La questione è nota da tempo. Gli smartphone Windows Phone hanno tutto quello che si può desiderare da un moderno telefonino intelligente a parte una cosa: la compatibilità con le migliori app dell’ecosistema mobile.
Le responsabilità di Microsoft arrivano fino a un certo punto. Il problema è che gli sviluppatori non sempre hanno dimostrato la volontà (e le competenze) nel replicare su Windows ciò che hanno egregiamente realizzato su altre piattaforme (iOS e Android su tutte).
Per questo motivo, Microsoft starebbe seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di aprire il suo sistema operativo a contenuti e servizi esterni, e in particolare a quelle presenti su Google Play Store, il bazàr delle app Android.
Tecnicamente parlando la simbiosi fra le due piattaforme è possibile. Già in passato, peraltro, si sono visti esempi – per la verità non sempre convincenti – di terminali ibridi, si pensi ai Nokia X, telefonini con cuore Android e servizi Microsoft, o agli attuali BlackBerry con Amazon Store integrato.
Quel che bisogna capire è come reagiranno i tanti programmatori che in questi anni hanno dedicato tempo e risorse allo sviluppo di applicazioni ad hoc per la casa di Redmond. Scrive Paul Thurrot, giornalista e blogger americano ben informato sui fatti: “Per gli sviluppatori che hanno investito una vita a prendere confidenza con la piattaforma di Microsoft, la compatibilità con Android è uno schiaffo in faccia. Il messaggio che passa è che hanno sprecato il loro tempo e che è il momento di passare a una piattaforma più efficace in quanto, dopo tutto, le applicazioni create per Android ora funzionano sia su Android che su Windows Phone”.
Per gli utenti, sarebbe invece un’opportunità in più: avere le app Android potenzialmente scaricabili anche su Windows Phone offrirebbe – ça va sans dire – un’interessante alternativa di scelta. Che questo si traduca in un incremento esponenziale delle vendite per Microsoft è ovviamente tutto da verificare. Chi cerca l’esperienza Android è probabile che continuierà a orientarsi verso un telefono costruito nativamente intorno al sistema operativo del robottino verde. A meno che Microsoft non riesca a offrire un (altro) valido motivo per cambiare parrocchia.