Sanremo 2015: il meglio e il peggio della seconda serata
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Sanremo 2015: il meglio e il peggio della seconda serata

Carrellata di ospiti ieri, da Bastianich a Nibali, da Pino Donaggio ad Argentero

La maratona festivaliera prosegue senza intoppi (e senza guizzi). Dopo il successo della prima, c’è attesa per il verdetto dell’Auditel (tocca aspettare fino alle 10 di questa mattina) per capire se la corazzata sanremese ha retto all’urto de il Segretoe al calo fisiologico della seconda serata. Carlo Conti c’è - sempre in assetto da rodato mattatore - il ritmo anche, ma manca un po’ di mordente nonostante la parata di ospiti che infarciscono la scaletta fino all’ultimo minuto utile. Tanti, troppi, qualcuno evitabile: spicca per fascino la bella Charlize Theron, relegata invece dopo la mezzanotte Conchita Wurst. Ecco il meglio e il peggio della seconda serata.

La gara dei giovani

Sarà pure un Festival baudiano, ma almeno Conti non fa esibire le Nuove proposte a notte fonda e le piazza nell'anteprima. L’idea è carina e la sfida diretta rende tutto molto agile. Si fa notare l’irriverente band dei Kutso – sì, si pronuncia all’americana, ma il conduttore glissa - con uno dei componenti ricoperto di fiori finti: forse non lo sa, ma cita una Laetitia Casta dei tempi d’oro in passerella da Yves Saint Laurent.

L’infornata di ospiti

Sarà che, causa richieste pubblicitarie, bisogna tirarla per le lunghe, ma tra ospiti e super ospiti il palco dell’Ariston pare un porto di mare. Si comincia da Joe Bastinich, da MasterChef con furore. Lui si presta al gioco intonando maldestramente Quando quando quando, poi si congeda invitandolo a mangiare da lui: “Ti aspetto nel ristorante, porta i soldi”. Poi arriva il vincitore dell’ultimo Tour de France Vincenzo Nibali, con bicicletta al seguito che scorda sul palco, e ancora Claudio Amendola e Luca Argentero (che minaccia un finto suicidio da una balconata) in promozione per il loro ultimo film. A ridosso della conclusione, spunta pure Javier Zanetti, in veste di ambasciatore di Expo 2015. Troppa carne al fuoco, il rischio è di non distinguere più i sapori.

Antonacci super star

Dopo Tiziano Ferro, è Biagio Antonacci il secondo super ospite italiano. Il pubblico femminile sentitamente ringrazia, nonostante il pantalone corto sulle caviglie che fa subito tronista. Prima canta un medley di suoi successi, poi ricorda commosso (ma senza un bricio di retorica, chapeau!) l’amico Pino Daniele

Charlize, l’angelo biondo

È senza dubbio Charlize Theron la regina della serata. Un’apparizione divina, glamour e sensualità, fascino e sorriso. L’intervista è una toccata e fuga (non dura più di dieci minuti), sta al gioco del conduttore e si racconta attraverso cinque canzoni del suo cuore. Si comincia con gli U2 e si arriva a Eros Ramazzotti, con Un’altra te. “Questa canzone è speciale: avevo 17 ero a Milano ed era appena uscito questo disco e tutti lo cantavano, mi ricorda di quel momento della mia vita”, racconta. Poi parla del lavoro, della maternità, del suo impegno in Sudafrica e ricorda Nelson Mandela, mentre glissa col sorriso quando Conti gli chiede dov’è il fidanzato Sean Penn

Emma, Arisa e Rocío

Capitolo vallette. Emma toglie il freno a mano e appare più rilassata rispetto alla première. Fa battute sull’attrice americana, “È teron come me”, fa gli auguri per il compleanno a Gianluca Ginoble de Il Volo – un’esibizione trionfale la loro, un’ipoteca sulla vittoria - poi s’avvicina a I soliti idioti e Conti la redarguisce bonariamente ricordandole il regolamento. Divertente lo stile stralunato e surreale di Arisa, che però sparisce a lungo dal palco e su Twitter ci si chiede che fine abbia fatto (a proposito, da Sanremo arriva a notizia che avrebbe licenziato la sua addetta stampa: bizza da diva?). Capitolo Rocío Muñoz Morales: ma perché gli autori infieriscono facendole pronunciare battute incomprensibili? Molto meglio a ruota libera, come in conferenza stampa. La spagnola balla pure, con Fabrizio Mainini, rendendo omaggio a Mango sulle note di Lei verrà

Pintus non fa il botto

“Houston, abbiamo un problema”. Dopo lo scivolone di Siani, nemmeno Angelo Pintus scalda l’Ariston: chiamarlo era già sembrato un azzardo e lo sdoganamento non è riuscito. Sarà anche in grado di riempire il Forum d’Assago, ma non sfonda tra il pubblico regimental dell’Ariston: piace molto ai giovanissimi, fatica invece a strappare una risata ai più grandi e il riferimento finale ai fatti parigini e Charlie Hebdo è a tratti incomprensibile. Tocca sperare, questa sera, in Luca e Paolo

Arriva Conchita Wurst

La drag queen austriaca era una delle ospiti più attese di questa edizione ma, al netto delle polemiche che ha sollevato alla vigilia, l’ospitata relegata dopo la mezzanotte è apparsa piuttosto incolore. “La barba ha avuto un’enorme importanza per me, non so se per gli altri è stato così”: e dopo questa viene voglia di spegnere la tivù. Poi, a fine intervista, Emma le consegna un mazzo di fiori ma lo scambio di cortesie è gelido: “Lei ha vinto l’Eurosong, io sono arrivata ventunesima ragazzi”. Viva l’ironia della salentina!

Sanremo 2015 - La seconda puntata

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La vincitrice dell'European Song Contest Conchita Wurst si è esibita e poi è stata intervistata da Carlo Conti

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