MasterChef 3: i finalisti sono Almo, Enrica e Federico
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MasterChef 3: i finalisti sono Almo, Enrica e Federico

Ad un passo dal podio Salvatore ha detto addio alla gara. L'intervista

Un napoletano eliminato da MasterChef per colpa di un piatto a base di salsiccia non si era mai sentito, eppure è successo nella serata di giovedì quando il capitano di lungo corso Salvatore ha dovuto abbandonare la nave ad un passo dal porto. "Sono sereno, però - dice oggi - il mio piatto evidentemente era peggiore di quello di Federico. Ho una fiducia cieca nel giudici e se hanno preso quella decisione era la migliore".

Ora a combattere per il titolo di terzo MasterChef Italia sono rimasti in tre: Almo, il carabiniere pugliese tutto d'un pezzo, ma dal cuore grande, Federico, il medico "saputello" che vuole stupire e stupirsi in cucina ed Enrica, l'unica donna "sopravvissuta" alla carneficina dei grembiuli rosa operata nel corso delle settimane da Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich.

MISTERY JUNIOR - Ospiti della prima parte della trasmissione sono stati Alessandro Borghese e Lidia Bastianich i due giudici che, insieme al veterano Bruno Barbieri guideranno i giovani aspiranti chef nella prima edizione italiana di Junior MasterChef in onda su SkyUno a partire dal 13 marzo. Sotto alla MisteryBox Almo, Federico, Salvatore e Enrica hanno trovato gli stessi ingredienti con i quali si dovranno confrontare i piccoli in cucina, ovvero gallinella e gallina da abbinare a finocchi, barbabietole, pomodori pachino, giardiniera, mostarda, uova e farina. Nonostante il guazzetto di finti gnocchi di barbabietola e gallinella sembrasse pronto ad assicurare il primo posto a Federico ha avuto la meglio Enrica che si è cimentata in ravioli di gallinella con bietola e mostarda. "Il piatto della vita", come le dirà chef Cracco. All'unica donna rimasta in gara il privilegio del vantaggio nell'Invention Test.

INVENTION IN CROSTA - In dispensa Enrica ha trovato una grande quantità di pasta di pane integrale lievitata. Con quella gli aspiranti MasterChef avrebbero dovuto preparare un filetto di maiale in crosta di pane con crema bernese e patate alla lionese. Un piatto complesso e soprattutto dalla lunga preparazione. Ad Enrica sono stati concessi 45 minuti per presentarlo, e, sempre a lei, è toccato il compito di assegnare agli altri tre concorrenti in gara rispettivamente 40, 35 e 30 minuti di tempo per arrivare al medesimo risultato. Enrica ha scelto di mettere in difficoltà "il più forte", cioè Federico, suo "nemico" giurato in numerose esterne "Uno raccoglie quello che semina" , chioserà Enrica a spiegazione della sua scelta. Al medico il difficile compito di arrivare a cottura del piatto in soli 30 minuti contro i 35 di Almo e i 40 di Salvatore. La strategia di Enrica è risultata essere quella vincente visto che il dottore ha portato a giudizio un filetto e una pasta crudi e molli con l'aggravante di avere aggiunto dei funghi a peggiorare le cose "Ero convinto che l'avresti fatta nera" dirà Cracco a Federico. Il migliore, ancora una volta nell'Invention Test, è stato Salvatore. Mentre Federico è andato dritto al duello per gli altri tre è arrivata l'ultima prova in esterna della terza edizione di MasterChef.

LANGHE STELLATE - Almo, Enrica e Salvatore hanno avuto il privilegio di cucinare nella cucina tre stelle Michelin del ristorante Piazza Duomo di Alba ospiti dello chef stellato , colui che ha trasformato il concetto di chilometro zero in arte culinaria. Impresa ardua per i tre semifinalisti essere all'altezza di una cordata di questo livello, ma va dato loro merito che ci hanno messo tutto l'impegno possibile. Almo ha cucinato del merluzzo sotto vuoto al verde, a Salvatore è toccato l'agnello sambucano alla camomilla, mentre Enrica ha cucinato il dolce: un'insalata di frutta e verdura cotta e cruda. Il migliore è stato, secondo l'insindacabile giudizio di chef Crippa, Almo che si è guadagnato, a buon diritto, il posto sul podio di MasterChef.

AVANZI DA GOURMET - Enrica e Salvatore, al Pressure Test, si sono confrontati con la difficile arte dei riciclo. In un sacco di carta erano contenuti "avanzi" di ogni tipo: fegatelli, scorsa di porro, buccia di patate, ritagli di rombo, resti di broccolo e così via. "Con questi ingredienti si possono fare almeno dieci piatti" dirà chef Barbieri prima di farsi stuzzicare dalla voglia di cucinare mettendo in piedi una zuppa di bucce di patate e porri con tortino di avanzi di rombo e fegatelli croccanti da gourmet. Gli altri se la sono cavata con cose più semplici: fegatino con crema di broccoletto per Salvatore e zuppetta profumata all'arancia per Enrica. La vittoria di Enrica ha mandato al duello con Federico  Salvatore.

A COLPI DI LUGANEGA - Il duello tra Salvatore e Federico ha avuto come ingrediente principe un classico della cucina italiana: la salsiccia. Per rendere la preparazione più interessante, però, Federico e Salvatore hanno dovuto "pescare" alla cieca alcuni altri ingredienti. A Federico sono capitati mango, sedano rapa e pere, mentre a Salvatore broccolo carciofo e peperone. Nonostante un napoletano come lui avrebbe dovuto vincere a mani basse, ad aver la meglio è stato Federico, forse più per i piatti già cucinati che per quello a base di salsiccia presentato al duello. "Non credo - dice oggi Salvatore a Panorama.it - di aver cucinato meglio di Federico. Io non ho mai pensato di diventare MasterChef, forse era solo arrivato il mio turno per andare a casa".

Nonostante Salvatore sia sempre sembrato umile e modesto rispetto alle sue doti culinarie piatto dopo piatto è arrivato al quarto posto e ha lasciato la cucina tra le lacrime dei compagni di avventura. "Sono tutti amici - ha detto - Io ho davvero legato con tutti anche se ci sono state le frecciatine nei confessionali, come quando Eleonora ha detto che sono senza palle. Poi la sorte vuole che proprio lei sia uscita grazie a me". Da bravo napoletano Salvatore è molto scaramantico e, dice: "I numeri mi hanno sempre portato fortuna". Ora che l'avventura di MasterChef è terminata lui è già tornato al suo lavoro di capitano di lungo corso delle navi: "Io amo troppo il mare, non lo avrei mai abbandonato per mettermi in una cucina. Vorrei usare la notorietà che mi hanno dato MasterChef e la televisione per fare del bene alla gente, delle serate di beneficenza o qualcosa di simile". 

Salvatore non ha mai creduto in una possibile vittoria perchè, spiega: "La mia è una cucina tradizionale, ho la pecca di non saper fare piatti creativi. A me piacciono pasta e fagioli, tutte quelle rivisitazioni sperimentali non mi convincono anche se le rispetto. Io ho cinque bocche da sfamare a casa, quando si esce la sera si va in trattoria, non nel ristorante stellato. Io devo anche guardare al conto che mi arriva dopo sul tavolo".

Eppure, lui in un ristorante stellato, ci è andato. Come vincitore dell'ultimo Invention Test ha avuto la possibilità di cenare al Piazza Duomo di Alba insieme a Joe Bastianich e, a tavola, racconta: "Abbiamo parlato di tutto tranne che di cucina. Joe è simpaticissimo e abbiamo riso un sacco. Abbiamo paralto per tutto il tempo di navigazione e di mare e abbiamo mangiato dei piatti complicatissimi che non saprei mai rifare".

Per i tre finalisti Salvatore ha un solo consiglio: "Non farsi prendere dall'ansia. Enrica deve fare quello che sa far meglio cioè cucinare, Almo deve unicamente stare calmo e Federico, anche se è uno stratega ,è un brav'uomo. Lui è uno che studia e si applica, non fa nulla al caso, al contrario di me."

Sì, ma Salvatore alla finale chi tiferà? "Non lo dirò mai. Sono tutti miei amici, ma il mio preferito ce l'ho e per lui farò un tifo spietato".

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Barbara Pepi