Caos Barcellona: Rosell si dimette, Bartomeu nuovo presidente
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Caos Barcellona: Rosell si dimette, Bartomeu nuovo presidente

Indagato il presidente blaugrana dopo lo scandalo per il pagamento di Neymar. Il club rischia una multa da record

Terremoto in casa Barcellona. Il presidente Sandro Rosell dà le dimissioni dopo lo scandalo legato alla presunta falsificazione delle cifre per l'acquisto di Neymar. Il caso è nato dalla denuncia di Jordi Cases, socio del Barcellona che ha accusato l'ormai ex presidente di aver dichiarato una cifra falsa per la trattativa d'acquisto con il Santos. Neymar non sarebbe stato pagato infatti i 57 milioni di euro ufficiali ma ben 97. Sulla vicenda sta ora indagando il giudice spagnolo, Pablo Ruz, che ha accolto la querela di Cases dichiarandola "credibile" dopo un esame preliminare dei contratti di Neymar richiesti dal fisco al Barcellona. Niente elezioni, il nuovo presidente blaugrana è Josip Maria Bartomeu.

IL BARCELLONA RISCHIA 230 MILIONI DI MULTA

L'ordinanza di Ruz ha evidenziato come nella documentazione fornita dal Barcellona sul trasferimento siano emersi "elementi sufficienti" per indagare su fatti "che potrebbero puntare ad una presunta simulazione contrattuale tra i firmatari dell'accordo". Si preannuncia una lunga battaglia legale con Rosell che rischia un'accusa per appropriazione indebita e il club che potrebbe ricevere una multa da record, fino a 230 milioni di euro. Lo statuto della società blaugrana non contempla le dimissioni del presidente o dei soci in casi del genere ma Rosell è stato messo con le spalle al muro da uno scandalo che in Catalogna viene vissuto come un tradimento a tutto il popolo blaugrana. Le dimissioni di Rosell porteranno cosi all'elezione di un nuovo presidente per un club che oltre alla squadra di calcio comprende anche altre squadre sportive professionistiche: pallacanestro, pallamano, hockey su pista, hockey su pattini in linea e football americano.

LE ACCUSE: "SOLDI SPARITI CON LA COMPLICITÁ DEL PADRE DI NEYMAR?"

Felipe Izquierdo, l’avvocato di Cases, ha spiegato alla stampa che secondo loro Rosell “si è tenuto quei 40 milioni, oppure ha consentito ad altri di essere partecipi alla spartizione del bottino”. Il riferimento è al presunto escamotage con il padre del giocatore brasiliano. "Quand’anche quei 40 milioni fossero davvero finiti al giocatore sarebbe stato commesso comunque un reato fiscale, in quanto quei soldi non sono stati tassati dal governo spagnolo".

LE ELEZIONI PRESIDENZIALI

Dal 1978 il presidente del Barcellona viene eletto per suffragio universale. Le elezioni si svolgono ogni quattro anni e possono votare ed essere votati tutti i soci e socie del club che hanno compiuto 18 anni, con alle spalle almeno un anno di adesione al club.Il presidente sceglie i membri della Giunta Direttiva, che sono ratificati da un'assemblea di "soci rappresentanti": 300 soci maggiorenni eletti a sorte e partecipanti, per un biennio, alle assemblee annuali dei soci, con diritto di parola e di voto, in rappresentanza di tutti i soci del club. Secondo la legislazione sportiva spagnola tutti i direttivi devono presentare avalli economici pari al 15% del bilancio annuale del club. Questa norma, stabilita allo scopo di garantire la prosperità economica al club contro un'eventuale cattiva gestione direttiva, è criticata da una parte dei soci, che vedono un ostacolo economico al principio basilare della società, secondo cui qualunque socio ha diritto a candidarsi alla presidenza. Vista la situazione eccezionale non si procederá però immediatamente alle elezioni e la carica di presidente da domani sará di Josip Maria Bartomeu che resterá in carica fino al 2016.

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Matteo Politanò