Gli U2 a Parigi
Metallica
Montreal, giugno 2011: il frontman degli U2 Bono Vox durante il tour 360
Chris Cornell in una recente esibizione a Los Angeles – 20 gennaio 2017
L’improvvisa e drammatica scomparsa di Chris Cornell, morto suicida giovedì scorso, ha gettato nello sconforto non solo i numerosi fan dell’ex, straordinaria voce di Soundgarden e Audioslave, ma anche diversi colleghi del cantante, che era, a differenza di altri bizzosi frontman, assai benvoluto nell’ambiente del rock.
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Ieri sera allo Gillette Stadium di Foxborough (Massachusetts) i Metallica hanno reso omaggio a Cornell nella parte finale della loro celebre The unforgiven(L’imperdonabile).
Il frontman James Hetfield ha aggiunto in coda alla canzone le parole “We forgive you, Chris” (“Ti perdoniamo, Chris”), mostrando sincera compassione per l’estremo e inaspettato gesto del cantante. Inoltre Rob Trujillo ha citato l’inno dei Soundgarden, l’emozionante Black hole sun, durante un lungo e intenso solo di basso.
Nella prima delle due date degli U2 hanno al Rose Bowl di Pasadena, in California, la band irlandese ha tributato a Chris Cornell la loro Running to stand still, una delle vette emotive di The Joshua Tree, di cui quest’anno ricorrono i 30 anni dall’uscita.
Il 2 giugno uscirà in tutto il mondo una nuova edizione dell’album con rarità e un live storico registrato al Madison Square Garden di New York.
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Bono ha presentato il branco con queste parole: “Poiché Chris Cornell era un leone, stasera mandiamo una preghiera alla sua leonessa Vicky (la moglie di Cornel n.d.r.l) e ai figli Christopher, Toni e Lily a tutta la famiglia. Chris Cornell era una bella e dolce anima”.
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