Le grandi biografie di Rai1
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Le grandi biografie di Rai1

La vita di Caruso, il caso Tortora, il prefetto di ferro Cesare Mori, Domenico Modugno, Santa Barbara: sono alcuni dei biopic che vedremo sulla prima rete di viale Mazzini

La storia dei maggiori personaggi del recente passato, ma anche l'avventura umana delle figure storiche e religiose dell'antichità. Una lunga serie di biopic sta per arrivare sugli schermi di Rai1. Del resto è questo il trend che caratterizzarà il look della tv dell'autunno. Il servizio pubblico, fanno sapere i responsabili di Raifiction, vuole contribuire alla crescita culturale del Paese, facendo conoscere anche alle generazioni più giovani, i grandi casi che hanno interessato la cronaca come il caso Tortora o i grandi personaggi dello spettacolo rimasti nell'immaginario della gente come  Domenico Modugno. Senza dimenticare anche le biografie di santi. Ma vediamoli nel dettaglio i biopic prossimi, analizzandone i motivi per i quali sono arrivati ad essere prodotti per la grande platea televisiva generalista.

Di carattere religioso è la miniserie ispirata alla vita di Santa Barbara ed interpretata da Vanessa Hessler, per la prima volta nel ruolo di una santa. Naturalmente è una fiction in costume, ambientata nel tardo 200 dopo Cristo, all'epoca delle persecuzioni dell'impero romano contro i cristiani. Viene raccontata fedelmente la vita, drammatica e romantica, di Barbara, di buona famiglia che, all'insaputa del padre, fervente pagano, rinunciò agli dei per abbracciare gli ideali cristiani. Scoperta, fu condannata ad essere bruciata viva. Si racconta che, mentre moriva, il cielo si oscurò e un fulmine colpì il suo torturatore. La Hessler, recente protagonista di Cenerentola, sempre su Rai1, sembra perfetta per la martire Barbara, bionda e delicata come l'iconografia rimanda la santa. E' sicuramente una fiction che farà grandissimi ascolti. Basti ricordare che la vita di Maria Goretti con la regia di Giulio Base, anni fa, commosse circa dieci milioni di spettatori.

Di tutt'altro genere è Il grande Caruso, la miniserie che racconta l'appassionante esistenza del grande mito della storia musicale. A dargli il volto è il tenore Gianluca Terranova, per la prima volta su un set cinematografico. Nel cast ci sono Vanessa Incontrada e Martina Stella. La fiction nasce da un'idea di Claudia Mori che la realizza con la sua casa di produzione Ciao Ragazzi. Alla Mori, fan di Caruso, è sempre piaciuto il percorso artistico, del protagonista che, tra l'altro ha inciso il primo disco della storia musicale. Ma è stata anche colpita dalla sua vita privata molto sofferta e particolare. All'amore contrastato per la soprano Ada Giacchetti, si unisce poi il rapporto ambiguo e mai risolto con la sorella di lei. Insomma una vita quasi da romanzo per la prima star a livello mondiale della storia musicale che certamente catturerà la simpatia del pubblico. Destinato a buoni, ma non eccelsi ascolti. .

Si riferiscono al nostro recente passato le due puntate della miniserie dal titolo Dove eravamo rimasti? Il caso Tortora. Nel ruolo del grande conduttore c'è Ricky Tognazzi che firma la regia della fiction. Nel cast ci sono anche Bianca Guaccero, Tony Sperandeo, Mariano Rigillo, Enzo De Caro, Carlotta Natoli. Il titolo riprende le parole con cui Enzo Tortora tornò in video dopo che era stato prosciolto dalle accuse. La vicenda inizia il 7 giugno del 1983, quando Tortora all'apice della carriera televisiva, viene platealmente arrestato, sotto le telecamere e portato nel carcere di Regina Coeli con l'accusa di essere affiliato alla Nuova Camorra Organizzata. Sarà l'affetto delle figlie, della sorella e della compagna, oltre la comprensione dei compagni di cella, a dargli la forza per lottare contro l'ingiustizia subita. Accanto alla vicenda giudiziaria, si dipana  la storia intima dell'uomo e la carriera di un professionista onesto. La fiction fa prevedere grandissimi ascolti perchè Tortora è rimasto nell'animo della gente.  

Ed eccoci a Cesare Mori: il prefetto di ferro. Sarà Vincent Pères a vestire i panni di uno dei primi uomini a combattere la mafia negli anni '20. Nel cast, anche Gabriella Pession. Il prefetto Mori fu un personaggio estremamente popolare che riuscì persino ottenere l'appoggio della popolazione impegnandola concretamente nella lotta alla mafia. I suoi metodi, ancora oggi validi, mirarono a creare un ambiente culturale ostile ai mafiosi combattendo l'omertà e educando i giovani alla legalità. Accanto alla vita professionale, scorre quella privata, segnata dal suo intenso e sfortunato rapporto con la moglie malata e dagli anni dell'infanzia trascorsi in un orfanatrofio. Bella la sceneggiatura: il personaggio potrebbe ripetere l'exploit d'audience delle recenti fiction su Falcone e Borsellino. Il fine è di divulgare valori positivi.

Dulcis in fundo, il biopic su Domenico Modugno. Sarà Beppe Fiorello ad interpretare il grande cantante. La scelta non è casuale, perchè il giovane Fiorello è un fan sfegatato di Modugno, ne conosce a memoria quasi tutto il repertorio fin da quando era bambino. Accanto a lui nel ruolo di Franca Gandolfi, moglie del cantante, c'è Kasia Smutniak. La sceneggiatura è firmata da due mostri sacri del settore: Stefani Rulli e Sandro Petraglia, la regia è di Riccardo Milani. Le riprese si stanno svolgendo in Puglia, negli stessi luoghi cari a Modugno, tra Polignano a mare, Bitonto e Brindisi. Questa miniserie sarà molto nazional-popolare e dimostrerà l'amore che il pubblico porta per il signor Volare. Ed è stata fortemente voluta da Raifiction per ricordare uno degli esponenti di punta della musica italiana, figura complessa che ha faticato a farsi strada. La storia inizia con la fuga del giovane Domenico dal paesino d'origine e arriva fino a quando il successo non gli splanca le porte. Di sicuro il prodotto  conquisterà grandi ascolti.

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Marida Caterini.