I tifosi della Nocerina: "Nessuna minaccia, ecco la nostra verità"
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I tifosi della Nocerina: "Nessuna minaccia, ecco la nostra verità"

Dal portale forzanocerina.it arriva la versione di chi c'era: "Si sono scritte tante falsità, ecco cosa è successo" - VIDEO: Ultras, le minacce

Dopo la sospensione di Salernitana - Nocerina e l'indignazione del calcio per le presunte minacce di morte la tifoseria della Nocerina ha reso noto anche il suo punto di vista in una lettera pubblicata dal portale forzanocerina.it, sito di riferimento per i tifosi rossoneri. Nel frattempo venti tifosi, che farebbero parte del gruppo di oltre duecento, sono stati già identificati dalla Questura di Salerno. Nei loro confronti il questore Antonio De Jesu sta valutando l'adozione del provvedimento di Daspo.

Ecco il testo della lettera, una versione che porta l'attenzione sui reali motivi che hanno portato alla protesta. In un campo come l'Arechi di Salerno, dove il settore ospiti era stato aperto a tifoserie molto più a rischio (Napoli e Verona su tutte), è stata vietata la trasferta a tifosi e tesserati che secondo il testo sarebbero stati anche in accordo con i calciatori per indossare la maglia "Rispetto per Nocera". Materiale in più per farsi un'idea su una vicenda che ha scosso il mondo del calcio e ricevuto forti critiche dai vertici della Federazione. Come annunciato da Macalli la Lega si costituirà parte civile nella vicenda. Le indagini nel frattempo proseguono a cura del commissariato di Nocera Inferiore e della Digos della questura di Salerno.

LA LETTERA: 

"Salernitana-Nocerina è una partita destinata a far discutere. Lo sta già facendo a poche ore dalla triplice fischio di una partita durata appena venti minuti ma l’impressione è che la caccia allo scoop dei principali organi di informazione nazionali sia appena iniziata. I tifosi che avrebbero “minacciato di morte” i calciatori per impedirgli di giocare la partita regolarmente è una notizia troppo ghiotta per lasciarsela scappare, che poi sia vera o frutto di fantasia o meglio ancora una distorsione mediatica della realtà, poco importa.

Noi questa mattina all’esterno del San Severino Park Hotel c’eravamo e possiamo assicurarvi che nessuno ha minacciato di morte nessuno. È stato semplicemente chiesto al mister e alla squadra un gesto eclatante, che facesse parlare l’Italia intera, un gesto che desse voce all’ingiustizia subita dai tifosi molossi a cui preventivamente e senza alcuna prova d’appello, è stata negata la trasferta dell’Arechi.

Tutti tifosi, è bene ricordarlo, muniti della “tessera del tifoso” e quindi con il totale e sacrosanto diritto di assistere a questa partita. I calciatori hanno accettato, indossando di loro spontanea volontà una maglietta al loro ingresso in campo che recava la scritta “RISPETTO PER NOCERA” su fondo bianco, il resto è cronaca.

Le motivazioni di quanto accaduto oggi allora vanno cercate altrove, sicuramente non fra i tifosi della Nocerina o della Salernitana che contemporaneamente protestavano per la stessa ragione. Perché quelli all’esterno dell’Arechi che esplodevano qualche petardo e intonavano cori contro la tessera del tifoso prima dell’inizio della gara erano i tifosi granata e non quelli rossoneri che a Salerno non ci sono mai andati, capito mamma RAI?

Probabilmente, e su questo siamo d’accordo con il Questore De Iesu, non bisognava proprio arrivarci a questo punto, gironi diversi e tutto sarebbe filato liscio. Atto estremo? Atteggiamento da Ponzio Pilato? È probabile ma se poi dobbiamo ascoltare i padroni del vapore Macalli e Ghirelli dichiarare a più riprese che se fosse stato per loro, Salernitana-Nocerina si sarebbe giocata a Bolzano, lontano da tutto e tutti e che la Lega si costituirà parte civile, beh, scusateci, ma noi non ci stiamo. Da quale pulpito viene la predica, quello di chi, non più tardi di qualche mese fa, ha preferito chiudere un occhio pur di non rinunciare a qualche biglietto venduto in più e alla visibilità che solo il tanto vituperato sud riesce a dare con il suo calore, il suo tifo e la sua passione all’assurdo campionato messo in scena quest’anno, e ora grida allo scandalo. Perché se quest’estate, in barba agli “alert” dell’Osservatorio, si è deciso diversamente allora è giusto che ognuno, per quanto di competenza, si assuma le proprie responsabilità.

Se si è deciso diversamente Salernitana-Nocerina si sarebbe dovuta giocare perché le condizioni di sicurezza e di posizione dell’impianto salernitano garantiscono la disputa di tutte le gare, perché l’hanno sempre fatto in occasione delle gare con Napoli, Verona, Cavese e tante altre e non si vede il motivo per cui non avrebbe dovuto farlo anche oggi. E soprattutto perché se limiti in qualche modo le partite allo stadio Arechi si dovrebbe farlo in quasi tutti gli stadi d’Italia, quantomeno in quasi tutti quelli di terza serie.

Questa è la verità, la nostra verità, la verità di quelli che hanno assistito, la verità di quelli che c’erano".

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Matteo Politanò