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Cybersecurity, le assicurazioni per proteggersi e farsi risarcire

Cybersecurity, le assicurazioni per proteggersi e farsi risarcire

Cattolica propone pacchetti pensati ad hoc per piccole e medie imprese, studi professionali e famiglie che non si limitano a rimborsare i danni subiti, ma mettono a disposizione vari strumenti per prevenirli e limitarli


Uno degli effetti più evidenti della pandemia è stato l’aumento dell’utilizzo degli strumenti digitali. Gli acquisti online sono decollati, lo smart working è diventato la regola, passiamo ancora più tempo con gli occhi incollati su computer e telefonini. Se ne sono accorti i pirati informatici, che hanno utilizzato la nostra fame di saperne di più sul coronavirus per spingerci a cliccare su link malevoli e rubare i nostri dati e, in vari casi, i nostri soldi. La circolazione delle fake news, le notizie finte, hanno fatto danni veri.

Non sono sensazioni, ma evidenze. A confermarlo è il Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica: nel suo rapporto diffuso qualche settimana fa e riferito al primo semestre del 2020, si legge che gli attacchi sono cresciuti del 7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (quando già erano a quote da record) e per la maggior parte, l’83 per cento, si legano a crimini informatici in piena regola. Dunque, non operazioni di contrasto per bloccare qualche sito a scopo dimostrativo, campagne per la libertà d’espressione o ampi dintorni, ma furti virtuali in piena regola. Non contro un singolo, verso soggetti multipli, cercando di rastrellare tanto in una volta sola: «Attraverso attacchi strutturati per danneggiare rapidamente e in parallelo il maggior numero possibile di persone e organizzazioni» scrive il Clusit.

Sia un utente semplice che un’impresa, dunque, hanno assoluta necessità di proteggersi. Anzi, se qualcosa va storto – giacché le statistiche confermano che non è così improbabile – hanno ragione di assicurarsi per rientrare dei danni subiti. Già in passato avevamo raccontato le soluzioni pensate per le aziende e per le famiglie per farsi risarcire in caso di incidenti online. A proporli è Cattolica Assicurazioni, che sul tema ha accumulato parecchia esperienza. Non arriva in corsa per dare una risposta a un’urgenza, ha messo a punto i suoi prodotti col tempo, perfezionandoli per renderli calzanti alle esigenze di questo strano tempo.

Le proposte principali sono due. La prima, «Cattolica & Cyber Risk» è dedicata alle piccole e medie imprese e agli studi professionali. Tutti i dettagli sono disponibili nel link sopra, in sintesi la scelta è fra due strade. O l’assistenza da parte di esperti informatici messi in campo dall’assicurazione, che aiutano attivamente a riparare i danni di un attacco informatico, a ripristinare la condizione iniziale senza doversene occupare in prima persona. O una formula indennitaria. Esatto, un premio che consenta di ingaggiare i propri consulenti ed esperti, sapendo però che per quegli esborsi, qualora fossero necessari e inderogabili, si è coperti.

Alle PMI, ai professionisti, agli studi e alle associazioni professionali è dedicata anche la soluzione ideata da TUA Assicurazioni, società del Gruppo Cattolica. Si chiama TUA Data Protection e tutela dai rischi connessi al rispetto del Gdpr, il nuovo regolamento per la protezione dei dati personali. Prevede sia risarcimento a terzi per responsabilità derivanti da violazioni della normativa, sia un servizio di assistenza per gestire eventuali emergenze. Tutti i dettagli sono disponibili a questo link.

Per il pubblico è disponibile anche un’altra soluzione, «Active Casa&Persona», con un meccanismo persino più raffinato ed esteso per garantire tranquillità alle famiglie. Il pacchetto fa parte di un orizzonte più ampio che arriva a tutelare persino cani e gatti ed eventuali danni che gli amici a quattro zampe possano arrecare ad altri. Mentre il filone cyber risk va ben oltre l’intervento a disastro fatto, ovvero quando il cracker, l’hacker animato da cattive intenzioni, si è già intrufolato nel nostro pc o nel nostro telefonino.

A disposizione di chi sottoscrive l’assicurazione c’è una piattaforma web dedicata, attiva 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno, per capire e monitorare quanto si è vulnerabili a un eventuale attacco. Per sbarrare le porte, prevenire, tamponare possibili falle. Certo, se poi la frittata avviene comunque, c’è il risarcimento in caso di furto online di fondi personali. Tipicamente, se vengano usate in modo fraudolento le nostre carte di pagamento o si registra un accesso non autorizzato, con annesso prelievo di fondi, al nostro conto in banca.

Un ulteriore tassello è la consulenza telefonica e l’assistenza psicologica in situazioni in cui il danno economico non c’è, ma la ferita arriva a essere ben più grave: il cyber-bullismo e il cyber-mobbing. Due eccessi nemmeno troppo rari che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la vita reale e digitale sono ormai sovrapponibili. E che la seconda merita le stesse cautele e protezioni della prima. Se non superiori.

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