Supertramp, ritorno in Italia: le 10 canzoni più belle
D'Alessandro e Galli
Musica

Supertramp, ritorno in Italia: le 10 canzoni più belle

La band guidata da Rick Davies si esibirà il 9 novembre al Mediolanum Forum di Assago nell'unica data italiana del tour

Il ritorno di una band storica

I Supertramp rappresentano un unicum nella storia del rock, sia per la loro nascita, favorita dal generoso mecenatismo di un miliardario olandese che rimase colpito dalla performance del cantante-pianista Rick Davies, sia per il loro singolare stile musicale, un mix inconfondibile di rock, pop,prog e americana.Il loro capolavoro Breakfast in America del 1979, un album  di inediti che è al tempo stesso un greatest hits, è ancora oggi considerato una pietra miliare del rock, senza dimenticare l’eccellente Crime of the century del 1974, per alcuni critici perfino migliore. Due dischi che non possono mancare nella collezione di un vero appassionato. I Supertramp torneranno in Italia il 9 novembre al Mediolanum Forum di Assago, Milano, nell’unica data italiana del tour. I biglietti sono disponibili sul circuito TicketOne e presso tutte le altre piattaforme autorizzate a prezzi compresi tra 34 e 85 euro, più diritti di prevendita ed eventuali commissioni. Vi proponiamo di seguito, cliccando le frecce laterali, le 10 canzoni più belle della loro vasta produzione artistica.

10) Breakfast in America

Non poteva mancare nella playlist la canzone che dà il titolo a uno degli album più importanti degli anni Settanta (e non solo). Il brano è caratterizzato da un andamento quasi da marcia, scandito dal trombone e dalla consueta ricchezza strumentale della band.

9) It's raining again

Chi ha detto che una canzone sulla pioggia debba essere necessariamente triste? L'incipit di sax è da applausi, il video è semplicemente delizioso.

8) School

Una gemma jazz-fusion da Crime of the century del 1974, che vanta repentini cambi di ritmo e di mood, con un testo che passa dalla nostalgia alla ribellione.

7) From now on

From now on, uno dei brani più famosi di Even in the quietest moments del 1977, mostra tutta la perizia tecnica e di scrittura dei Supertramp. L'assolo di sax e il finale con il controcoro gospel sono da antologia.

6) Casual conversations

Una storia sta per finire e due persone, che prima si amavano, ormai non parlano più lo stesso linguaggio. Una situazione comune a tutti, che i Supertramp sono riusciti a trasformare in poesia: "And now it's all been said/If you must leave then go ahead/Should feel sad/But I really believe that I'm glad/Yes I really believe that I'm glad".

5) Child of vision

Epica chiusura di Breakfast in America. La canzone ideale da ascoltare in macchina di notte, mentre fuori piove. Gli assoli di piano e di sax nel finale sono struggenti, così come la storia del "child of vision" che sta affogando nell'alcool e in una vita senza costrutto.

4) Dreamer

La canzone più famosa di Crime of the century è stata composta da Roger Hodgson a 19 anni al piano Wurlitzer di casa. Qui sono evidenti le influenze dei Beach Boys di Pet Sounds, oltre che dei coevi Bee Gees.

3) Fool's overture

Una vera e propria miniopera progressive in tre movimenti, che contiene alcuni estratti da un celebre discorso di Winston Churchill alla House of Commons. Un sound molto diverso rispetto a quello che ha portato i Supertramp al successo.

2) Goodbye stranger

Non è certo un mistero che la vita delle rockstar è costellata di incontri notturni mordi e fuggi. Pochi, però, sono riusciti a ricavare da queste esperienze prosaiche una canzone epocale come Goodbye stranger, il brano che i Bee Gees avrebbero sempre voluto scrivere. L'arte del falsetto raggiunge qui i suoi veritici.

1) The Logical song

La perdita dell'idealismo che caratterizza la gioventù è tratteggiata in modo magistrale in The logical song, impreziosita dall'indimenticabile assolo di sax di John Helliwell. Oggettivamente, un capolavoro.

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Gabriele Antonucci