Una Mille-Miglia da record
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Una Mille-Miglia da record

450 auto storiche, 900 partecipanti, oltre 230 comuni attraversati nei quattro giorni di gara. 89 anni fa la prima edizione.

Si è conclusa a Brescia la 34ma rievocazione della Mille Miglia, «la corsa più bella del mondo» a 89 anni dalla prima edizione. Dopo aver percorso quasi 1800 km in quattro giorni e aver attraversato mezza Italia, con partenza e traguardo da Brescia, passando per Roma, la corsa ha incoronato vincitori Andrea Vesco e Andrea Guerini alla guida di un’Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato del 1931. Subito dietro Luca Patron ed Elena Scaramuzzi, su O.M. 665 Superba Sport 2000 CC del 1926, e al terzo posto Giordano Mozzi e Stefania Biacca a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 Gran Sport del 1933. La «Coppa delle Dame», cioè la speciale classifica dedicata agli equipaggi interamente femminili se la sono aggiudicata Silvia Marini e Saskia Stoeckkelmann su Riley 12/4 Sprite del 1936. Anche quest'anno numerosi i vip che hanno preso parte alla corsa, tra i quali Kasia Smutniak, Anna Kanakis, Stefano e Nicolò Marzotto, gli ex piloti di Formula Uno, Ivan Capelli e Jacky Ickx e Albert Carreras, figlio del celebre tenore.

I numeri della Mille-Miglia
450 auto storiche, 900 partecipanti, 71 case automobilistiche, oltre 230 comuni attraversati nei quattro giorni di gara. Tra i Musei che hanno inviato le loro vetture ci sono Alfa Romeo, Mercedes-Benz, BMW e Porsche. Tra vetture private e provenienti da musei, sono stati 76 gli esemplari che sono tornati a Brescia dopo aver disputato almeno un’edizione della Mille Miglia, tra il 1927 e 1957. Tra queste ricordiamo la Ferrari 340 con la quale Gigi Villoresi vinse l'edizione del 1951 e un’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara, appartenuta a Benito Mussolini, che disputò la Mille Miglia del 1936 con il suo autista Ercole Boratto al volante.
Tra le vetture ammesse a partecipare, la casa automobilistica più rappresentata è stata Alfa Romeo con 47 vetture (scelte su 61 iscritte), seguita da Mercedes-Benz con 41 (su 57) e FIAT con 38 (su 46 iscrizioni). Di seguito, con 24 partecipanti ci sono Lancia (42 iscritte) e Jaguar (54), Ferrari (23) e Porsche (38) con 21, Bugatti con 20 (21) e Aston Martin con 19 (32); l’elenco dei partecipanti è completato da altri nomi per un totale di 71 case su 75 iscritte.
A fronte di iscrizioni pervenute da 41 Nazioni di tutti i continenti, i Paesi degli equipaggi ammessi al via sono stati 38, con l’Italia che continua a essere stato il Paese maggiormente rappresentato, con 273 partenti su 358 iscrizioni. In crescita le rappresentanze dalla Germania, con 124 persone (su 172 iscrizioni), Olanda con 75 (su 115), Regno Unito pure con 75 (su 117), Stati Uniti d'America con 65 (su 66), Svizzera con 43 (su 65), Belgio con 37 (su 58) e Argentina con 19 (su 24).
Questa edizione ha visto l’ampliamento del parco vetture: oltre alle automobili tipiche della Freccia Rossa, i selezionatori hanno deciso di accettare altri 25 esemplari, per un totale di 440 vetture. Si tratta di modelli rispondenti alle caratteristiche della Mille Miglia ma che, per diverse ragioni, non hanno partecipato alle edizioni canoniche. Queste vetture sono state in gara a tutti gli effetti, l’unica differenza è stata costituita dalla mancata assegnazione del coefficiente di merito, in modo da riservare la vittoria ai modelli protagonisti della corsa dal 1927 al 1957.
A completare una cifra mai raggiunta da nessun'altra competizione per vetture classiche, ci sono state ulteriori dieci automobili della Categoria Militare, condotte da alti ufficiali delle diverse Armi delle Forze Armate Italiane, come accadde alla Mille Miglia del 1952.

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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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