In taxi con Google (ma senza pilota)
Mountain View si prepara a lanciare un servizio simile a Uber. Basato però sulle auto che si guidano da sole
Che Google stia facendo di tutto per ritagliarsi un posto di primo piano fra gli attori della mobilità del futuro non lo scopriamo certo oggi. Quel che ancora non sapevamo è che fra le varie opportunità su cui l’azienda di Mountain View sta ragionando c’è anche quella di un servizio di noleggio taxi simile in tutto e per tutto a quello sviluppato da Uber. Fin qui nulla di eccezionale. Google ha le risorse e i mezzi per costruirsi in casa un’offerta di trasporto privato alternativo a quello creato dalla chiacchieratissima casa fondata da Travis Kalanick e Garrett Camp. Quel che fa davvero notizia è che il servizio in questione potrebbe operare sfruttando un flotta di auto che si guidano da sole.
Proprio così. Secondo quanto rivelato da Bloomberg, Google starebbe pensando di creare un servizio decisamente più innovativo (e ovviamente anche più economico) di quello oggi offerto oggi da Uber e dai vari servizi di noleggio auto con conducente, sfruttando proprio il suo programma di self-driving cars. Come noto, il colosso californiano è impegnato già da qualche anno nello sviluppo di una sere di tecnologie che mirano a eliminare completamente la componente umana dalla guida. I primi prototipi dell’auto che si guida da sola sono già in fase di testing, ma affinché il progetto possa arrivare concretamente sulle strade di tutto il mondo occorrerà una migliore definizione delle procedure, soprattutto a livello normativo. Si parla, per questo, di almeno cinque anni di lavoro.
L'auto che si guida da sola? Ecco come funziona, e quando arriverà
Se fosse confermata, la notizia raprresenterebbe un duro colpo per le ambizioni di Uber. La società di San Francisco ha finora bruciato tutte le tappe grazie anche al supporto della grande G, rivelatosi decisivo sia da punto di vista finanziario (Google, con i suoi 258 milioni di dollari, rappresenta uno dei maggiori investitori del servizio) sia dal punto di vista tecnologico: negli Stati Uniti, già oggi è possibile prenotare un auto Uber direttamente dall'app Google Maps per smartphone. Una cosa è certa: di tutte le varie minacce che hanno finora ostacolato il business di Uber - normative, tassisti, giornalisti ostili - l’arrivo di un competitor come Google sarebbe probabilmente quella più temibile.