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Ansa
Televisione

Quanto è "caro" l'Approdo di Gad Lerner in Rai

Polemiche per i costi del programma che sarebbero fuori mercato: quasi 800mila euro (per 5 puntate). A pagarlo? Le "classi subalterne"

E' uno strano regime quello che comanda (comanderebbe) in Rai, la prima Rai gialloverde. Dove per lo spostamento di Fazio su Rai 2 qualcuno ha tirato in ballo addirittura l'autonomia e la libertà di opinione. Talmente forte ed oscurantista questo regime da dare modo a Gad Lerner (quello delle classi subalterne che hanno votato Lega alle recenti elezioni europee) di ritornare in onda, sulla Tv di Stato (pagata, pensa un po', soprattutto dalle classi subalterne) con un programma tutto suo: L'Approdo.

Un programma che oggi fa discutere non per i contenuti ma per i costi. Perché il preventivo che sarebbe stato messo sul tavolo in Viale Mazzini ha fatto strabuzzare gli occhi a molti. Andiamo nel dettaglio:

- per 5 puntate il totale della spesa sarebbe di poco inferiore agli 800 mila euro

- per una puntata quindi il costo si aggirerebbe attorno a 160 mila euro. Non solo.

Nel preventivo sarebbero infatti scorporati i "costi editoriali" ed i "costi di produzione". Per costi editoriali si intendono i compensi per Lerner e la sua squadra di autori e giornalisti. Per costi di produzione quelli della realizzazione della trasmissione, le trasferte, le troupe, i montaggi.

Nel complesso delle 5 puntate i costi di produzione sarebbero di poco inferiori al mezzo milione di euro. Circa 100 mila a puntata.

Quelli editoriali invece sarebbero poco sotto a 300 mila euro. In pratica circa 60 mila euro a puntata.

Cifre importanti che, soprattutto, non sarebbero in linea con quanto succede per altre trasmissioni come "Porta a Porta" oppure "Povera Patria" che costerebbero la metà: 30 mila euro a puntata. Il Segretario della Commissione Vigilanza Rai, Massimiliano Capitanio (Lega) ha portato la questione in commissione, chiedendo chiarezza su questa ed altre spese di Viale Mazzini:

"In RAI non esiste nessuna lista di proscrizione perché mi risulta che continuino a lavorare tanti professionisti veri ma anche tanti uomini e donne  figli dell'occupazione renziana della Rai . abbiamo il diritto costituzionale di esprimere il nostro parere sulla scelta aziendale di spendere circa €1000000 per cinque puntate di Gad Lerner che nelle ultime settimane si è caratterizzato per campagne di odio e di disinformazione nei confronti della Lega. Noi gli auguriamo comunque buon lavoro ma riteniamo anacronistica inutile la scelta editoriale fatta dall'amministratore delegato Salini e dalla direzione di Rai 3".

Vedremo quale sarà la risposta della politica a questa domanda. Il punto che ci interessa però è un altro.

E riguarda ovviamente il sig. Gad Lerner; una persona che da tempo strilla, urla, attacca, offende dall'alto della sua presunta superiorità culturale, una certa parte politica (sempre quella) ed una certa parte della società. E che ora potrà continuare a farlo (ne ha tutto il diritto, ci mancherebbe) dalla porta principale dell'informazione, cioè dalla Tv di Stato. Certo, non avremmo scommesso sullo sconto del suo compenso. Ma farsi pagare il doppio del normale è solo l'ennesima presa in giro soprattutto verso le "classi subalterne". Si perché saranno questi, caro Lerner, i suoi principali finanziatori. Solo per questo meriterebbero un po' più di rispetto.

Quindi, per cortesia, mentre incasserà i soldi della Rai la smetta di gridare al "regime" e la smetta di attaccare chi non la pensa come lei solo perché non la pensa come lei.

Come direbbe il popolo (becero, ovvio): facile fare i fenomeni con le chiappe degli altri.

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