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Tecnologia

Stonex One in vendita da oggi. Conviene davvero?

Un vero fenomeno sui social anche grazie a Francesco Facchinetti. Specifiche alla mano cerchiamo di capire se vale la pena comprare lo smartphone italiano

Quasi quattro mesi fa Davide Erba, CEO di Stonex, e Francesco Facchinetti ci avevano accolto negli uffici dell’azienda brianzola, conosciuta per lo sviluppo di moduli GPS e da qualche anno inserita nel settore smartphone. Il modello presentato quest’anno, One, è il punto zero di un nuovo corso che vede avvicinarsi sempre di più la produzione al pubblico di massa, soprattutto quello più giovane. Per questo la campagna di comunicazione ha visto Francesco Facchinetti metterci faccia e camicia (sempre e solo blu) in una sorta di Steve Jobs all’italiana, come l’hanno ribattezzato  ammiratori e detrattori.

Creatività italiana, chip cinese

Dopo varie indiscrezioni, teasing e “vedo non vedo”, finalmente Stonex One è pronto per le spedizioni con data di lancio fissata ad oggi. Partiamo da un paio di presupposti: Stonex One, sponsorizzato come il primo smartphone italiano, non è per nulla costruito in Italia. Impossibile far sviluppare chip e componenti hardware da noi, se non altro per i costi che avrebbero in confronto alla produzione di massa orientale. È però stato pensato e disegnato nel nostro paese; questo vuol dire che la creatività di giovani italiani si è messa al servizio, per la prima volta, di uno smartphone che sarà venduto in autunno anche negli Stati Uniti.

Come è fatto

Non è un caso che Facchinetti nei video promozionali diffusi su Facebook vestisse sempre di blu; è questo infatti il colore scelto dal team di Stonex per decorare la scocca posteriore del telefono. Sulla parte frontale c’è un display full-touch da 5.5 pollici (Quad HD), proprio come l’iPhone 6 Plus, con risoluzione da 2560 X 1440 pixel e densità a 534 dpi. Il processore è un octa-core 2.0 GHz MediaTek 6795 a 64 Bit presentato esattamente un anno fa ma ancora in grado di competere con soluzioni più conosciute come lo Snapdragon 810 di Qualcomm.

La RAM è da ben 3 GB di tipo LPDDR3, il numero minimo di memoria sta diventando questo ma ancora molti produttori sono fermi sui 2 GB; lo spazio di archiviazione è da 32 GB con supporto a microSD fino a 64 GB; un po’ una delusione per chi avrebbe preferito schede da 128 GB.

Generazione selfie

La fotocamera, almeno sulla carta, dovrebbe essere il punto di forza di One (qui un paio di selfie di Facchinetti). Il sensore è un Sony IMX230 da 21 Megapixel e risoluzione massima da 5344 X 4016 pixel con 192 punti di messa a fuoco; CMOS da 1/2.4” e tecnologia HDR integrata anche nei video che possono essere girati in 4K a 30 FPS e in slow motion. Buona la dimensione della batteria che è da 3.000 mAh e rimovibile. Ha il Wi-Fi, il Bluetooth, l'NFC e soprattutto è LTE.

Il software

Sotto c’è Android 5.0 con personalizzazione CiaoOS. Si tratta della ROM che Stonex ha cucito su Lollipop per migliorare l’esperienza degli utenti. Il suo sviluppo, ora in una prima fase, beneficerà del supporto del team di Hazy, un gruppo di smanettoni italiani molto conosciuti nel panorama Android. Una parte entrerà nel gruppo di One per sviluppare le versioni successive di CiaoOS, che rimarrà un progetto open source capace di trarre spunto anche dalle osservazioni degli utenti e dalla community di Stonex One.

Conclusioni

È sempre difficile, se non impossibile, giudicare un telefono ancor prima della sua uscita e senza averlo toccato con mano. Dalle premesse però si può dire che vi siano tutte le specifiche necessarie per poterlo vedere tra i nomi più blasonati del comparto smartphone. La parte hardware è quella che suscita maggiore interesse perché promette davvero tanto; bisognerà capire quanto il telefono scaldi (ma MediaTek è meno incline di Qualcomm a problemi del genere) e in che modo un utilizzo medio-alto influenzerà sulla durata della batteria; superiore a quella dell’iPhone 6 Plus che è da 2.915 mAh.

CiaONE proprio

I dubbi vanno sciolti anche a riguardo di CiaoOS, ufficialmente mai visto sinora (la prima foto qualche ora fa su Twitter): sarà invasivo, troppo anonimo? Di certo la base offerta da Lollipop e dal Material Design è già un ottimo punto di partenza, ma per differenziarsi dalla massa c’è bisogno di sforzare le meningi e trovare il giusto equilibrio.

Prezzo

Stonex One costa 299 euro; non è un prezzo stracciato ma, secondo il produttore, in linea con quanto dovrebbero essere venduti i vari iPhone, Galaxy ed LG. Con quei soldi oggi ci si porta a casa una fascia media di Samsung, LG o Lumia, tutti telefoni ottimi ma visti e rivisti, privi di quel tocco di originalità necessario a smuovere il mercato. Se il successo di One tra i fan italiani è praticamente un obbligo, lo sbarco in USA resta una scommessa che incontrerà probabilmente insidie maggiori ma che porta con sé un sogno molto grande, partito da un sottoscala di un palazzo in provincia di Monza. 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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