiane già raggiunte dal servizio 4G+ (LTE Advanced) dell’operatore.
19972028I risultati sono piuttosto incoraggianti (qui in alto trovate un tabellino riassuntivo). Nell’utilizzo quotidiano siamo stati in grado di viaggiare su velocità medie di oltre 50 Mbps in download e 20 Mbps in upload con punte di 88,91 e 70.88 in downolad (31.34 e 30.40 in upload) in Via Palmanova e Via Tortona.
Tradotto in soldoni: abbiamo scaricato un file da mezzo giga (500 Mb) via WeTransfer in poco più di un minuto e caricato su YouTube un filmato di pari dimensioni in meno di 2 minuti e mezzo.
Giudizio sospeso, invece, sulle chiamate in VoLTE, il servizio che permetterà di effettuare chiamate in “alta definizione” e di condividere nel mentre contenuti multimediali quali foto, video e mappe, sfruttando la rete dati. Vodafone ci ha fatto sapere che la funzionalità è ancora in fase di test, l’obiettivo è comunque quello di provvedere al lancio entro l’anno.
