Better Call Saul: trailer e cose da sapere sulla 4° stagione
Netflix
Televisione

Better Call Saul: trailer e cose da sapere sulla 4° stagione

Torna per la quarta volta l'avvocato di Breaking Bad. E la critica applaude

Qual è la serie più bella degli ultimi anni? Difficile dirlo: sicuramente se ci fosse una classifica, Breaking Bad sarebbe ai primi posti. Ma nella stessa top ten meriterebbe un posto anche la serie che ne ha ereditato intuizioni e protagonisti, giocando con l’effetto prequel (sappiamo come finiscono alcune storie, eppure sapere come è iniziato tutto ci tiene incollati allo schermo): Better Call Saul, di cui Netflix dal 7 agosto manda in onda la quarta, attesissima, stagione.

Che cosa vedremo in Better Call Saul 4
Una morte fa sì che Jimmy metta in pericolo la sua relazione con Kim e la sua carriera di avvocato, mentre il Saul Goodman che abbiamo imparato a conoscere in Breaking Bad inizia a emergere.

Il trailer

Differenze con Breaking Bad
«Se Breaking Bad è, essenzialmente, una tragedia shakespeariana di un uomo buono distrutto dal suo tragico errore, che lo ha ridotto al peggio di sé - ha scritto Vox - Better Call Saul è, in fondo, una tragedia greca, di una figura impotente catturata nella morsa del destino e sballottato dagli dei. In questo caso gli dei sono autori televisivi, che senza pietà lo trascinano verso il luogo dove sarà quando lo incontriamo in Breaking Bad».

Il cast
Al centro c’è sempre lui, l’ottimo Bob Odenkirk. Con Jonathan Banks, Michael McKean, Rhea Seahorn, Patrick Fabian, Michael Mando rispettivamente nei ruoli di Jimmy McGill, Mike Ehrmantraut, Chuck McGill, Kim Wexler, Howard Hamlin e Nacho Varga.

Gli autori
Come Breaking Bad, Better Call Saul è stata ideata da Vince Gilligan e Peter Gould.

Che cosa hanno scritto
«La precisione artigianale di "Saul" - scrittura, regia, recitazione - rende questa la migliore serie della TV. E non c'è davvero nessuna gara» (Verne Gay, Newsday).

«Come sono cambiate le cose nella quarta stagione rispetto alle altre stagioni? La risposta è semplice: c’è di più, di meglio, ed è più profonda e più audace» (Liz Shannon Miller, IndieWire).

I più letti

avatar-icon

Eugenio Spagnuolo