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Seeing AI, la app che descrive il mondo a chi non può vederlo

Disponibile anche in italiano l'applicazione gratuita per iPhone che supporta le persone cieche e ipovedenti durante la giornata leggendo per loro i testi, riconoscendo cartelli, prodotti, banconote e anche le persone che incontrano

Sentire il mondo anziché vederlo. Ascoltarne le descrizioni quando non si riesce a catturarne i dettagli e i colori, o perché hanno i contorni molto sfumati. È possibile grazie a Seeing AI, un'applicazione che sfrutta il cloud e l'intelligenza artificiale per descrivere a chi la usa, tramite messaggi audio, ciò che lo circonda. Basta usare la fotocamera di un iPhone (per ora è compatibile solo con iOS) per inquadrare un testo, sia esso un cartello o una pagina stampata, e sentirselo leggere. Ma non funziona solo con i documenti: identifica il valore delle banconote, permettendo di pagare in autonomia; racconta un paesaggio o una persona nei dintorni. Abbozzandone le fattezze, persino accorgersi se sta sorridendo.

seeing-1Il riconoscimento di una personaMicrosoft

Non si tratta di una novità assoluta, il software risale al 2017 ed è usato in oltre 70 Paesi. La notizia è che oggi è disponibile anche nella nostra lingua grazie al lavoro a braccetto di Microsoft con l'Uici, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che hanno provveduto alla sua messa a punto. Tra gli altri usi pratici: identificare un cartello stradare, distinguere i colori, indicare la distanza dagli elementi inquadrati. Il che rende la app parecchio utile per spostarsi all'interno di un ambiente. Dice persino quale prodotto si sta maneggiando: lo fa grazie al codice a barre, che verrà individuato da un bip passando l'obiettivo sopra la confezione.

seeing-2La lettura di un documentoMicrosoft

«In Italia, attualmente, sono oltre 360 mila i non vedenti, mentre gli ipovedenti superano quota 1,5 milioni. Le nuove tecnologie possono offrire straordinarie opportunità a queste persone, aiutandole a essere il più possibili autonome nella vita di tutti i giorni: l'AI in particolare può aiutare ad essere più connessi con gli altri, attraverso strumenti che agevolano la lettura, l'ascolto e la scrittura, potenziando così le capacità umane e contribuendo ad acquisire nuove competenze» spiega Luba Manolova, direttore della divisione Microsoft 365 di Microsoft Italia. Mentre Mario Barbuto, presidente nazionale dell'Uici, commenta: «I fatti concreti nascono da lavori fatti con pazienza e serietà. A seguito di tantissime richieste, da parte dei nostri soci, abbiamo deciso di collaborare con Microsoft per realizzare una versione italiana dell'app Seeing Ai. L'Uici, quando i progetti sono seri e vanno nella direzione di aiutare la nostra categoria, sarà sempre disponibile a collaborare per rendere il prodotto utile e accessibile».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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