Del Piero a Jesolo. Ed è subito festa
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Del Piero a Jesolo. Ed è subito festa

Il presidente dell'Assoalbergatori della città veneta esulta: "Con lui faremo un gol da Mondiale". I primi numeri? 2000 spettatori nella prima giornata di allenamento

Alex Del Piero è tornato a giocare a calcio in Italia. L'occasione: il ritiro estivo del Sydney, la squadra che l'ha accolto nel settembre dello scorso anno. A Jesolo, nota città di mare in provincia di Venezia che negli anni Ottanta battezzò il grande successo discografico di Sabrina Salerno, è stata subito festa grande per l'ex number one della Juventus, il fuoriclasse che ha messo d'accordo i vecchi e i nuovi sostenitori della Signora. La notizia del suo arrivo ha letteralmente rivoluzionato le logiche di una città turistica che pagava il conto della difficile congiuntura economica internazionale. Ora c'è lui, Alex il capitano, e tutto andrà meglio. 

"L'effetto Del Piero? Da centravanti di sfondamento - spiega a panorama.it Massimiliano Schiavon, presidente dell'Associazione albergatori di Jesolo -. Le confido che nemmeno noi, che pure avevamo aderito con entusiasmo all'iniziativa, ci eravamo resi conto di quanto l'ex capitano della Juventus potesse diventare uno dei principali elementi di attrazione della stagione 2013. Stiamo vendendo tantissimi biglietti per l'accesso allo stadio nel quale Del Piero si allenerà e giocherà le gare in programma. Quanto costano i tagliandi? Cinque euro per gli allenamenti, quindici per le partite. I bambini sotto il metro e quaranta non pagano. Nella prima giornata, ne abbiamo venduti 2000. Del Piero sta smuovendo il mercato interno, quello degli italiani che erano ancora indecisi se e dove andare in vacanza. E' un successo, senza alcun dubbio".

Del Piero fuoriclasse. Anche nel cambiare l'inerzia di una stagione turistica che non partiva sotto i migliori auspici. 

"I segnali sono assolutamente positivi. Chiamate ne stanno arrivando davvero tante, decisamente più del previsto. Del Piero si conferma personaggio molto amato dagli italiani. E poi, in questo caso, c'è un po' la connotazione del ritorno a casa del campione. Per carità, abbiamo accolto con simpatia anche il Sydney, ma chiaramente l'operazione gira intorno a lui. Ieri sera erano quasi in cinquemila ad accoglierlo in piazza per la presentazione ufficiale del club australiano. Nei prossimi giorni gli verrà dedicato un tratto del lungomare di Jesolo. Ci sarà anche un calco del suo piede, che verrà posto su una piattaforma in cemento". 

Una ragione in più per diventare un suo fan. Lei lo era già o lo sta diventando?

"Le dirò, io sono un tifoso del campione Del Piero più che delle sue qualità sportive. Perché traspira modestia da tutti i pori. Non è il fuoriclasse che fa le bizze e si fa desiderare. E' un campione dalla modestia incredibile. E ha dato prova già nel primo giorno di andare ben al di là di quelli che sono i suoi obblighi contrattuali". 

Vale a dire?

"Del Piero dovrebbe incontrare i fan 15 minuti alla mattina e 15 minuti al pomeriggio. Questo dice il contratto. Bene, lui ieri è stato a disposizione del suo pubblico per quasi un'ora e mezza. Gliel'abbiamo fatto notare e lui ha risposto: 'tranquilli, ci sto volentieri'. Ecco, è proprio così, Del Piero sta volentieri tra la gente. Forse sarà rimasto un po' sorpreso dalla grande accoglienza, ma certo è stato bello da vedere". 

Che cosa vi siete detti nel vostro primo incontro?

"Be', intanto mi ha fatto sapere di aver tirato un grande respiro di sollievo per essere riuscito a chiudere l'operazione con Jesolo. Ha detto: 'Ho giocato tutta la vita fuori dalla mia terra, dal Veneto, e respirare quest'aria, che conosco da quando ero ragazzino, mi ha fatto venire alla mente ricordi molto piacevoli'. E poi da queste parti Del Piero ha vinto i suoi primi trofei di bocce. Veniva in questa zona a passare le vacanze con la sua famiglia. Qui si sente a casa". 

Dica la verità. L'entusiasmo che ha portato Del Piero in città rappresenta per lei anche una sorta di rivincita nei confronti di coloro che non erano convinti dei reali ritorni dell'iniziativa.

"Non lo nego, ma capisco la diffidenza. Noi abbiamo seguito giorno per giorno lo sviluppo dell'operazione e abbiamo potuto toccare con mano i numeri che smuoveva. Alla fine dei 22 giorni (ndr, il ritiro del Syndey si concluderà il 22 agosto), sono convinto che porteremo a casa un gol da Mondiale. Anche i più scettici si ricrederanno. Del Piero porterà benefici a tutti. Non soltanto agli albergatori. Ma pure ai commercianti e a tutto l'indotto, ne sono sicuro". 

Un campione tira l'altro. Stasera è il compleanno di Federica Pellegrini (25 anni), che nei giorni scorsi ha detto che si sarebbe voluta regalare una cena con Del Piero. 

"Guardi, Del Piero incontra tutti i giorni campioni di altri sport che vengono a trovarlo in ritiro. Credo che sia ancora dalle parti di Jesolo anche Roberto Baggio, soltanto per fare un esempio. L'incontro tra Del Piero e la Pellegrini sarà la classica ciliegina sulla torta. L'aspettiamo a braccia aperte". 

Sta a vedere che Jesolo ha trovato la ricetta per sistemare i conti in rosso del turismo made in Italy. Si invita il campione a due passi dalla spiaggia e il gioco è fatto. 

"Il calcio smuove qualsiasi cosa e in una stagione un po' incerta sotto il profilo della risposta turistica non le nascondo che iniziative come queste possano fare la differenza. Ho ricevuto telefonate di persone che avevano deciso di rimanere a casa o di andare in vacanza altrove e che hanno cambiato idea sapendo dell'arrivo a Jesolo di Del Piero. Sono iniziative che non risolvono, ma certo aiutano. Questo è il nostro 'uovo di Colombo'. Più di così, forse non si poteva fare".

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Dario Pelizzari