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Un contadino di nome Bill

Un contadino di nome Bill

È il primo latifondista americano, con i soldi della sua fondazione ammantata di bontà finanzia agricoltura industriale e lobby degli Ogm, intanto punta ad aprire nuovi mercati africani. È Gates, il filantrocapitalista.


Ippocrate ha preso solo la seconda parte: fa che la medicina sia il tuo cibo. La spiegazione del perché Bill Gates continui a comprare terra e sia oggi il primo latifondista in America con oltre 120 mila ettari sta in questa formula antica. Da Mister Microsoft a Farmer (contadino) Bill il passo è lungo, ma la ragione è sempre la stessa: tenere il mondo in mano. Anzi, cambiarlo. Lo confessò accolto come una star nel 2011 quando all’assemblea dell’Oms, che di fatto è casa e cosa sua (al punto che l’attuale direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus prende ordini da lui, visto che gli versa 7 miliardi e in più come africano dipende per la fame della sua gente dalla Bill & Melinda Gates Foundation), disse: «Inauguriamo il decennio dei vaccini».

Cosa è seguito lo sanno tutti. Viene voglia di sfogliare qualche numero di Topolino e immaginare Gates e Rockefeller o Soros, i Clinton o Zuckerberg, tutti «attori» ben analizzati da Nicoletta Dentico nel suo saggio Ricchi e buoni? Le trame oscure del filantrocapitalismo (Feltrinelli), lanciarsi come Paperone e Rockerduck in bislacche sfide al circolo dei miliardari per vedere chi fa più quattrini facendo finta di aiutare il prossimo. Altrimenti non si spiega come avendo versato sette miliardi di dollari dal 2000 a oggi per l’Aids si continui a morire di Hiv, perché avendo finanziato con tre miliardi di dollari vaccinazioni di massa tra i bambini africani la mortalità infantile sia rimasta la stessa e perché avendo erogato dal 2003 al 2020 oltre sei miliardi per combattere la fame in Africa la situazione sia addirittura peggiorata e in molti Stati africani si sia diffusa un’aperta contestazione verso la M&BGF (Bill & Melinda Gates Foundation).

Il motivo è che i soldi tornano sempre in circolo verso i centri di potere occidentali. Fin dal 2006, parlando di medicine che hanno una particolare fascinazione su Farmer Bill, Jon Cohen – uno dei massimi esperti di Aids e di vaccinazioni – su Science scriveva che con i PPP (i Partenariati pubblico-privati) nei Paesi africani di cui sono stati pionieri la Fondazione Rockefeller e poi la Fondazione Bill e Melinda Gates, le big pharma «hanno vantaggi perché di solito sono i partner a pagare per la parte più costosa: i trial clinici. In più, le grandi case farmaceutiche guadagnano dal punto di vista dell’immagine e dell’ingresso in mercati di paesi in via di sviluppo, oltre che dell’accesso a ricercatori che potrebbero aiutarle altrove».

Ciò che succede con i farmaci accade col cibo e l’agricoltura. Con una saldatura: i prodotti agricoli possono essere il veicolo dei vaccini mRna – tipo quelli per il Covid – che hanno dato ottime soddisfazioni economiche a Bill Gates. Sta cominciando a coltivare insalata e spinaci a mRna messaggero. Lo studio è condotto da Juan Pablo Giraldo del Dipartimento di botanica della University of California Riverside, University California San Diego e Carnegie Mellon University. In sostanza, si tratta di sfruttare i cloroplasti (le cellule energetiche delle piante) che vengono contaminate con il virus. La pianta sviluppa gli anticorpi e mangiando quell’insalata ci si immunizza.

È questo che interessa al contadino Bill, perché nell’ortofrutta tradizionale le cose non gli sono andate particolarmente bene, al netto di aver sottratto ai contadini peruviani, che erano i primi produttori, la fornitura di patate per McDonald’s. In California ha ceduto alla Dubai Investments (la finanziaria dello sceicco) il distretto di Salinas della frutta che si era comprato con 150 milioni di dollari attraverso la Cascade Investments LCC, che è il braccio finanziario della Gates Foundation. Poco male: si è rifatto ottenendo altra terra negli Usa. Ora ne possiede 120 mila ettari in 19 Stati. Le acquisizioni dovevano restare riservate, ma aver comprato con un’anonima società con base in Lousiana 14.500 acri (poco meno di 6 mila ettari) nello Stato di Washington ha allertato Eric O’Keefe, autore dell’annuale Land Report, che ha scoperto che dietro l’affare c’era Cascade e dunque Gates. Lui si è difeso dicendo: «Possiedo meno di un quattromillesimo dei terreni agricoli negli Stati Uniti. Ho investito in queste fattorie e aziende agricole affinché diventino più produttive e creino lavoro, senza grandi disegni».

La verità è un’altra. Da quando Gates ha cominciato a comprare terra i prezzi negli Usa sono passati da 400 a 4 mila dollari ad acro, e solo nell’ultimo anno – testimonia Eric O’Keefe – si è avuto un aumento del 20 per cento. Nel 1982 i contadini erano 2,2 milioni, oggi sono meno di 2 mila perché le piccole aziende sono state spazzate via. Con l’ossessione green – in Usa l’agricoltura sarebbe responsabile del 10 per cento delle emissioni – Joe Biden ha cominciato a pagare i contadini perché non coltivino: sono stati affittati dal governo 10 milioni di ettari per abbandonarli.

In questo quadro, Gates sfrutta tutti i vantaggi: attraverso Red River Trust sta capitalizzando la terra (vale oltre 700 milioni di dollari) e con Cottonwood Ag Management sviluppa le agrotecnologie compresi i cibi-farmaci che sono il vero affare. Le prove le ha fatte in Africa. Scrive Grain, una Ong che monitora l’agricoltura nel mondo, nel suo ultimo rapporto 2021: «I fondi erogati dalla Gates Foundation vanno tutti a finanziare l’agricoltura industriale e le lobby degli Ogm. È ora di staccare la spina all’influenza smisurata della Fondazione Gates sull’agricoltura globale. In oltre 15 anni ha distribuito 1.130 grant (finanziamenti a fondo perduto, ndr) pari a circa 6 miliardi di dollari. Non c’è stato nessun cambiamento».

E in effetti si è scoperto che l’attività della M&BGF ha finito per favorire il mercato della Monsanto (proprietà Bayer di cui Gates è socio) e della Syngenta (proprietà China Chemical) che sono i maggiori produttori di fertilizzanti chimici, sementi Ogm e pesticidi sul pianeta. La lista dei beneficiari dei soldi di Gates è questa: Cgiar (Consortium group on international agricoltural research), consorzio internazionale di 15 centri di ricerca per la «Rivoluzione verde» attraverso l’uso di fertilizzanti, fitofarmaci e sementi geneticamente modificate. Al secondo posto c’è Agra (Alliance for a green revolution in Africa) fondata dalla stessa Fondazione Gates e dalla Fondazione Rockefeller con lo scopo di promuovere un modello di agricoltura basato su fertilizzanti, pesticidi e Ogm.

Tutto questo contrasta con i proclami del «contadino Bill» di voler salvare il mondo attraverso la produzione di carne di laboratorio. Come ha detto in una conferenza al Mit di Boston, con Upside Food e Memphis Meat – che «fabbricano» con stampanti di cellule staminali anatre, tacchini, vitello, salmoni e via elencando – vuole convincere «tutti i paesi ricchi a passare al consumo esclusivo di carne artificiale come mezzo per combattere il cambiamento climatico».

Entusiasta, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 26 ottobre è corsa alla M&BGF a illustrare, prima che al Parlamento, i programmi sanitari e alimentari dell’Europa, in sintonia col contadino Bill. Il vice di Ursula, Frans Timmermans, sta incoraggiando in Olanda e in Danimarca la produzione di cibo sintetico con i soldi dell’Ue, e la commissaria europea alla salute e alla sicurezza alimentare Stella Kyriakieds va a braccetto con Gates, cofinanziando la Coalition for Epidemic Preparedness Innovation e si fa consigliare sul cibo del futuro.

Bill lascia il computer e prende la zappa per creare nuovi mercati. I maggiori operatori agricoli del mondo riuniti a Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo, hanno fatto sapere che dall’agro-industria si attendono mille miliardi di dollari di fatturato entro il 2030. L’Africa è la «miniera» e a nulla serve che l’Alleanza per la Sovranità – che riunisce 200 milioni di contadini africani – abbia chiesto a Gates e soci di andarsene. Il filantrocapitalismo è saldamente in campo.

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