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Azioni in rialzo, dividendi e investimenti. La sicurezza piace agli investitori

Azioni in rialzo, dividendi e investimenti. La sicurezza piace agli investitori

Il rapporto Mediobanca sulla situazione attuale

La Borsa e gli investitori apprezzano il valore della sicurezza e comprano azioni della Difesa, come ovvio che sia in un contesto geopolitico molto diverso da quello pre-pandemia, troppo concentrato sul green. Così cresce il comparto della Difesa in tutto il mondo e l’Italia sta occupando con Leonardo l’ottava posizione per fatturato, diventando quindi una delle nazioni protagoniste in questo mercato.

Secondo la ricerca effettuata dall’Area Studi di Mediobanca, che ha analizzato i conti annuali di oltre 240 multinazionali industriali mondiali suddivise per comparto, l’industria globale della Difesa ha avuto ricavi complessivi per 12,3 mila miliardi di euro nel 2022 e capitalizzazione di 22,3 mila miliardi a fine 2022, equivalenti al 23% del valore complessivo delle borse mondiali. I trenta principali gruppi mondiali della Difesa, che hanno ricavi individuali superiori a 1,5 miliardi di euro, per la metà son statunitensi, per un terzo europei e per un sesto asiatici. I primi cinque colossi per ricavi sono Lockheed Martin (57,5mld), Raytheon Technologies (37,1mld), Boeing (35,6mld), Northrop Grumman (29,5mld) e General Dynamics (25,9mld). In ottava posizione si colloca Leonardo (12,2mld) mentre Fincantieri (2,4mld) è al 23° posto. Nello studio si nota che i gruppi italiani riportano un incremento superiore alla media: Leonardo con il +4,1% e Fincantieri con +8,1%.

Tra le fonti usate da Mediobanca anche l’istituto Sipri di Stoccolma, le cui elaborazioni hanno portato a stabilire che la spesa globale per la difesa ha superato per la prima volta i 2.000 miliardi di dollari nel 2021 (+12% sul 2012), con un picco di 2.113 miliardi di dollari (2,2% del PIL globale), pari a 5,8 miliardi al giorno. Di questi capitali oltre il 37,9% fa capo agli Usa, seguiti da Cina con il 13,9%, India (3,6%), Regno Unito (3,2%) e Russia (3,1%). Per cifre l’Italia risulta è undicesima con l’1,5% del totale globale. A oggi i Paesi che stanno investendo di più per la Difesa sono Qatar, Israele, Stati Uniti e Kuwait con più di 2.000 mila dollari a testa nel 2021 contro i 530 a persona dell’Italia.

Gli effetti della guerra russo-ucraina hanno accresciuto l’esigenza di sicurezza e tutte le nazioni in genere hanno aumentato le cifre a disposizione per la Difesa, i cui protagonisti industriali sono quotati in borsa e, nel 2022, hanno triplicato la velocità degli investimenti realizzando risultati notevoli. Il mercato è del tutto dominato dagli Stati Uniti, che da soli ne capitalizzano il 74%, mentre le aziende europee totalizzano il 22% e le aziende asiatiche il 4%, mentre per il 2023 è atteso un incremento che si sta posizionando attorno al 6%. L’Italia che, con Fincantieri e Leonardo, conta per il 21% del giro d’affari europeo e per il 4,7% di quello mondiale, con un’incidenza dei ricavi generati dalla Difesa nel 2022 è stata pari all’83% per Leonardo e al 32% per Fincantieri. Nel primo trimestre 2023 il valore aggregato è stato di +0,2%, con le migliori prestazioni registrate da Saab (Svezia, +51,7%) e dalle tedesche Hensoldt (+50,2%) e Rheinmetall (+46,3%). Leonardo ha raggiunto il quarto miglior rendimento (+34,2%), mentre Fincantieri (+11,6%) è all’ottavo posto.

Azioni in rialzo, dividendi e investimenti. La sicurezza piace agli investitori



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Qui il report completo in versione integrale: BRIEFING NOTE Le multinazionali industriali mondiali: analisi settoriale e focus sulla difesa (mediobancasecurities.com)

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