Continua il momento di crescita delle vendite militari. Mbda ha infatti finalizzato un accordo con Polska Grupa Zbrojna (Pgz) per supportarla nella realizzazione del programma di difesa aerea Narew per le Forze Armate polacche. Il progetto Narew garantirà alla Polonia un sistema di difesa aerea mobile altamente avanzato, in grado di affrontare le minacce moderne e future fino a distanze superiori ai 40 km, utilizzando il missile Camm-Er (Common Anti- Air Modular Missile – Extended range) sviluppato in cooperazione tra Regno Unito e Italia.
I contratti esecutivi, valutati oltre 4 miliardi di Sterline, avverranno attraverso un trasferimento di tecnologie e competenze da parte di Mbda a Pgz che non ha precedenti. Questo permetterà al consorzio Pgz-Narew di realizzare in Polonia più di mille missili Camm-Er per la difesa aerea e oltre cento lanciatori per il programma Narew. Questo è l’ultimo di una serie di progetti di difesa aerea che utilizzano la famiglia di missili Camm per i quali Mbda e Pgz hanno ricevuto un contratto congiunto in Polonia.
L’accordo fa seguito al contratto per il requisito operativo urgente Mała Narew stipulato nel 2022 e ora in servizio, al sistema di difesa aerea a corto raggio Pilica+ stipulato nel 2023, al lavoro sul programma della fregata Miecznik e agli studi per il futuro sviluppo congiunto del Camm-Er. Inoltre, Mbda e Pgz stanno collaborando anche sul progetto del carrarmato caccia carri Ottokar Brzoza. Giovanni Soccodato, numero uno Mbda Italia, commentando l’accordo ha sottolineato: “Abbiamo la conferma della validità del Camm-Er come sistema evoluto a maggiore raggio operativo, sviluppato con il contributo di Mbda Italia e adottato anche dalle nostre Forze Armate. Ci sarà un parziale trasferimento di tecnologia ma la componente industriale italiana, guidata da noi, sarà coinvolta nella produzione per le fasi iniziali del programma, con un progressivo trasferimento in Polonia di alcune attività dedicate esclusivamente ai sistemi polacchi, analogamente a quanto avviene nel Regno Unito. Questa attività si aggiungerà a quanto previsto per la fornitura dei sistemi al cliente nazionale. Anche per questo e per aumentare la capacità complessiva di realizzare questi sistemi sono previsti investimenti nei nostri stabilimenti, in particolare presso il sito del Fusaro (Napoli) e la realizzazione di una linea d’integrazione pirica del missile presso lo stabilimento Aid di Noceto”.
Pochi giorni dopo la multinazionale degli armamenti ha anche lasciato trapelare la possibilità di un contratto con la Svezia per la fornitura di altri missili Camm. Questo accorso siglato con la Swedish Defence Material Administration Fmv, prevederebbe la fornitura di missili per le cinque corvette classe Visby della Marina Reale svedese, che li integrerà nel sistema di difesa aerea navale Sea Ceptor, sempre di Mbda. Questo è un sistema di difesa aerea navale di ultima generazione, che fornisce una solida difesa aerea locale ed auto-difesa contro attacchi simultanei, compresi quelli definiti di “saturazione”, con una grande capacità di contrastare diverse tipologie di bersagli e minacce avanzate, dai missili antinave supersonici agli elicotteri d’attacco fino ai velivoli senza pilota. Eric Beranger, Ceo di Mbda, ha dichiarato: “Il Camm doterà la Svezia e la Marina Reale svedese di una formidabile capacità di difesa aerea che consentirà al Paese la possibilità di fornire un nuovo e forte contributo alla Nato, insieme agli altri Stati alleati che già operano il Sea Ceptor, come la Royal Navy britannica. Siamo inoltre orgogliosi di continuare la nostra lunga storia di collaborazione con la Svezia e con l’industria svedese, come accade ad esempio con Saab”.
Mbda vanta infatti una partnership di lunga data con Stoccolma, un esempio su tutti è il programma missilistico Meteor, in cui la Svezia è un partner strategico e apprezzato. La stessa Saab è in partnership con Mbda per il missile da crociera Taurus, mentre la cooperazione è stata avviata anche per il missile anticarro Akeron-Mp. Intanto, riguardo Mbda Italia, a giorni è atteso il consueto incontro con la stampa per confermare l’andamento del 2023, un anno importante sia per la situazione geopolitica in essere, sia per il cambiamento alla guida della parte italiana della multinazionale, con il passaggio dell’ex capo Lorenzo mariani in Leonardo e la nomina di Giovanni Soccodato, che arriva da una lunga carriera interna all’azienda.
