Nato il 18 gennaio 1955 a Lynwood, California, Kevin Costner festeggia 60 anni da divo che ha saputo toccare le vette del successo ma anche passare in mezzo a flop, tra Oscar prestigiosi in bacheca e ben quattro ironici Razzie Awards come peggior attore.
Faccia da bravo ragazzo e fautore del ritorno del western a Hollywood, l’iconico ufficiale John Dumbar amico dei pellerossa in Balla coi lupi ha vero sangue indiano nella vene: la bisnonna era un’indiana Cherokee.
Laureato in economia e commercio, già durante gli anni dell’università prendeva lezioni di recitazione. Determinante per lui l’incontro con Richard Burton durante un volo verso il Messico. Burton lo spinse a dedicarsi completamente alla carriera di attore. Così Costner si trasferì a Los Angeles con la giovane moglie Cindy Silva, sbarcando il lunario facendo di tutto, dal camionista alla guida dei tour alle ville dei divi fino a diventare attrezzista ai Raleigh Movie Studios. Ma pian piano Hollywood ha iniziato a sorridergli.
I suoi primi ruoli finirono in gran parte per essere tagliati in fase di montaggio: il taglio più doloroso è quello del personaggio di Alex ne Il grande freddo di Lawrence Kasdan, che alla fine si riduce a un’unica inquadratura, un primo piano dei piedi. Ma poi eccolo come incorruttibile agente federale Eliot ne Gli intoccabili (1987) di Brian De Palma, a fianco di Sean Connery e Robert De Niro, e poi nei due film dedicati al baseball – sport che ama – Bill Durham (1988) e L’uomo dei sogni (1989).
Nel 1990 il debutto come regista col cult Balla coi lupi, di cui è anche protagonista: sette Oscar tra cui miglior film e migliore regia. È stato poi il protagonista di Robin Hood – Il principe dei ladri e il procuratore Jim Garrison di JFK – Un caso ancora aperto di Oliver Stone. Accanto alla divina Whitney Houston è l’affascinante Guardia del corpo (1992). Seguono però due lungometraggi fallimentari per qualità e incassi: Waterworld (1995), da lui prodotto, e L’uomo del giorno dopo (1997), di cui cura anche la regia.
Risposatosi nel 2004 con la giovane amica di origine tedesca Christine Baumgaertner, negli ultimi anni l’attore si è sempre di più impegnato con la sua Kevin Costner and Modern West a suonare la chitarra acustica in giro per il mondo.
Con la mini serie tv Hatfields & McCoys (2012) – guarda caso western – si è portato a casa il Golden Globe come migliore attore. Recentemente lo abbiamo visto come spia prossima alla pensione nell’action movie da 3 days to kill (2014).
Il suo ultimo lavoro da regista è stato ancora un western, Terra di confine – Open Range (2003). “Amo i western”, ha detto, “perché ci fanno chiedere se siamo coraggiosi, come ci comporteremmo di fronte a certe situazioni in cui c’è ingiustizia”.
