I tre chef con i grembiuli di MasterChef
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I tre chef con i grembiuli di MasterChef
Televisione

MasterChef mette a dieta chef Cannavacciuolo

E nel giorno del bollito e della cucina Usa escono Michele P. e Gabriele - Le interviste

MasterChef Italia mai come quest'anno sta umanizzando giudici e concorrenti regalando ai telespettatori quella vena d'ironia che nelle edizioni passate mancava. E' successo in maniera molto chiara nella serata di ieri prima con il menù dietetico per far perdere peso a chef Cannavacciuolo e poi con l'Invention Test Usa di Bastianich contro il resto del mondo.

Diet Mistery

La prima delle due puntate andate in onda su SkyUno Hd è iniziata con una sorta di problema di matematica che così recitava: "Dato uno chef di 41 anni per 191 centimetri di peso e 135 chili d'altezza che consuma 7.236 calorie al giorno e che oggi ha già mangiato snack per 611 undici calorie, quante calorie dovrebbe ancora assumere per perdere 3 etti di peso?"

Nonostante l'evidenza del gioco proposto dai giudici gli 8 rimasti in gara si sono spremuti le meningi tra improbabili divisioni e moltiplicazioni impossibili.

Solo dopo alcuni minuti chef Cracco ha spiegato che si trattava di uno scherzo, ma che il compito di oggi era di preparare un gustoso pranzo da 800 calorie per far dimagrire chef Cannavacciulo.

In dispensa erano state collocate speciali bilance conta calorie in grado di aiutare i concorrenti ad avvicinarsi a quota 800.

I piatti di Loredana, Cristina e Michele Pirozzi sono stati i più convincenti e proprio l'aspirante cuoco napoletano ha avuto la meglio sugli altri perchè, grazie alle diete da lui stesso seguite, è riuscito a comporre un piatto in grado di saziare gli occhi e lo stomaco.

Invention Test made in USA

Michele ha potuto godere del vantaggio dell'Invention Test e in dispensa ha trovato un entusiasta Joe Bastianich pronto a svelare - tra lo scetticismo divertito dei tre giudici italiani - le meraviglie della cucina a Stelle e Strisce. Sotto le tre cloches Pirozzi ha trovato Gambo, una zuppa di gamberi e salsiccia della Luisiana; Chili con carne, tipico della cucina Tex-Mex e Crab cakes, tortine di granchio che paiono piacere molto ai commensali americani.

A Michele la possibilità di abbinare piatto a concorrente. Pirozzi ha deciso di cimentarsi con le crab cakes affidando la stessa pietanza anche a Gloria e Margherita; ha voluto poi che Valerio e Loredana preparassero il chili con carne, mentre per Gabriele, Michele Ghedini e Cristina il piatto scelto è stato il Gambo.

Le lodi di Bastianich per la cucina del Paese in cui è nato hanno suscitato la perplessità e l'ilarità di Cracco, Barbieri e Cannavacciuolo "puniti" da Joe che li ha muniti di grembiule invitandoli a cucinare con gli altri aspiranti cuochi.

Allo chef Barbieri è stato affidato il Gambo, a Cracco il Chili e Cannavacciuolo ha preparato le cakes di gambero all'unanimità considerate polpette.

A cavarsela meglio con la cucina Usa tra gli stellati è stato Barbieri mentre Cracco - secondo l'insindacabile giudizio di Bastianich protagonista di monologhi esilaranti durante la preparazione dei piatti (i suoi colleghi erano impegnati a cucinare e a lui non restava che parlare da solo) - è stato povero di sale. Lo scherzo, però, è arrivato da Cannavacciuolo che ha rischiato di far saltare un dente a Bastianich avendo di proposito pulito male il granchio delle tortine rimasto con tracce di corazza.

Tornando alla gara a vincerla è stato Michele Ghedini premiato dalla sorte di dover cucinare il gambo proprio alle spalle di chef Barbieri che preparava lo stesso piatto.

Tra i peggiori sono, invece, finiti Michele Pirozzi che non ha approfittato del vantaggio della Mistery, Gloria e Gabriele. Grembiule nero per Michele Pirozzi mentre a lasciare la gara è stato Gabriele premiato con un'autentica fascia tergi sudore di MasterChef da portare a casa come ricordo insieme agli auguri di realizzare il sogno di unire la sua professione, architetto, con la passione per la cucina.

Intervista a Gabriele

Come è stato ricevere la fascia di MasterChef?

Mi sono sentito molto gratificato. Credo sia la prima volta nella storia di MasterChef che i giudici regalano qualcosa a un concorrente quando lascia la cucina. Grazie all'esperienza di MasterChef ho messo a fuoco le mie priorità e adesso sono felice.

Che ne è stato del progetto di aprire il ristorante Santo Palato 2.0?

Un progetto e un'idea di cucina del futuro che sto cercando di portare avanti e che parte dalla suggestione futurista del 1931 quando venne aperto a Torino il primo e unico ristorante futurista mai concepito che si chiamava appunto Santo Palato. Per il momento lo sto pensando e strutturando, poi non so se fisicamente ci sarò io in cucina.

Durante il percorso a MasterChef tante volte la salvezza è parsa un miracolo, come nell'ultimo Pressure Test. Come si è sentito in quei momenti?

Dal Pressure con Giulia ne sono uscito solo perchè ha sbagliato lei. Ero stanco e affaticato e onestamente speravo di salvarmi prima, ma ho voluto lasciare il piatto di carne alla fine proprio perchè è il mio cavallo di battaglia e ce l'ho fatta. Mi è però spiaciuto tantissimo che uscisse Giulia, perchè lei è molto più abile di me e meritava di continuare.

Alla corte del bollito

Per l'esterna i sei concorrenti rimasti in gara sono stati portati nel cuore del Piemonte, per la precisione al Castello di Guarame, in provincia di Cuneo, sede della Confraternita del gran bollito misto alla piemontese, una sorta di loggia che protegge e tutela i sacri codici alla base della preparazione dell'autentico bollito.

Una bella lezione di storia di cucina che insegna come il bollito sia composto da sette tagli di carne più sette di frattaglie varie cui vanno aggiunti sette tipi di verdura di cui tre ripassati al burro e quattro bolliti. A condire il tutto sette tra salse e bagnetti tra cui il verde, il rosso, la mostarda e la senape.

Una prova tutt'altro che semplice che richiedeva precisione, conoscenza dei tagli di carne, capacità di rispettare regole antiche e tutelate da togati pensionati che hanno fatto del bollito la propria ragione di vita.

Michele Ghedini, vincitore dell'Invention Test, ha potuto approfittare delle tre regole base per la preparazione del piatto rivelate dal Gran Priore del bollito in persona.

Si scopre così che la carne va inserita tutta insieme in acqua bollente, che, invece, per il brodo si parte da freddo e che la lonza va prima scottata al forno.

Peccato che Michele e la sua brigata (composta da Valerio e Loredana) hanno sbagliato la scelta della lonza e nel brodo, oltre alla carne, hanno messo anche le frattaglie. Confusione anche per i rossi giudati da Gloria con Margherita e Cristina che hanno confuso i tagli di carne, tagliato male le verdure e servito un bollito poco convincente per i guru piemontesi. I meno peggio sono stati i blu che hanno così guadagnato la salvezza lasciando i rossi al Pressure Test

Pressure Test revival

Sotto le cloches del Pressure Cristina, Margherita e Gloria si sono ritrovate faccia a faccia con il bollito che speravano di essersi lasciate alle spalle e prima hanno dovuto prapararne un po' in versione "tonnata" e dopo - quando Gloria ha conquistato la salvezza - inventare un'insalatina creativa. Prova vinta da Cristina che ha lasciato Margherita al duello contro Michele Pirozzi.

Il Duello

Sulla carta Michele sarebbe dovuto partire avvantaggiato visto che il tema era la preparazione dei panzerotti fritti di pasta lievitata con quattro ripieni al gusto degli chef, ma alla fine proprio il cavallo di battaglia dell'aspirante chef campano lo ha condotto al baratro e ha decretato la sua uscita dalla cucina di MasterChef. Ormai il gioco si fa duro, sono rimasti in sei e il tutti contro tutti è nell'aria.

Intervista a Michele

Un napoletano che esce preparando i panzerotti, com'è possibile?

Da quando è finito MasterChef non ho ancora avuto il coraggio di presentarmi a Napoli, credo che sarò preso in giro da tutti i pizzaroli della città.

Un percorso pieno di alti e bassi il suo anche se nelle ultime puntate pareva avesse preso il ritmo giusto, come mai un inizio così in sordina?

Sono entrato come Michele il semplice e ho avuto la fortuna d'incontrare compagni fantastici che mi hanno molto stimolato. Ho cercato ogni momento di rappresentare me stesso anche se il mio è stato un percorso ad alti e bassi. Ho capito purtroppo tardi che avevo il potenziale per farcela, ma quando ho aperto gli occhi non ho avuto abbastanza tempo per darci dentro anche se, al punto della gara dove sono arrivato, speravo di proseguire ancora.

Ormai la gara è entrata nelle sue fasi conclusive. Qual è l'atteggiamento giusto per continuare e quale l'errore da evitare di sicuro.

A questo punto l'unica cosa che bisogna fare è pensare al podio. Si combatte per vincere, non più per stare a galla. Invece bisogna per forza evitare di farsi prendere dall'ansia perchè ansia e agitazione sono i peggiori nemici a MasterChef.

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