Springsteen e il secondary ticketing: la Barley Arts si ribella
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Musica

Springsteen e il secondary ticketing: la Barley Arts si ribella

Il promoter Claudio Trotta ha inviato, tramite i suoi legali, una diffida alle società che rivendono i biglietti acquistati da Ticketone

Uno dei fenomeni più odiosi, che conosce bene chi è appassionato di musica, è il cosiddetto “secondary ticketing”, ovvero l’acquistare biglietti online per poi rivenderli a prezzo maggiorato su canali non ufficiali. Ormai la storia si ripete con fastidiosa regolarità : ogni volta che è in cartellone un grande concerto in Italia, i biglietti finiscono in pochi minuti. Chi non è collegato con Ticketone all’ora esatta in cui le prevendite iniziano(generalmente alle 10, quando magari l'interessato è in ufficio o all'università), rischia seriamente di non trovare i biglietti per l’evento, magari atteso da anni. Che fine fanno quei biglietti? Finiscono nelle mani delle società di secondary ticket, che li rivendono a prezzi stellari, oppure ai bagarini, che si aggirano indisturbati davanti agli ingressi dei palazzetti dello sport  e degli stadi. Una realtà che tutti conoscono, ma che si continua a far finta di non vedere.

Oggi Claudio Trotta, titolare dell’agenzia Barley Arts(che organizza, tra gli altri, i concerti in Italia di Bruce Springsteen, Ac/Dc, The Cure, Kiss, Queen e Mika)è passato al contrattacco, indirizzando una lettera di diffida, approntata dallo studio legale Guccione e Cerruti, alle maggiori società italiane di secondary ticketing: Viagogo, Seatwave, Ticketbis, My Way Ticket e Hit Your Tix. La missiva è stata mandata per conoscenza anche a TicketOne, l'operatore che venderà in esclusiva i biglietti per le due date italiane di Bruce Springsteen a partire dal 9 febbraio, e all'associazione di categoria degli impresari musicali Assomusica. Questo il testo integrale della lettera, firmata dall’avvocato Ugo Prospero Cerruti:

“Formo la presente in nome e per conto della Barley Arts Promotions S.r.l di Milano organizzatrice, fra gli altri, dell’evento del cantante Bruce Springsteen a Milano e a Roma rispettivamente dei giorni 3 e 16 luglio.

La società mia assistita intende con questa comunicazione rendere edotti in via preventiva gli acquirenti dei biglietti di quanto in apprezzo al fine di evitare equivoci e strumentalizzazioni.

Il biglietto in questione, venduto attraverso la concessionaria ufficiale Ticketone, riporta sul retro dell’evento le condizioni a cui il soggetto acquirente è tenuto a sottostare.

L’art. 2) così recita:

“Con l’acquisto del titolo di ingresso l’acquirente ha preso visione delle avvertenze ivi contenute accettandole”.

In particolare, l’art. 7) stabilisce:

“Il titolo di ingresso… non può essere permutato, ceduto a titolo oneroso né può essere oggetto di intermediazione o utilizzato ai fini commerciali…”.

Pertanto, chiunque violi le disposizioni sopra citate non solo si rende responsabile di un inadempimento contrattuale che darà origine a un’azione civile per il risarcimento dei danni, ma verranno valutati altresì i presupposti per l’azione penale con ogni relativa conseguenza.

La presente comunicazione viene inviata ai soggetti in indirizzo quale formale diffida nei loro confronti dal porre in essere le violazioni sopra citate.

La presente missiva viene inviata per conoscenza ad Assomusica con preghiera di trasmettere la stessa a tutti gli associati.

Distinti saluti”.

Noi applaudiamo l’iniziativa di Trotta e ci auguriamo che venga finalmente affrontato il problema da chi di dovere, contrastando una volta per tutte il fenomeno del "bagarinaggio", sia in loco che online, magari arrivando finalmente all'emissione del biglietto nominativo che riporta il nome e il cognome dell'acquirente, come accade oggi nelle partite di calcio. Chi ama la musica, non deve essere privato di un suo sacrosanto diritto: quello di prendere parte a uno spettacolo indimenticabile, pagando il giusto. Basta speculare sulla passione.

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Gabriele Antonucci