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LinkedIn, dieci consigli semplici, pratici ed efficaci per costruire un profilo di successo

Dall’audio per scandire il proprio nome a un sommario scritto a regola d’arte, dalle competenze alle referenze. I suggerimenti di Marcello Albergoni, country manager italiano del social network

LinkedIn ha raggiunto i 16 milioni di utenti attivi nel nostro Paese. Tra loro, molto probabilmente, c’è il contatto giusto per dare una svolta decisiva alla nostra carriera professionale. O, almeno, per aiutarci a trovare un lavoro migliore di quello attuale. Oppure per incrementare la propria rete di contatti, intercettare nuovi partner e clienti. Proprio questo affollamento di nomi, volti, carriere, rischia però di condannarci a rimanere un utente qualunque sulla piattaforma, a non sfruttarne in pieno il potenziale.

«Perché davvero si possa avere successo su LinkedIn occorre prima di tutto ottimizzare il proprio profilo ed essere utenti attivi nella pubblicazione di contenuti e nelle interazioni con la propria rete di collegamenti. Il profilo è il nostro biglietto da visita ideale» spiega a Panorama.itMarcello Albergoni, country manager della sede tricolore di Linkedin, che quest’anno compie 10 anni. L’Italia è la terza community nazionale più grande d’Europa. «La nostra missione è connettere i professionisti di tutto il mondo per renderli più produttivi e di successo» aggiunge Albergoni. A lui abbiamo chiesto dieci consigli pratici, utili, semplici da realizzare, per riuscirci davvero.

1) Scegliere bene la foto profilo.

È fondamentale optare per una bella foto aggiornata che ci rappresenti professionalmente e personalmente. Gli utenti con una foto profilo ottengono fino a 21 volte più visualizzazioni e 9 volte più richieste di collegamento. Il suggerimento è quello di utilizzare uno sfondo che non crei distrazioni, scegliere gli abiti in base al lavoro che si sta cercando, sorridere e mostrarsi amichevoli e infine assicurarsi che il volto occupi la maggior parte dell’inquadratura.

2) Registrare un audio scandendo il proprio nome.

Pronunciare il proprio nome per fare un’ottima prima impressione, dare un tocco di carattere, di personalità in più alla pagina del profilo. È possibile farlo direttamente dal cellulare: bastano 10 secondi, limitando il rumore di fondo e tenendo il telefono a non più di 10 centimetri dalla bocca.

3) Creare la propria cover story.

LinkedIn offre la possibilità di caricare un video di massimo 30 secondi nel quale presentarsi. Un’introduzione che aiuta a condividere le competenze e far crescere il proprio network, utile anche per sottolineare gli obiettivi di carriera ed evidenziare le nostre soft skill.

4) Proporre un sommario d’impatto.

È il breve testo che si trova sotto al nome e al cognome e riassume le principali informazioni che ci riguardano. È il primo dato che viene letto, ancor prima che qualcuno decida di cliccare sul nostro profilo. Non deve contenere la semplice qualifica aziendale ma, per essere efficace, deve far capire immediatamente di cosa ci occupiamo. È importante quindi sfruttare il sommario per presentarsi, spiegando chi siamo, evidenziando i successi e concentrandoci sui risultati e sulle nostre aspirazioni professionali.

5) Raccontare la propria esperienza.

È opportuno descrivere il proprio percorso lavorativo per dare un valore aggiunto alla propria professionalità. Una descrizione efficace del ruolo attuale e dei precedenti per fare emergere le competenze e i traguardi raggiunti nel corso degli anni, è la modalità che porta più risultati. Caricare foto, presentazioni e video può rappresentare in modo dinamico e visivamente accattivante la nostra storia professionale. È fondamentale mantenere questa sezione sempre al passo con il presente: i profili aggiornati con l’esperienza lavorativa ricevono cinque volte più richieste di connessione, otto volte più visite al profilo e dieci volte più messaggi personali.

6) Evidenziare le proprie competenze.

Anche questa parte merita un’accurata descrizione di quelle che sono le nostre caratteristiche distintive. È possibile indicare le competenze principali per definire il proprio posizionamento come esperti in uno specifico settore. I profili che includono almeno cinque competenze, ricevono 17 volte più visite.

7) Attivare la funzione Open-to.

Serve a segnalare ai recruiter la propria disponibilità a intraprendere un nuovo percorso lavorativo e informa la comunità di LinkedIn composta da 774 milioni di professionisti. Per farlo, è sufficiente aggiungere #OpenToWork sulla foto del profilo. Questa funzione è già utilizzata da oltre 30 milioni di iscritti.

marcello-albergoniMarcello Albergoni, country manager della sede italiana di Linkedin

8) Raccontare la propria formazione.

È utile popolare questa sezione non solo citando la scuola o l’università frequentata, ma specificare quali sono stati gli argomenti o le materie di studio principali ed eventuali corsi di specializzazione che si sono seguiti anche successivamente all’università.

9) Curare conferme e referenze.

Dopo aver inserito le proprie skill, l’utente può ricevere o dare conferme sulle competenze di altri utenti. Questo consente di incrementare la percezione della professionalità del profilo e catturare maggiormente l’attenzione. Le referenze aiutano a costruire la credibilità e a convalidare le nostre capacità. Non siate timidi, chiedete ai contatti con sui avete collaborato di popolare questa sezione.

10) Interagire, commentare e condividere. Sempre.

Un profilo LinkedIn creato e successivamente abbandonato non potrà riscuotere grande successo. Per trarre tutti vantaggi possibili dalla piattaforma, bisogna aggiornare tutte le sezioni quando necessario, lasciare una reazione o commentare post e soprattutto partecipare alla vita del network postando regolarmente contenuti e spunti interessanti. Seguite gruppi, aziende e collegatevi a profili top di vostro interesse. La possibilità di entrare in contatto con le aziende del proprio settore di riferimento e l’opportunità di confrontarsi con altri esperti su tematiche di rilievo, se usati correttamente, sono strumenti potentissimi per farsi notare e creare reali opportunità che possono far cambiare, magari decollare, la vostra carriera.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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