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Var, ecco gli errori arbitrali di questo inizio di campionato

Bilancio positivo per il designatore Rizzoli, ma ci sono state diverse imprecisioni. Tutti gli episodi e le statistiche

Sette errori di utilizzo e interpretazione del Var. Sette episodi in cui arbitro e assistenti, in campo e davanti al televisore, avrebbero dovuto prendere una decisione differente rispetto a quella presa sul momento. Dopo le prime 120 partite della Serie A 2018-2019l'elenco degli errori arbitrali certificati dal designatore Rizzoli non è lungo, ma fa comunque discutere.

Il responsabile dei fischietti italiani ha voluto fare chiarezza dopo le polemiche di queste settimane partendo dal presupposto che non è vero che il Var viene utilizzato meno rispetto al passato. Nessuna interpretazione più restrittiva, pur essendo cambiato il protocollo che ora indica nei casi di "chiaro ed evidente errore" il margine per intervenire sulle decisioni assunte in campo.

Le statistiche mostrate da Rizzoli nell'incontro con gli allenatori delle squadre di Serie A indicano che si sta lavorando nel solco della passata stagione. Eppure la sensazione è diversa e, spesso, in questo avvio di campionato si è stati portati a pensare il contrario e, cioé, che gli arbitri avessero meno stimoli ad andare a bordo campo a rivedere un'azione dubbia.

La spiegazione di Rizzoli su Benatia e la seconda ammonizione in Milan-Juventus | video

Ecco i 7 errori arbitrali (certificati da Rizzoli)

I vertici arbitrali hanno identificato in 7 gli episodi in cui la squadra di campo e di Var ha sbagliato: 5 mancate revisioni quando sarebbe stato opportuno andare al teleschermo, un errato utilizzo del protocollo e una decisione di campo confermata erroneamente dopo review al Var.

Panorama.itè in grado di ricostruire tutti e 7 gli episodi mostrati agli allenatori ammettendo l'errore e cercando di spiegarlo dal punto di vista tecnico:

INTER-PARMA (Manganiello-Rocchi) - Mancata segnalazione di un fallo di mano di Dimarco sulla linea di porta su traversone di Perisic. La sala Var non si è accorta del tocco di braccio, invisibile in campo, e non ha chiamato Manganiello alla review che avrebbe comportato certamente l'assegnazione del penalty;

BOLOGNA-UDINESE (Manganiello-Orsato) - Netto fallo su Svamberg non visto dall'arbitro in campo con conferma del non-rigore anche successivamente alla review al Var richiesta dall'assistente allo schermo. Per i vertici arbitrali Manganiello avrebbe dovuto concedere il penalty;

TORINO-FROSINONE (Pezzuto-Giacomelli) - Mancato annullamento del gol del Frosinone nato in un'azione in cui c'è una spinta di Chisbah ai danni del portiere Sirigu. La sala Var, ha spiegato Rizzoli, si è persa il contatto perché impegnata ad analizzare un possibile fuorigioco molto complesso;

UDINESE-TORINO (Valeri-Nasca) - Ai granata viene annullato per fuorigioco un gol regolare perché l'azione viene fermata segnalando l'offside inesistente di Berenguer senza che si possa concludere. In questo modo diventa impossibile per il Var l'intervento a posteriori per ristabilire la verità del campo;

FIORENTINA-ATALANTA (Valeri-Doveri) - Era da cancellare il rigore concesso per presunto fallo su Chiesa che, invece, cerca il contatto con l'avversario e si lascia cadere. "Ripartenza rapida dopo un'azione in cui i Var erano impegnati in un chieck dall'altra parte del campo e si sono persi il contesto complessivo di quanto accaduto" ha spiegato Rizzoli;

LAZIO-SPAL (Guida-Ghersini) - Mancata espulsione per intervento di Vicari a fermare una chiara occasione da gol di Immobile;

CHIEVO-BOLOGNA (Orsato-Manganiello) - Era da togliere il rigore concesso al Chievo per un fallo di mano di Calabresi. Il Var avrebbe dovuto correggere la chiamata sbagliata in campo;

Gli altri errori (clamorosi) al Var

Le ammissioni e rivendicazioni di Rizzoli non hanno chiuso il capitolo errori arbitrali anche nell'utilizzo del Var. Proteste continue stanno caratterizzando le giornate di campionato fino a far immaginare una modifica del protocollo nel prossimo mese di marzo quando l'Ifab si riunirà come succede una volta all'anno. Ecco l'elenco degli episodi più clamorosi:

ROMA-INTER (14° GIORNATA) - Sotto accusa la mancata concessione di un rigore parso netto: sgambetto di D'Ambrosio ai danni di Zaniolo. Rocchi con la visuale coperta non ha colto il fallo, ma a far discutere è stata soprattutto la scelta sua e dell'assistente davanti al teleschermo di non attivare la on filed review. Arbitro Rocchi con Fabbri al Var.

ROMA-GENOA (16° GIORNATA) - Negli istanti finali di Roma-Genoa c'è una spinta di Florenzi ai danni di Pandev che sta per concludere a rete. Avviene tutto sotto gli occhi di Di Bello (arbitro) con Chiffi che non interviene per richiamarlo al Var fidandosi della valutazione di campo dell'arbitro. Era calcio di rigore.

Le statistiche Var delle prime 12 giornate

I vertici arbitrali hanno smentito con forza che sia stata data l'indicazione di utilizzare meno il Var. Ecco i numeri delle prime 120 partite del campionato nel confronto con la passata stagione (sempre dopo le prime 12 giornate):

EPISODI SOTTOPOSTI A VERIFICA - 657 (5,4 per partita) contro i 601 di un anno fa (5,1)

INTERVENTI VAR - 32 (uno ogni 3,75 partite) contro i 34 di un anno fa (3,29)

La percentuale di correzione è stata del 3,65% contro il 5,65% di un anno fa

TIPOLOGIA INTERVENTI VAR - 21 on filed review e 11 interventi senza controllo in campo (fuorigioco)

CAMBI DI DECISIONE - 24 contro 34 (9 rigori, 2 espulsioni e 13 gol) contro 34

PERCENTUALE ERRORE - Scesa dall'1,33% sul totale all'1,06%

I più grandi errori arbitrali di questo campionato

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Roma-Inter (14° giornata) il fallo da rigore non fischiato di D'Ambrosio su Zaniolo

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Giovanni Capuano