Schortsanitis perde la testa e carica il pubblico
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Schortsanitis perde la testa e carica il pubblico

Insultato da un tifoso, il gigantesco centro del Maccabi Tel Aviv si getta sugli spalti per aggredirlo. Rischia l'arresto e i quarti di Eurolega contro l'EA7 Milano

Chiunque si sia ritrovato vicino a Sofoklis Schortsanitis dal vivo (e siamo tra questi), può ben immaginare il coraggioso sforzo dei cinque uomini che hanno cercato di trattenerlo dal picchiare uno spettatore al termine del derby tra il suo Maccabi e l'Hapoel Tel Aviv.

Stando a quanto appreso sinora, al termine del match vinto dal Maccabi per 83-80 un incauto tifoso avversario ha rivolto un insulto razzista a "Big Sofo", che ha così lanciato i suoi quasi 160 kg per 206 cm sugli spalti: praticamente un rinoceronte alla carica, come dimostrano le immagini sotto. Grande spavento tra il pubblico, soprattutto tra i tanti bambini presenti, con il centro greco di origine nigeriana (un passato anche in Italia a Cantù) che ora rischia addirittura l'arresto da parte delle autorità israeliane.

La vicenda, tra l'altro, interessa da vicino anche l'EA7 Milano, che proprio contro il Maccabi Tel Aviv giocherà i quarti di finale di Eurolega (al meglio delle 5 partite), con i primi due match in programma al Forum di Assago mercoledì 16 e venerdì 18 aprile: tutta da verificare la presenza di Schortsanitis, la cui mole è assai temuta (sportivamente parlando) dai lunghi dell'Olimpia. Data l'importanza in Israele del Maccabi, crediamo però che la "diplomazia" del club si stia già muovendo per arrivare a una soluzione morbida...

Sempre a proposito di Eurolega e questioni legali, va aggiunto che il giudice disciplinare Patrick Grandjean ha recentemente respinto il ricorso presentato dal Fenerbahce Istanbul riguardo la gara del 12° turno di Top 16 e vinta dall'Olimpia per 82-73. I turchi chiedevano la ripetizione dell'incontro perché l’EA7 avrebbe tirato un tiro libero in meno nel terzo periodo in occasione del fallo tecnico più espulsione del coach avversario Obradovic, e perché a 20.7 secondi dalla fine della gara, in occasione del fallo tecnico comminato al team manager Mirsad Turkcan, l’EA7 avrebbe invece beneficiato di due tiri liberi anziché uno. Entrambi gli episodi sono però stati considerati ininfluenti ai fini del risultato, che è stato così ratificato.

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Paolo Corio