Mirror fasting, come sentirsi meglio senza lo specchio
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Mirror fasting, come sentirsi meglio senza lo specchio

Una blogger americana lancia la provocazione: "Diamo un taglio all'apparenza"

Donne, basta guardarsi allo specchio. L'appello viene da una giovane e carina ragazza newyorkese che tramite il suo blog ha voluto dare un messaggio chiaro e preciso: diamo un taglio all'apparenza perché di questi tempi si tiene più al proprio look che agli aspetti importanti della nostra vita. Giriamo quindi lo specchio (meglio non romperlo) guardando altrove.

La nuova eroina del web si chiama Autumn Whitefield-Madrano che senza pensarci troppo ha inventato il Mirror fasting, filosofia-terapia per chi ogni mattina ha come primo impulso guardarsi allo specchio. E senza poterselo immaginare, la ragazza ha avuto un successo enorme. "Diamo un taglio all'apparenza" scrive lei forte di uno stuolo di seguaci che, in poche settimane, è diventato di tutto rispetto. Se non altro, grazie alle testate giornalistiche mondiali che ne hanno parlato come il Guardian, il Daily Mail e il New York Post.

La blogger ha spiegato inoltre gli effetti della terapia: da uno stato di agitazione ed ansia si passa dopo poche settimane ad uno di benessere e serenità. Non che ci voglia poco per seguire il suo credo ma la ragazza assicura che non ci sono effetti negativi sul corpo e sulla mente. Lei è da maggio del 2011 che segue il Mirror fasting ed è ancora viva e vegeta.

A supportare la teoria arriva inoltre uno studio pubblicato sul Behaviour Research and Therapy che riguarda le donne britanniche: loro si scrutano allo specchio circa 38 volte al giorno mentre gli uomini solo diciotto. Un'altra ricerca invece va nello specifico: su mille ragazze, tra i 12 e i 18 anni, i due terzi hanno dichiarato di voler perdere peso, mentre una su dieci sta considerando di mettersi nella mani di un chirurgo.

Il problema è che questo stile di vita autodepurativo ha avuto successo diventando però una tendenza. Almeno secondo i detrattori che rispondono alla Whitefield-Madrano con un semplice dubbio: chi la segue sembra lo faccia perché questa terapia è diventata una moda e non perché si sente il reale bisogno di staccarsi dallo specchio.

E proprio in queste settimane la discussione è diventata accesa, tanto che la blogger ha promesso di rispondere, dopo l'estate, a tutte le obiezioni, pensando poi di scrivere sull'argomento un libro. Una decisione che fa pensare all'ennesima mossa di marketing che porta al miglioramento di un altro tipo di immagine. Quella che frutta soldi.

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Tommaso Taddei