Ivan Perisic Inter
ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
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Perisic vorrebbe ma non può lasciare l'Inter

Il croato sogna la Premier ma rischia di restare prigioniero di una prima parte di stagione negativa

Non è un bel periodo per l'Inter, soprattutto non lo è per Ivan Perisic. Anzi, diciamo pure che la stagione del croato è decisamente al di sotto della sufficienza matematica (in pagella), delle aspettative e, soprattutto, delle capacità dell'esterno croato. Una negatività che ha diverse spiegazioni ma anche una certa storia alle spalle. Cominciamo quindi dal passato.

Al termine della stagione 2016-2017 Perisic chiede il trasferimento durante il calciomercato. L'agente trova l'accordo con lo United di Mourinho. Il croato è attirato dallo stipendio (decisamente superiore a quello che prende in Italia) e dal tipo di calcio che ritiene molto adatto al suo gioco. L'affare però non va in porto: i nerazzurri vogliono 50 mln; gli inglesi ne mettono 42. A questo punto Spalletti convince il giocatore a restare, anzi, lo convince di essere perno del progetto con un ruolo da protagonista alla vigilia del mondiale di Russia. Perisic gioca una stagione brillante ed ai Mondiali fa il resto. Siamo all'oggi.

Perisic paga di sicuro le fatiche extra della Coppa del Mondo ma non è più stimolato come prima. Diciamo che siamo ad un principio di mal di pancia e che la nostalgia per lo United e la Premier comincia a riempire il cuore e la testa. La morale è che non a gennaio ma a fine stagione il croato dovrebbe lasciare l'Inter. Il condizionale è d'obbligo non perché manchi la sua volontà di partire ma perché resta la richiesta interista: 50 mln. Impossibile, vista l'età e le prestazioni attuali, che qualcuno offra tanto. A Perisic non resta quindi che fare una seconda parte di stagione d'alto livello. Sarebbe un bene per lui ma anche per l'Inter

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