Girls: 5 motivi per cui non potete perdervela
Televisione

Girls: 5 motivi per cui non potete perdervela

La giovane Lena Dunham è la mente dietro a questa serie tv, la più interessante della televisione. La conoscete?

In Italia MTV , dopo aver mandato in onda l'anno scorso la prima stagione, sta mandando in questi giorni gli ultimi episodi. Negli Stati Uniti da poco, per l'esattezza il 17 marzo, è andato in onda il season finale della seconda stagione di Girls. Se non sapete di cosa stiamo parlando e avete un'età compresa tra i diciotto e i quaranta, potete cominciare a preoccuparvi. Parliamo di uno dei prodotti più interessanti e attuali della televisione tutta. Dopo essere stata ingiustamente ignorata agli ultimi Emmy, Girls s'è ampiamente rifatta ai ben più prestigiosi Golden Globe , dove s'è portata a casa due premi molto importanti: Miglior Serie Comica e Miglior Attrice per la protagonista Lena Dunham.

Ovviamente voi che ancora non conoscete questa serie avete l'obbligo di recuperare e mettervi in pari al più presto. E se ancora non siete convinti, eccovi cinque facili ragioni. L'appuntamento è per ogni mercoledì alle 23,10 su MTV, canale del digitale terrestre numero 8.

LENA DUNHAM

La vincitrice del Golden Globe come Miglior Attrice è stata lei, Lena Dunham . Che non è sola la protagonista della serie, ma è colei che l'ha ideata, l'ha scritta, l'ha in larga parte prodotta e diretta. Come dire: ha fatto tutto lei. E la cosa più divertente, per noi italiani che in televisione ci stupiamo dell'audacia di prodotti come Tutti Pazzi Per Amore, è che Lena Dunham ha oggi, alla fine della seconda stagione, ben 26 anni. Ovvero, è giovane. Se ci fosse ancora, lei potrebbe fare l'Interrail, per quanto è giovane. Lena è completa: oltre ad essere brava come attrice e incredibilmente dotata sia dal punto di vista registico sia da quello della scrittura. E poi non ha nessun tipo di inibizione di fronte alla macchina da presa: pur non avendo un fisico da modella, non ha alcun imbarazzo a farsi vedere nuda o anche nelle più imbarazzanti situazioni.

JUDD APATOW

Al fianco di Lena, dal punto di vista produttivo, c'è però un nome molto forte: quello di Judd Apatow . Parliamo dell'uomo che ha rivoluzionato la comedy statunitense. Parliamo del regista di film come 40 Anni Vergine, Molto Incinta o Funny People. Lo stesso che ha prodotto una serie spartiacque come Freaks and Geeks (mai, ed è uno scandalo, andata in onda in Italia) e più della metà delle commedie che vale la pena vedere degli ultimi (ormai) venti, venticinque anni e che ha lanciato attori del calibro di James Franco , Seth Rogen , Steve Carrell , Jason Segel e molti altri. A lui poi dobbiamo uno dei più rilevanti concetti attorno al quale ruotano le trame di quasi tutte le commedie: la Bromance . Prima di approfondire questo concetto, vediamo un piccolo montaggio dei suoi migliori film.

BROMANCE

Si tratta di un neologismo, una crasi tra le parole "Bro", gergale per "brother" ovvero fratello, e "romance", relazione amorosa. I protagonisti dei film prodotti o diretti da Apatow sono solitamente maschi sui trent'anni, affetti da una leggera sindrome di Peter Pan, che instaurano tra di loro un rapporto d'amicizia che sfocia quasi in amore. Attenzione, non c'è nulla di (omo)sessuale: parliamo il più delle volte di uomini sposati o fidanzati, ma che trovano nell'amicizia una delle loro ragioni di vita. La Bromance era solo al maschile, ma Apatow ha cambiato le (sue) carte in tavola producendo nel 2011 Bridesmaid - Le Amiche della Sposa, film che ha spostato l'attenzione sull'amicizia in rosa. Il passo successivo è stata la produzione di Girls. Per spiegare al meglio il concetto di Bromance andiamo a vedere un piccolo estratto da Superbad, uno dei film più belli prodotti proprio da Apatow.

ATTUALE

Girls è stato più volte paragonato a Sex And The City. Perché? Bè, è semplice: siamo a New York e si raccontano le intricate vicende amorose e non di quattro ragazze, giovani, carine e benestanti. Ma, parlando da spettatore maschio medio di 35 anni, Sex And The City è una serie quasi di fantascienza. Forse per fortuna mia non mi sono mai trovato in uno scenario come quello rappresentato da Carrie e compagne. Girls ha invece la capacità di darci un'immagine estremamente veritiera del mondo. Certo, di quel mondo (ripeto: ragazzine benestanti sui 25 anni in quel di New York), ma è comunque qualcosa. Se un giorno, tra una quindicina d'anni, mia figlia mi dovesse chiedere: "Come ci si divertiva ai vostri tempi?" le farei vedere una puntata di Girls. Nel frattempo, proprio l'anno scorso si parlava di una possibile reunion di Sex and The City all'interno di Girls.

ONESTA E CORAGGIOSA

Come abbiamo detto precedentemente Lena Dunham non ha paura di nulla. Non ha paura di farsi vedere nelle situazioni più imbarazzanti possibili e immaginabili e non ha nemmeno paura di risultare antipatica. E non è un elemento da poco: parte del suo coraggio sta nella scelta di non presentare i personaggi in modo unilaterale. Tutti nel cast, a partire da lei, ma proseguendo per le sue amiche Marnie (Allison Williams ), Jessa (Jemina Kirke ), Shoshanna (Zosia Mamet , figlia del grande David Mamet ) e per l'impagabile Adam (Adam Driver ), passano dall'essere simpatici a odiosi. Come succede alle persone normali. Non sono molte le serie che hanno queste particolarità. Ed infatti il risultato è questo.

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Federico Bernocchi

Federico Bernocchi è un giovane di 35 anni. Conduce la trasmissione televisiva Cloud su Coming Soon TV, scrive per Rivista Studio, Wired e Vogue. Sacrifica la sua vita sociale e le sue ore di sonno guardando insistentemente film e serie televisive.

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