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Gregory Peck, 100 anni fa nasceva l’eroe del Buio oltre la siepe – Foto

Gregory Peck, 100 anni fa nasceva l’eroe del Buio oltre la siepe – Foto

Attore fascinoso e versatile, volto dell’America buona, nel nobile avvocato Atticus Finch vedeva il personaggio più affine a lui. Non a caso

Gregory Peck, 100 anni fa nasceva l’eroe del Buio oltre la siepe – Foto
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1945: Ingrid Bergman e Gregory Peck nel thriller psicologico “Io ti salverò”.

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1946: Jennifer Jones abbraccia Gregory Peck nel film “Duello al sole” (1946) di King Vidor.

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1950: Gregory Peck interpreta un ufficiale di cavalleria, al fianco di Barbara Payton, nel film “L’avamposto degli uomini perduti” di Gordon Douglas.

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Gregory Peck

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Gregory Peck si affaccia dal finestrino della sua autor per parlare a un gruppo di giovani fan, Copenhagen, 24 gennaio 1953.

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Gregory Peck nel film “Il forestiero” (1953) di Ronald Neame.

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Gregory Peck e Audrey Hepburn nel film “Vacanze romane” (1953) di William Wyler

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L’attore americano Gregory Peck durante una pausa delle riprese del film “Pianura rossa” di Robert Parrish, 1954.

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L’attore americano Gregory Peck circondato dalla sua famiglia, anni ’50, Los Angeles.

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1955 circa: l’attore americano Gregory Peck.

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Gregory Peck nei panni del Capitano Achab durante le riprese del film “Moby Dick” (1956) di John Huston, nella location di Youghal, County Cork, Irlanda.

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L’attore americano Gregory Peck e la sua seconda e ultima moglie – di origine francese ed ex giornalista – Veronique Peck, 8 dicembre 1959, Parigi.

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Gli attori Gregory Peck (al centro) e Omar Sharif (a destra) parlano al regista Fred Zinnemann mentre provano una scena per il film “…e venne il giorno della vendetta”, Lourdes, 15 luglio 1963.

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1° giugno 1965: Sophia Loren e Gregory Peck durante la produzione del film “Arabesque” a Gatwick.

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1966: Gregory Peck a Londra per filmare il thriller “Arabesque” di Stanley Donen.

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Maggio 1972: l’attore e drammaturgo britannico Peter Ustinov, con l’attore Gregory Peck al Festival di Cannes.

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14t maggio 1974, Gregory Peck.

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Gregory Peck legge una lettera da parte dell’attrice Elizabeth Taylor, che ha ricevuto un premio alla carriera agli Screen Actor Guild Awards, 8 marzo 1998, Los Angeles. A sinistra è l’attrice Lauren Bacall.

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Shirley MacLaine e Gregory Peck all’American Friends of The Hebrew University’s 2000 Scopus Award Gala in onore di Jack Valenti al Beverly Hilton Hotel, Los Angeles, 12 marzo 2000.

Cento anni fa nasceva Gregory Peck, attore americano fascinoso protagonista di vari capolavori del cinema. 

Nato a La Jolla il 5 aprile 1916 da un farmacista irlandese e da un’insegnante di famiglia scozzese, morto all’età di 87 anni il 12 giugno 2003, Eldred Gregory Peck è stato il primo californiano purosangue a vincere un Oscar. Ha saputo passare con naturalezza di genere in genere. È stato il medico tormentato e affetto da amnesie e fobie nel complesso thriller psicologico Ti salverò di Alfred Hitchcock, formando una magnifica coppia con Ingrid Bergman. Per il maestro del brivido ha recitato anche nel legal-thriller Il caso Paradine (1947) accanto ad Alida Valli. 

Duello al sole (1946) di King Vidor gli ha aperto le porte del western. È stato il soldato eroico di Cielo di fuoco (1949) di Henry King, rendendo popolare il suo sentito antimilitarismo. Tutto il suo charme giocoso si è esaltato nella commedia romantica cult Vacanze romane (1953) di William Wyler, accanto ad Audrey Hepburn, nei panni di un giornalista alle prese con una principessa in fuga. È stato il capitano Achab nel film Moby Dick (1956) di John Huston. 

I ruoli in cui più si identifica? “Sono tanti. Nell’ordine, Atticus Finch, Atticus Finch, Atticus Finch e ancora Atticus Finch”.

Quando gli chiedevano quali fossero i ruoli nei quali più si identificava, lui però rispondeva: “Sono tanti. Nell’ordine, Atticus Finch, Atticus Finch, Atticus Finch e ancora Atticus Finch”. Non a caso Il buio oltre la siepe (1962) di Robert Mulligan, adattamento del romanzo omonimo di Harper Lee, gli fece vincere il suo primo e unico Oscar come miglior attore protagonista. Nei panni dell’eroico e magnifico avvocato anti-razzista Atticus Finch incarna gli ideali più nobili di padre e uomo libero.
Il film contibuirà ad alimentare la sua fama di democratico, nata già col personaggio del giornalista che si finge ebreo in Barriera invisibile (1947) di Elia Kazan.

Il suo sguardo dritto e sincero, le sopracciglia aggrottate sul sorriso timido, le solide convinzioni politiche (progressiste), il cattolicesimo non ostentato, l’allergia ai pettegolezzi e alle avventure sentimentali ne fecero ben presto il campione dell’America buona e a questo cliché l’attore si conformò volentieri, cercando sullo schermo il riflesso di se stesso e dei suoi principi.  

In anni più recenti ha civettato con Sophia Loren in Arabesque (1969) di Stanley Donen e ha duettato con un mito come Laurence Olivier ne I ragazzi venuti dal Brasile (1978) di Franklin J. Schaffner.

De Il buio oltre la siepe, film che gli portò l’Academy Award dopo cinque nomination, Gregory Peck ha detto: “Rimane il mio film preferito perché vi ritrovo le ragioni per cui ho fatto questo mestiere: intrattenere facendo pensare“.  

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