I 5 top e i 5 flop della 1a giornata di serie A
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I 5 top e i 5 flop della 1a giornata di serie A

Il Campionato inizia con tante sorprese e qualche delusione. Il Napoli parte subito a mille per stare dietro alla Juventus, la sorpresa è il Verona di Toni

I 5 TOP DELLA PRIMA GIORNATA

Marek Hamsik (Napoli) - Lo slovacco riparte da dove aveva terminato la scorsa stagione. E' il faro del Napoli, centrocampista di qualità, forza e classe. Nella partita con il Bologna ha dimostrato già di essere in forma e di voler lottare fino alla fine dell'anno per centrare il sogno chiamato scudetto. E' l'ultimo rimasto dei tre tenori dell'era De Laurentiis e il nuovo Napoli di Benitez è stato costruito intorno a lui. Contro il Bologna lascia partire il tiro da cui nasce il gol di Callejon poi segna una doppietta che vale il biglietto: prima scarta Curci e mette in rete da posizione difficile poi scarica in rete una sassata dal limite dell'area. Inarrestabile. 

Daniele De Rossi (Roma) - La scorsa stagione si era conclusa come peggio non poteva essere. Il derby di coppa Italia perso, la contestazione dei tifosi, le valigie pronte. Capitan futuro invece non ha mollato e dopo la Confederations Cup con Prandelli è tornato nella capitale per dimostrare al nuovo tecnico Rudi Garcia di poter ancora essere utile. Contro il Livorno è stato uno dei migliori in campo segnando anche il gol dell'1-0 con una grande conclusione dalla distanza. 

Radja Nainggolan (Cagliari) - Uno dei pezzi pregiati del mercato estivo, sembrava sempre ad un passo dall'addio. Prima la Juventus, poi il Napoli e l'Inter di Mazzarri, infine nuovamente la pista estera. Il mediano di Cellino non ha ancora rinnovato il contratto ma si è presentato al via della nuova stagione con il solito posto nel centrocampo rossoblu. Contro l'Atalanta ha segnato il gol del pareggio e offerto una prova a tutto campo: copre e fa ripartire, contrasta e parla con i compagni. Ancora tra i migliori mentre i sardi guadagnano i primi tre punti. 

Luca Toni (Verona) - Altro che pezzo da museo con l'unica necessità di strappare un ultimo contratto. Dopo il ritorno a Firenze Luca Toni riparte da Verona e diventa il protagonista della prima giornata. La sua doppietta affossa il Milan e lancia gli scaligeri che tornano in A con la consapevolezza di poter essere una mina vagante. Il campione del mondo 2006 ha gioco facile contro la retroguardia rossonera e segna due gol di testa che fanno esplodere il popolo gialloblu e lanciano l'allarme per la squadra di Allegri. 

Carlos Tevez (Juventus) - L'Apache decide la prima giornata della Juventus segnando a Marassi su assist del solito eccelso Paul Pogba. Antonio Conte è entusiasta di averlo in squadra e anche Gianluigi Buffon ha esaltato il suo ruolo per tutto lo spogliatoio bianconero. E' appena arrivato ma il suo mix di classe ed esperienza potrebbero essere fondamentali per la corsa scudetto e per il cammino in Champions League della Juventus. 

I 5 FLOP DELLA PRIMA GIORNATA

Piotr Zielinski (Udinese) - Dopo la brutta sconfitta in casa in Europa League l'Udinese inizia con un passo falso anche in campionato. Tra i principali responsabili del naufragio dell'Olimpico c'è anche il giovane polacco classe 1994. Entra in campo al 23' della ripresa e avrebbe sui piedi l'occasione del pareggio. L'assist di "Mago" Maicosuel lo mette nelle condizioni di segnare a porta semi vuota ma il suo tiro da meno di dieci metri è clamorosamente fuori misura. 

Danilo (Udinese) - Nella serata no dei bianconeri friulani a Roma c'è un altro protagonista da flop. E' il brasiliano Danilo che orfano del compagno di reparto Benatia (finito alla Roma) inizia la stagione nel peggiore dei modi. La sua marcatura su Hernanes in occasione del primo gol è troppo leggera e il suo connazionale non ci pensa un secondo a scaricare in rete un bolide sotto la traversa. Meno sicuro del solito, da un suo errore per poco la Lazio non fa il 3-0. 

Cristian Zapata (Milan) - Il colombiano è tra i peggiori in campo nella sfida di Verona e cade sotto i colpi di Luca Toni, giustiziere rossonero su due palle alte che l'ex Udinese e Villareal guarda giungere in area come stelle cadenti. Spesso in ritardo negli interventi e macchinoso in fase di alleggerimento ha fatto disperare i tifosi rossoneri. 

Marek Cech (Bologna) - Difficilmente per il terzino ex Trabzonspor ci sarebbe potuto essere un esordio più complicato. Al San Paolo contro il Napoli deve tenere d'occhio Callejon che nei primi trenta minuti è il più pericoloso della squadra di Benitez. E' proprio l'ex Real Madrid a segnare il gol del vantaggio e lo slovacco patisce la sua tecnica e velocità per tutta la partita. L'occasione di rifarsi è già nella seconda giornata contro la Sampdoria, per ripartire e dimenticare alla svelta. 

Niang (Milan) - Sarà anche un fenomeno ma risultati alla mano Niang non sta dimostrando di essere una punta implacabile. Anche contro il Verona l'esterno offensivo sbaglia troppo e perde troppi palloni. Lo scorso anno ha raccolto 21 presenze senza segnare neanche un gol e in estate è rimasto a Milano per giocarsi le sue chances. E' un classe 1994 ma i rossoneri non possono permettersi troppi esperimenti: il mercato deve ancora chiudersi e la sua permanenza a Milano non è scontata. 

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Matteo Politanò