Nella notte italiana l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato i titoli dei nove film che avranno la possibilità di concorrere all’Oscar come miglior film straniero. Non essere cattivo, opera postuma del regista italiano Claudio Caligari, non è tra questi.
Valerio Mastrandea, produttore del film, era stato a Los Angeles con il cast per presentarlo e in quell’occasione aveva detto che era speranzoso e che avrebbe giocato in attacco, pur sapendo che la corsa sarebbe stata proibitiva: “Siamo come una piccola squadretta di provincia che all’improvviso si trova a giocare la Champions League e quello che posso assicurare è che non giocheremo per difenderci, ma con una formazione molto offensiva, un bel quattro-quattro-tre che ci permetta di provare a fare la nostra partita e imporre il nostro gioco. Proveremo davvero a fare del nostro meglio per onorare questo straordinario privilegio che ci è stato dato”.
I 9 film stranieri in corsa per l’Oscar, foto

“Mustang” di Deniz Gamze Ergüven
I 9 film stranieri in corsa per l’Oscar, foto

“Dio esiste e vive a Bruxelles” di Jaco Van Dormael
I 9 film stranieri in corsa per l’Oscar, foto

“El abrazo de la serpiente” di Ciro Guerra
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“The Fencer” di Klaus Härö
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“Il figlio di Saul” di László Nemes
I 9 film stranieri in corsa per l’Oscar, foto

“Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli
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“Theeb” di Naji Abu Nowar
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“Viva” di Paddy Breathnach
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“Krigen” (“A War”) di Tobias Lindholm
I nove film apprezzati dall’Academy e ora in odor di Oscar sono: Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael (Belgio), El abrazo de la serpiente di Ciro Guerra (Colombia); A War di Tobias Lindholm (Danimarca), già sceneggiatore de Il sospetto; The Fencer di Klaus Härö (Finlandia); Mustang di Deniz Gamze Erguven (Francia); Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli (Germania), che in Italia arriverà il 14 gennaio con Good Films; Il figlio di Saul di László Nemes (Ungheria), che sarà nelle sale italiane il 21 gennaio con Teodora Film; Viva di Paddy Breathnach (Irlanda); Theeb di Naji Abu Nowar (Giordania).