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Salvini alla festa della Curva Sud Milan: perché non doveva andare

La doppia (strabica) morale del ministro dell'Interno che omaggia gli ultras e poi chiede ai club di pagare per l'ordine pubblico negli stadi

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha presenziato alla festa per i 50 anni della Curva Sud del Milan (squadra di cui è notoriamente tifoso) e davanti all'obiezione che gli ultras rappresentano spesso un problema e che in quella curva ci sono anche protagonisti di inchieste giudiziarie, a partire dal capo curva Luca Lucci immortalato nella fotografia mentre lo saluta e che ha recentemente patteggiato una condanna per spaccio di droga, ha risposto: "Io stesso sono indagato. Sono un indagato in mezzo ad altri indagati".

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è anche l'autore della proposta (diktat) che vuole tassare i club del 5-10% degli incassi per pagare la polizia impegnata ogni domenica nel garantire l'ordine pubblico negli stadi. La motivazione? "Chi paga? Noi, voi. Non è giusto che paghino gli italiani. I club pagano i calciatori milioni di euro e hanno un patrimonio sufficiente per contribuire alla sicurezza".

Se il ministro Salvini si fosse presentato (magari in incognito) alla festa della Curva Sud degli ultras del Milan con la felpa della Polizia, come talvolta fatto in apparizioni pubbliche, molto probabilmente non sarebbe nemmeno stato fatto entrare dai tifosi che è andato a omaggiare.

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ANSA / MATTEO BAZZI
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini mentre saluta Luca Lucci capo dei tifosi del Milan in occasione della festa del tifo organizzato del Milan

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Giovanni Capuano