Stefano Callegaro: "Vincere MasterChef è stato come rinascere"
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Stefano Callegaro: "Vincere MasterChef è stato come rinascere"

Intervista al vincitore della quarta edizione del talent culinario

E' diventato papà di un maschietto da 8 giorni Stefano Callegaro l'ex agente immobiliare veneto che ha vinto MasterChef 4 in un trionfo di sapori e colori che hanno convinto i giudici nella certezza di aver fatto la cosa giusta. Mentre Stefano si dedica ai primi giorni da papà e sogna il ristorante che presto aprirà con la compagna Mariella ecco cosa ha raccontato a Panorama.it a proposito della sua esperienza nella cucina di MasterChef

Quanto stanco eri dopo aver cucinato per due ore e mezzo piatti di quel livello?

Ero stremato. Credo che mi abbia tenuto in piedi solo l'adrenalina e la situazione. Le energie erano terminate molto prima della fine della gara.

Come hai fatto a progettare quel menù così ricco ed articolato?

Sono partito dal concetto del titolo. Ci era stato chiesto di cucinare un menù che ci rappresentasse. Ho pensato che sarebbe stato bello preparare una sequenza di piatti che fotografassero la mia evoluzione all'interno del percorso di MasterChef. Ho attinto alla mia terra e alle mie origini e per essere comunque un menù complesso è venuto fuori quasi di getto. 

Vincere MasterChef è stato come….

Così a caldo mi verrebbe da dire rinascere. Ma riflettendoci adesso dico che è stato comprendere consapevolmente di aver potuto cambiare la mia vita.

Dopo la vittoria cosa è successo?

Io avevo già fatto la scelta di abbandonare la mia attività. Sono sottostato a delle regole che mi hanno chiesto di restare inerte fino ad oggi, mi sono preparato e ho letto la mia materia. Negli ultimi due mesi ho fatto esperienza partendo da zero. Ho lavato piatti e pelato patate e adesso posso fare la mia cucina. Aprirò il mio ristorante, ma non nel breve. E' nato mio figlio 8 giorni fa e visto che il mio progetto di ristorante dovrà accadere a 4 mani con la mia compagna, adesso lo devo rimandare perchè lei deve fare la mamma. Succederà entro un anno, ma adesso non ho fretta. 

Il tuo percorso è stato un esempio di tenacia, lealtà e maturità. Le tue parole erano come lame e andavano sempre a mettere a fuoco la situazione del momento, come è stato rivedersi da casa?

Molto emozionante e di grande soddisfazione. E in effetti sono molto felice del fatto che sia emerso questo aspetto di me, lo Stefano più vero ed autentico, quello che ho riscoperto dentro MasterChef.

Ti aspettavi tutto questo affetto dalla Rete?

No non mi aspettavo queso affetto. Io ho finalmente voluto essere me stesso ed è stato bello vedere che la mia spontaneità veniva apprezzata anche dagli sconosciuti e non dalla stretta cerchia di persone che mi hanno sempre circondato. 

Come ti sei sentito quando la finale di MasterChef è stata spoilerata?

Ho provato profonda amarezza per la mancanza di rispetto che ha provocato questo gesto. Mi è sembrato un gesto simile a quello che potrebbe fare un papà che dice a suo figlio che nel regalo c'è un camion. Il bambino lo avrebbe scoperto da solo da lì a due minuti, ma dirglielo prima gli rovina solo la sorpresa in maniera gratuita. 

Avresti voluto disputare la finale contro qualcun altro?

Con Simone. Perché è il compagno con il quale mi sarebbe piaciuto darmi battaglia. C'è sintonia e complicità, ma è stato comunque un onore gareggiare con Nicolò che è un genio creativo.

Lo prenderesti a lavorare nel tuo ristorante?

Certo che sì, e lo pagherei a peso d'oro. 

Quali sono i consigli che ti sono rimasti più nel cuore e che ti porterai dietro per sempre?

Due su tutti. In tempi non sospetti Bastianich, dopo aver provato un piatto, mi disse di essere me stesso e di non fare più piatti bugiardi e poi, vicino alla finale, Cracco che mi disse: "La chiave di tutto sta nel dettaglio e sii curioso che la curiosità ti porterà a fare piatti eccezionali"

Cosa ti mancherà di più di MasterChef?

Tutto il contesto. Abbiamo vissuto momenti intensi e soprattutto a MasterChef ho fatto per due mesi e mezzo quello che vorrei fare per tutta la vita. 

Cosa ne pensi dell'ingresso di chef Cannavacciuolo nella giuria?

Un grande colpo. Con questo ingresso, se mai fosse mancato qualcosa, gli autori hanno chiuso il cerchio. Ha la stessa competenza degli altri, ha la sua sfumatura caratteriale ed è un uomo pulito e vero. E' uno che non scherza col cibo, ha una sorta di riverenza verso la cucina. Sarà un giudice imparziale e severo.

Se potessi dire a chi adesso sta andando ai casting cosa serve per vincere MasterChef cosa diresti?

Direi loro portare con loro qualche grammo di cuore e di metterci la passione che tutti possono essere MasterChef...

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Barbara Massaro