Un week end con Flachi: “Torno a Genova e non solo per il Flachi day…”

Un week end con Flachi: “Torno a Genova e non solo per il Flachi day…”

Ho passato un po’ di tempo con il numero 10 che amo di più. E mi ha rivelato che… Segui Blucerchiando su Facebook e Twitter Sono stato due giorni a Firenze per abbracciare uno dei nostri idoli più grandi, un …Leggi tutto

Ho passato un po’ di tempo con il numero 10 che amo di più. E mi ha rivelato che…

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Sono stato due giorni a Firenze per abbracciare uno dei nostri idoli più grandi, un giocatore che ha fatto la storia della Sampdoria, un doriano vero: Francesco Flachi. Ci siamo incontrati nel suo locale, “Panino di categoria”, un posto dove mangiare alla grande (panini ottimi e la mamma di Francesco fa un sugo stellare…) in un ambiente famigliare e autentico, qualche tavolino e profumo di casa. Sulle pareti spiccano le foto della sua carriera, il blucerchiato naturalmente domina. I sampdoriani sono il suo popolo e lui li tratta come fratelli, mostrandosi per quello che è: una persona disponibile e divertente, sempre malata di calcio e lontano anni luce dagli stereotipi. Un’intervista che in pochi minuti è diventata una chiacchierata con un amico, tra una birra e una risata, tra un ricordo e qualche rivelazione…

Partiamo dall’ultimo derby. Lo hai vissuto in Sud, come è andata?

Devo ringraziare come sempre i ragazzi della gradinata per le emozioni infinite che mi fanno provare ogni volta, per la carica che mi danno. Siamo sempre uno spettacolo, anche se la partita non è stata all’altezza. Le due squadre hanno patito il primo caldo e non si è visto un bel calcio. Di certo il punto va meglio alla Samp…

Ti è piaciuta la coreografia?

Ti dico solo che è il mio sfondo sul cellulare.

Si è parlato tanto del fallo di Matuzalem su Krsticic, tu cosa ne pensi?

È stato un bruttissimo fallo, sicuramente andava sanzionato con il rosso. Non credo però sia stato premeditato, Matuzalem è recidivo ma nel calcio sono situazioni che possono accadere. Invece le dichiarazioni post partita avrebbe potuto gestirle meglio…

Era vero o no che stavi per andare al Monaco?

Mi chiamò Deschamps al telefono dicendomi “pronto sono Deschamps”. Io ho risposto “certo e io sono Platinì”. Che figura, era lui davvero… Mi offrivano 2 milioni di euro l’anno, ma io volevo restare a Genova…

Tanti si stanno organizzando per il Flachi Day, possiamo saperne di più?

Dovevamo farlo a fine maggio ma ci sará un derby di beneficenza per la lotta alla SLA, quindi il Comune ha giustamente deciso di dare la prioritá a questo evento. Posso dire che il Flachi Day si fará sicuramente tra l’1 e il 15 giugno, è tutto nelle mani del presidente, sono tranquillo…

Ho saputo però che a Genova ti vedremo spesso… giusto?

Ho acquistato un locale a Nervi, a settembre apro. Un ristorante alla mano dove si possa mangiare a poco prezzo ma bene… Pesce, carne, vorrei un ambiente simile a quello della mia panineria: clima famigliare, un posto dove stare bene. Torno a Genova perché mi manca spesso, la gente mi fa sentire a casa…

Firenze è casa tua però…

Ma i miei figli sono nati a Genova e sono doriani anche se Firenze è la mia casa ed è una splendida cittá…

Il monumento più bello che ho visto a Firenze secondo me sei tu…

Ma vai a cagare…

In che momento hai capito che stavi diventando un sampdoriano?

Non so dirti esattamente quando, sicuramente uno dei momenti più belli è stata la presentazione del 2003. Tifosi impazziti, cori a mio nome, mi sono dovuto rialzare perchè la gente non faceva altro che incitarmi… Credo che da quel giorno lì si sia creato un feeling particolare con voi…

Sei amatissimo ancora ora…

Si lo so, lo sento quotidianamente. Pensavo di essere rimasto principalmente nel cuore dei più giovani, ma mi sono ricreduto vedendo anziani ringraziarmi e commuoversi. Io i sampdoriani li riconosco dagli occhi, da come mi guardano. Anche nel mio locale, riuscirei a dirti chi è doriano e chi no.

Doppietta di Perugia in rovesciata. Tutti ricordano i gol ma cosa è successo dopo negli spogliatoi?

Negli spogliatoi il più incredulo ero io. Mi ero reso conto di aver fatto qualcosa di incredibile… In quell’occasione anche mio padre, che è sempre stato molto critico e raramente mi diceva bravo, si è complimentato… Novellino invece è arrivato negli spogliatoi e mi ha abbracciato forte dicendomi grazie…Che serata.

Parlando di Novellino a Francesco viene in mente il mister della promozione. Checco lo chiama, un saluto sincero nato da un ricordo. “Mister sta andando alla grande, ora playoff!” (Novellino è l’attuale allenatore del Modena e dal suo arrivo la squadra emiliana ha inanellato una serie di risultati che ha portato la formazione dai fondi della classifica alla zona promozione).

Ora sembra tutto più semplice per i nuovi talenti. I giovani dopo due partite vengono giá accostati alle grandi…

Il calcio italiano è cambiato. Ora la tendenza è puntare sui giovani quindi ci sono molte piú possibilitá di avere spazio anche nelle grandi squadre.

Ma Icardi? Non si brucerá all’Inter?

È sicuramente un grande giocatore, con potenzialitá enormi. Tuttavia sono dell’idea che per giudicare un giocatore servano almeno due anni di riferimento.

E tu giochi sempre?

Gioco a sette, faccio caterve di gol come sempre. Una sera ero a casa e degli amici mi hanno chiesto di giocare perché contro c’era una squadra forte: non avevo molta voglia ma sono andato, ho segnato cinque gol e sono tornato a casa a dieci minuti dalla fine. Gioco sempre, mi hanno anche proposto di giocare nella squadra di beach soccer della Sampdoria che sta nascendo, ma è uno sport duro…

Però ti fai alzare a mezza altezza e rovesci…

No, me la alzo anche da solo…

Il più forte con cui hai giocato?

Eh, difficile. Ho giocato con Batistuta, con Rui Costa… Però dico Effemberg. Nel mio primo anno di serie A mi misero in camera con lui in ritiro, avevo diciotto anni. Lui mi disse “Flachi tu prendi il telecomando, io il frigo bar”. Unico.

Come giudichi la stagione della Samp?

Sicuramente con l’arrivo di Delio Rossi è cambiato tanto. La stagione è positiva, la Samp ha messo in mostra tanti giovani e ha tante prospettive per il futuro, credo che si possa essere soddisfatti. Con tre punti siamo salvi e possiamo pensare al futuro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Credit foto/Tiziano Foto Ottica

 

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Matteo Politanò