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Nuovo elicottero militare inglese: sfida tra Italia, Usa e l’alleanza franco-tedesca

Nuovo elicottero militare inglese: sfida tra Italia, Usa e l’alleanza franco-tedesca

La gara d’appalto per fornire le forze armate del Regno Unito di un nuovo elicottero di medie dimensioni per i prossimi decenni. In corsa anche l’italiano AW-149 di Leonardo

Alla fine di febbraio durante la conferenza International Military Helicopters di Londra, evento poco saggiamente avvenuto negli stessi giorni in cui ad Anaheim, in California, si svolgeva il salone internazionale dell’elicottero, la divisione acquisti della Difesa britannica ha pubblicato il bando di gara destinato a selezionare il costruttore e fornitore del nuovo elicottero di medie dimensioni (Nmh) destinato a equipaggiare le forze armate del Regno Unito nei prossimi decenni. I candidati che si sfideranno sono le società inglesi di Leonardo Helicopters, Lockheed Martin e Airbus Helicopters, sulla carta tutte in grado di soddisfare i requisiti dei militari di re Carlo per firmare un contratto importante entro il 2025, ma non tutte ugualmente competitive nel poter offrire le ricadute industriali e di possibile esportazione che il ministero valuterà con una importanza del 15 e del 20 per cento.

Gli elicotteri esistenti che potrebbero vincere la gara sono tre, il ruolo dell’outsider è di Airbus Helicopters Uk che propone lo H-175M, versione militarizzata del modello di punta dell’industria franco-tedesca, che il colosso aerospaziale europeo propone di realizzare creando ex novo una nuova linea produttiva a Broughton, in Galles, coinvolgendo però anche Boeing UK (localizzata a Sheffield e Lossiemouth), il costruttorePratt & Whitney Canada per i motori turboalbero e Spirit Aerosystems, l’azienda statunitense che Boeing starebbe per riacquistare e che, nella vicenda dei portelloni dei velivoli B737Max9, si è rivelata incolpevole, almeno secondo le ricerche fatte dall’autorità aeronautica americana Faa. Lockheed Martin attraverso la controllata Sikorsky proporrà il suo elicottero UH-60/70i Black Hawk adattato alle esigenze inglesi, da realizzarsi insieme con il partner industriale Standard Aero per l’assemblaggio presso il già esistente stabilimento di Gosport. La motorizzazione, ovvero le turbine T-701, in questo caso sarebbe curata da General Electric Aerospace a Portsmouth. Ancora non si conoscono i nomi delle aziende coinvolte per l’elettronica di bordo non fornita da Lockheed Martin e per gli equipaggiamenti, ma è facile pensare che siano in corso trattative preliminari con produttori britannici proprio per assicurarsi quel 15% in più nella valutazione.

Infine, ma non ultimo, c’è l’elicottero italiano Leonardo AW-149 la cui linea di produzione potrebbe essere spostata (o duplicata) dalla Polonia allo storico stabilimento ex-Westland di Yeovil. Il vantaggio, oltre a un prodotto più moderno e meno oneroso in fatto di costi di gestione rispetto all’elicottero americano, è che l’adattamento delle linee produttive potrebbe essere molto rapido e cominciare a produrre già nel 2025. L’impegno con la difesa polacca è di 32 esemplari che saranno consegnati entro il 2029, quindi Yeovil potrebbe poi proseguire la costruzione del “149” per soddisfare forniture nazionali ed esportazioni.

Dal punto di vista tecnico, sebbene i tre elicotteri possono competere nella stessa categoria, sono molto differenti tra loro. Quello di Airbus viene da anni descritto come il successore ideale dei vecchi Puma Hc2 da dismettere, soprattutto dopo la valutazione con i militari britannici avvenuta nel settembre 2021 in Inghilterra, e dopo l’esclusione da parte di Airbus del partner cinese Avicopter che inizialmente faceva parte del programma e che forniva parti come fusoliera, trasmissione del rotore di coda e altre componenti, ora di fabbricazione francese. Lo H-175M avrebbe comunque un peso inferiore di circa 400 kg rispetto allo AW-149 e punta a dichiarare un carico utile maggiore, ma può ospitare 14 soldati equipaggiati contro i 16 dell’elicottero italiano, che vanta anche maggiore autonomia. Rispetto al Black Hawk, il cui progetto risale alla fine degli anni Settanta, l’AW149 è più moderno e ha costi operativi inferiori, ha autonomia leggermente inferiore ma più capacità di carico, poiché l’americano ospita 14 soldati o sei barelle. Dunque è evidente che la sfida si giocherà più sul piano politico e l’Italia, pur essendo in parte favorita perché coinvolta con il Regno Unito su diversi altri programmi per la Difesa (i missili di Mbda e il caccia il nuovo Gcas), ma soprattutto è stata meno severa di Francia e Germania (azionisti Airbus) in occasione delle trattative per la Brexit, non lo è altrettanto sul piano della vicinanza diplomatica come Londra con Washington. E un vecchio proverbio irlandese recita: “il problema degli inglesi è che hanno la memoria corta”.

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