Capello, Ancelotti e Mancini: il futuro del Chelsea parla italiano
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Capello, Ancelotti e Mancini: il futuro del Chelsea parla italiano

L'era Mourinho è finita: subito oppure in estate Abramovich guarda al nostro paese. E nell'elenco c'è anche il nome di Conte

L'ultimo in ordine di tempio a fare la sua comparsa nelle cronache dei tabloid inglesi è stato Fabio Capello, segnalato così desideroso di rimettersi in gioco da essersi mosso in prima persona. Si sarebbe offerto al Chelsea per prendere in mano subito la panchina dei campioni d'Inghilterra in caso di clamoroso divorzio da Mourinho. Esonero causato dai pessimi risultati di questo inizio di stagione, ma che Abramovich continua a considerare solo una delle tante opzioni possibili visto che cacciare lo Special One costerebbe intorno ai 50 milioni di euro. Tanti anche per il miliardario russo. Troppi per decidere a cuor leggero.

Capello si sarebbe fatto avanti proponendosi come soluzione 'traghetto' fino al termine di questa stagione per poi lasciare liberi i dirigenti del Chelsea di scegliere la soluzione preferita. Reduce dall'addio alla nazionale russa, sarebbe il modo migliore per rilanciarsi ad altissimo livello. Che Abramovich accetti o meno, di sicuro nell'agenda del Chelsea c'è molta Italia in queste settimane e alcuni nomi sono clamorosi.

La soluzione subito: Ancelotti

Se davvero le strade di Mourinho e del Chelsea dovessero separarsi oggi, l'altro tecnico caldo è Carlo Ancelotti, fermo dalla scorsa estate dopo il divorzio dal Real Madrid e dopo aver respinto la corte del Milan. Ufficialmente vorrebbe restare a riposo per tutta la stagione, salvo poi rilanciarsi con la Premier League come destinazione preferita.

Però una chiamata da Londra, dove ha già allenato, lo potrebbe convincere a cambiare piani a patto che non si tratti di una soluzione per qualche mese soltanto, ma di un progetto a lunga durata con contratto adeguato. I soldi per Abramovich non sono un problema, mentre è da valutare l'ipotesi che il Chelsea voglia subito cominciare a programmare a lunghissimo termine.

Come allenatore da prendere subito l'altro papabile è uno specialista di questo genere di imprese come Guus Hiddink: tecnico che ha esperienza vastissima e che non avrebbe problemi a salire in corsa sulla panchina dei Blues

In estate i nomi di Mancini e Conte

C'è, però, anche l'ipotesi che Mourinho riesca ad arrivare fino al termine della stagione. Non solo una questione economica, ma anche di convinzione di parte dell'ambiente del Chelsea che il portoghese rimanga comunque l'uomo giusto per pilotare i campioni fuori dalla crisi. Se così fosse, entrerebbero in gioco anche altre opzioni per la panchina londinese e un paio di pista portano all'Italia.

La prima è quella emersa nelle ultime ore con il nome di Roberto Mancini, attuale tecnico dell'Inter che sta facendo bene dopo aver costruito la squadra ex novo 'pilotando' anche il mercato di Thohir. Un ruolo alla manager in stile britannico che Mancini conosce alla perfezione, così come la Premier League lo apprezza avendola lui conquistata sulla panchina del Manchester City.

Poi c'è Antonio Conte, il cui rinnovo con la Figc ha quote altissime. Lui e Tavecchio, che ha altro cui pensare in questo momento, si sono dati appuntamento in autunno ma l'idea di tornare alla guida di un grande club sarebbe una tentazione troppo forte per il ct. Ad oggi Conte non ha un curriculum internazionale all'altezza, però c'è di mezzo un Europeo e da qui a giugno il cammino della nazionale è pieno di amichevoli di lusso contro avversarie di primo piano. Se Conte ne uscisse bene...

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Giovanni Capuano